domenica 28 febbraio 2010

Serie A 27> Juventus vs Palermo 0-2 – ritorno al futuro

<< All’andata era… andata (uguale)
Finite le scorte di lato B di Zaccaronte, ci svegliamo stasera con i sintomi post sbornia da vittoria e ci accorgiamo che è stato soltanto un bel sogno. In panchina è tornato Ferrara, che anzi non è mai andato via. Mascherato da Zac si è seduto in panchina e ha continuato a “vedere” le partite della Juve da bordo campo, ripartendo da dove aveva iniziato la sua carriera: la sconfitta dell’andata, maturata in fotocopia. Ci si son messi tutti di impegno per rimettere le cose apposto, cioè fuori binario. Tornano le papere, ormai più alte dei papaveri. Torna (o resta) il Diego inconcludente, che si specchia nello stagno e si innamora del suo pallone, così quando deve tirare in porta o non lo fa o si assicura di non picchiarlo troppo forte. Tornano i cambi inutili oltre il 90’, che non servano neppure a metter fuori giocatori come Sissoko (ottimo ma già ammonito e nervoso) o il mago Grygera che trasforma il nulla in oro, e lo dipinge di rosa nero. Lui si che è un fenomeno, altro che donna barbuta.
Ormai la Juve è più prevedibile della millesima replica della signora in giallo. Dopo i primi 30 minuti di tenue luce: Manovre macchinose. Lentissime salite in massa, come comitive in un pullman, che mostrano il fianco alle ripartenze fulminee degli avversari. Infortuni come se piovese, incompetenze tecniche come se diluviasse. Sconfitte con tutte le avversarie dirette. Il parco dei divertimenti bianconero regala la sua splendida bambolina a Miccoli, vendicatore della classe operaia imerese, con gol alla Del Piero e risata sberleffo. Speriamo che almeno valga qualche posto di lavoro, anche se gli unici posti di lavoro che dovrebbero essere liberati, al più presto, sono quelli di questa dirigenza. Di sicuro nessuno quel giorno scenderà in piazza in difesa di tali incompetenti colposi.
Come fai a salvare qualcuno in tutto questo? Un po' Sissoko, certo e un po' Chiellini. Ma per il resto dovrebbero andare tutti a Lourdes, per farsi missionari e appendere le scarpe al chiodo, assieme a Valeri. E intanto questo blog sembra sempre più un necrologio. Poi si risolve? poco ci credo, visto il calendario.

SCHEDA TECNICA

Serie A 2009/10 – 7ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico
Domenica 28 gennaio 2010

JUVENTUS-PALERMO 0-2 (0-0)
RETI: 15’ st Miccoli, 36’ st Budan.
JUVENTUS: Manninger, Grygera, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie (35’ st Grosso); Candreva, Felipe Melo, Sissoko; Diego (44’ st Zebina); Del Piero (35’ st Paolucci), Trezeguet. A disposizione: Pinsoglio Legrottaglie, Marrone, Immobile. All. Zaccheroni.
PALERMO: Sirigu; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio (40’ st Blasi), Liverani, Nocerino; Pastore; Miccoli (35’ st Budan), Hernandez (23’ st Cavani). A disposizione: Benussi, Goian, Bertolo, Simplicio. All. Rossi.
ARBITRO: Valeri di Roma.
AMMONITI: 6’ pt Candreva, 21’ st Cassani, 29’ st Sissoko.

venerdì 26 febbraio 2010

EL> Juventus vs Ajax 0-0 – passaggio a porte chiuse

Da quanto tempo non si vedeva un bel 0-0 fruttifero? Quest’anno con tutta la caterva di gol subiti ci sembra quasi una vittoria. Non la facciamo più nel letto ma nel vasino. Tanto più che vale una benedetta qualificazione di Europa League, primo frutto dell’albero annuale. Primi qualificati Italiani, in viaggio verso il Fulham, ci è mancano solo il gol, che pure ci è passato accanto. Nel primo tempo il lavoro del vecchio Zac trova ancora un’applicazione pratica positiva. Soffriamo poco e costruiamo il giusto, solo la traversa (con Sissoko) e il lato B degli avversari sulla linea di porta ci ferma. Ma fa nulla, la Juve è tonica e fatta eccezione per l’ennesimo infortunio stagionale che colpisce Amauri, quasi prima del calcio di inizio, sembra che il vento sia finalmente cambiato. All’inizia qualche preoccupazione ce la danno le mani sdrucciolevoli di Manninger, che come al solito nel corso del match si comporta da casalinga disperata, centellinando le uscite. Si è inoltre avuta l’occasione di rivedere, per una partita quasi intera, Trezeguet, che non è ancora Trezegol ma conosce sempre bene i giusti movimenti offensivi, ignorati spesso da Amauri.
Il secondo invece, per stessa ammissione del tecnico, è più un esercizio di contenimento. La sofferenza ci fa capire che abbiamo qualcosa da perdere, sintomo che possiamo anche vincere. Cosa che ad esempio fino a pochissimo tempo fa era quasi un sogno. La difesa, pur non essendo impeccabile come sempre, si difende bene. L’Ajax non sembra squadra in grado di darci problemi raccapriccianti, neppure con la seconda divisa del Milan. C’è tempo persino per il gossip calcistico di Diego, che non salta dalla gioia allorquando è richiamato ai box. Segni di attaccamento alla maglia… o alla propria prestazione? Ma va bene, sono sempre segni si vivacità.
Meno male, perchè questa qualificazione ci voleva, anzitutto per il morale della squadra. Chiaro che il calo del secondo tempo non è solo dovuto da una tattica contenitiva pura, ma soprattutto alle gambe e al fiato di chi gioca ogni tre giorni senza un sostituto. Quel che ci preme, nel frattempo, è far bene in campionato. Non sarà facile lottare a mezzo fiato con le saette palermitane, in partenza per Torino armati dello sponsor Miccoli, ex gatto tradito, operaio milionario, sedicente vendicatori degli operai della Fiat. Ma questa è un’altra storia… Coming soon.

SCHEDA TECNICA

Europa League – Ritorno sedicesimi di finale
Torino, stadio Olimpico
25 febbraio 2010

JUVENTUS-AJAX 0-0
JUVENTUS: Manninger, Grygera, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Sissoko, Felipe Melo, Marchisio; Diego (25’ st Camoranesi); Amauri (14’ pt Trezeguet), Del Piero (41’ st Candreva). A disposizione: Pinsoglio, Cannavaro, Zebina, Giovinco, Paolucci. All. Zaccheroni.
AJAX: Stekelenburg, Van der Wiel, Oleguer, Alderweireld, Vertonghen; De Zeeuw, Enoh (32’ st Rommedahl), Eriksen; De Jong; Pantelic (30’ st Emanuelson), Sulejmani (18’ st Jun Suk). A disposizione: Vermeer, Anita, Lodeiro, Gabri. All. Jol.
ARBITRO: Duhamel (Francia).
AMMONITI: 16’ st Felipe Melo, 25’ st Enoh, 40’ st De Jong, 41’ st Vertonghen.
NOTE: spettatori 16.441 per un incasso di € 332.215,00.

domenica 21 febbraio 2010

Serie A 26> Bologna vs Juventus 1-2 - Sofferentus

<< All’andata era… andata

La via è quella giusta, ma la strada è irta di sofferenze, ma questo lo si sapeva. D’altro canto, giocare Il giovedì in coppa e poi la domenica in campionato lascia poco spazio al fiato, e alle gambe, di una squadra rimaneggiata geneticamente come la Juve. E poi c’è sempre l’implacabile costante del gol subito ad ogni partita, inevitabile come lo switch off automatico, dei canali premium, da Zuliani al telecronista ufficiale, con precisione svizzera, allo scadere del 72’. Chissà a quanti altri capita.
Dopo il velenoso sabato della Milano-Sanremo (inteso come Festival e San Siro) si tornava in campo con una classica del lamento, Bologna Juventus. Il clima era già pronto, con tutti gli sponsor sugli spalti inneggianti l’ingiustizia delle perdenti. Mi ricordo che una volta chi vinceva esultava e chi perdeva recriminava, oggi i tempi sono cambiati. La Juve è tornata la vecchia Juve, anche quando è li a lottare con le provinciali, inteso come squadre di mentalità ristretta, per guadagnarsi la Champions dalla porta di servizio. Dopo la gara degli ululati tra Napoli e Inter, a chi alzava di più la voce, ecco il Bologna, la squadra che meno vorresti dopo i mugugni della scorsa giornata. Si perchè se la Juve e sfortunata e con un tiro in porta prende due gol tutto va bene, anzi poverina! Quando invece torna a sedersi sulla panchina culovic, difensore di zaccheroniana memoria, allora no, non va bene. E l’impresa di una vittoria esterna, contro un buon Bologna, si trasforma in una lente d’ingrandimento di Cesari & co. sulle mani di Del Piero, sul secondo gol. Mister episodio dubbio, l’emblema del tutto e nulla. di quel che non si vede ma si vorrebbe vedere in un solo modo. Ignobile. Un plauso a SKY che mostra la verità dei fatti.
Ma non ho voglia neppure di parlare di certi personaggi. Mi premeva invece analizzare la partita. buon primo tempo, in cui si è vista una bella reazione della squadra, con un buon pressing sull’avversario e proposizioni offensive, in cui il gol ne è stato l’emblema. Diego ci crede e la butta dentro. Poi nel secondo tempo inevitabile arriva il calo, per tutti i motivi già citati. Sofferenza, si era detto, e ancora un po' di fortuna. Quella che premia gli audaci e condanna i Ferrara di turno. siam calati vistosamente e gli emiliani ci hanno messo un po’ alle corde. Ma se loro prendono due pali, ad onor del vero si dovrebbe vedere anche il nostro, preso con Diego a portiere battuto. E si dovrebbe utilizzare la stessa lente su quel fuorigioco, che pure c’era, ma che poteva portarci sul 3-1, giusto in tema di non si vede ma vorrei vederlo. Poi quel gol di Buscè, detto Barbara, carambolatigli fatalmente sul piede fermo e entrato per il pareggio. Poi ci pensa Candreva
La domanda retorica inizia a farsi sempre più insistente, soffocata dalla scaramanzia: “se avessero cambiato allenatore prima di Natale?” Boh! quello che so che qualcosa inizia a vedersi, foss’anche uno spettro trasparente. Ma come già detto la strada sarà sofferta. Tomorrow never know.

SCHEDA TECNICA

Serie A 2009/10 – 6ª giornata di ritorno
Bologna, stadio Dall’Ara
Domenica 21 febbraio 2010

BOLOGNA-JUVENTUS 1-2 (0-1)
RETI: 4’ pt Diego, 5’ st Buscè, 21’ st Candreva.
BOLOGNA: Viviano; Zenoni (28’ st Savio), Portanova, Moras, Raggi; Buscè, Mudingay (38’ st Mingazzini), Guana, Casarini; Adailton (15’ st Gimenez), Zalayeta. A disposizione: Colombo, Britos, Santos, Succi. All. Colomba.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini;
Salihamidzic, Felipe Melo, Marchisio (9’ st Sissoko), De Ceglie; Diego (15’ st Candreva); Amauri, Del Piero (41’ st Camoranesi). A disposizione: Manninger, Cannavaro, Grosso, Trezeguet. All. Zaccheroni.
ARBITRO: Banti di Livorno.
ESPULSI: 45’ st Raggi.
AMMONITI: 6’ st Marchisio, 49’ st Portanova.

venerdì 19 febbraio 2010

EL> Ajax vs Juventus 1-2 – incredibile, è tornato

14 anni fa Ajax e Juve erano a Roma a contendersi le grandi orecchie della coppa dei campioni. Oggi, nell’Europa delle retrocesse, troviamo solo le ombre, di quelle due squadre che dominarono gli anni 90. Le cose cambiano sempre, sia in meglio che in peggio.
Le vittorie di questi tempi, comunque arrivino, sono oro colato. Tanto più che possiamo vantarci di essere l’unica italiana a spuntarla in questo turno di coppa. Mentre speriamo che questo bicchiere mezzo pieno non ci ubriachi, ci chiediamo: a quanto ammonta ancora il credito che la fortuna ha aperto per noi? Per carità! speriamo che duri finché ci si riprenda un po’. E dire che zaccheroni e noto per il suo lato B calcistico. Bene così in attesa del ritorno, d'altronde con questa Juve si deve vivere alla giornata, come braccianti del tifo. Ma intanto, zitto zitto, Zaccaronte ha raccolto molto più del suo predecessore, a dimostrazione che l’esperienza forse paga, nonostante l’incapacità tecnica dei giocatori bidoni che ci si ritrova, perchè è logico che le colpe non sono mai tutte di un singolo individuo.
Il capitano, sulla prua di questo titanic bianconero, sembra voglia ancor tenere in piedi la baracca, e stasera, ancora una volta, ci regala una finezza, una di quelle che davvero ci servono. Amauri, non diciamolo troppo, ci fa il miracolo di Santo Kan: una doppietta… incredibile verrebbe da dire. Certo che, se arrivassero più cross su quella testa… Le note dolenti però non possono mancare, le zebinate di Zebina e le frattaglie di Le Grottaglie. E strano che le occasioni che dovrebbero darti una speranza di segnare si possano trasformare in un contropiede vincente, come a lascia o raddoppia, o segni o ti segnano. Certo che ci vorrebbe qualche lezione di scuola calcio, come quei passaggi suicidi o l’immobilismo dei senza palla. E così ogni volta si soffre, e si suda freddo. Meno male che anche loro non sono più l’Ajax di una volta. Speriamo che il buono che si è visto anche stasera, sia la luce che proviene dal fondo al tunnel e non quella che ancora si vede all’entrata.

SCHEDA TECNICA

Sedicesimi di finale – Europa League
Gara di andata
Amsterdam, 18 febbraio 2009
Stadio Amsterdam Arena

AJAX-JUVENTUS 1-2 (1-1)
RETI
: 16’pt Sulejmani, 32’pt e 12’st Amauri
AJAX: Stekelenburg, Van der Wiel, Alderweireld, Vertonghen, Oleguer, Enoh (40’st Suk), De Zeeuw, De Jong, Suarez, Sulejmani (35’st Rommandahl), Emanuelson (27’st Eriksen). All. Jol. A disposizione: Vermeer, Anita, Lodeiro, Ogararu.
JUVENTUS: Buffon, Zebina (1’st Grygera), Legrottaglie, Chiellini, , De Ceglie, Marchisio, Felipe Melo, Sissoko, Diego (35’st Trezeguet), Amauri (25’st Salihamidzic), Del Piero. All. Zaccheroni. A disposizione: Manninger, Grosso,Candreva, Giovinco.
ARBITRO: Bebek (Cro)
AMMONITI: 28’pt Legrottaglie, 29’pt Sulejmani, 41’pt Marchisio, 45’pt Oleguer, 5’st Diego, 17’st Suarez
ESPULSI: 46’st Salihamidzic

domenica 14 febbraio 2010

Serie A 25> Juventus vs Genoa 3-2 – Vittoria spaccanapoli

<< all’andata era… andata
Dove eravamo rimasti? Arrabattati li a lottare per la salvezza, ma tutto iniziò dalla partita dell’andata col Genoa. Dopo quella partita infatti, pareggiata meritando di vincerla, è stato il baratro. Come se la storia avesse preso una piega opzionale, in stile Ritorno Al Futuro II. Ci furono, in quella partita, due gol della Juventus annullati in maniera molto discutibile. Oggi invece capita che ti danno un rigore che non meriti e il Dio del calcio ti risarcisce. Se tanto mi da tanto, speriamo che il cerchio del campionato 2009/2010 alternativo si sia chiuso.
E così possiam tirare un sospiro di sollievo, una vacanza dalle tante batoste, 3 punti per far classifica che non importa come siano arrivati. Finalmente una vittoria, non ci speravamo più, tanto che, quando subisci l’ennesimo svantaggio, su una copertura sbagliata e su un tiro di finalizzazione loffio, dici: “cacchio! di nuovo?” condito con le solite bestemmie. Se poi ci si mette anche il tifoso genoano Buffon, con due papere starnazzanti, ti mangi il fegato senza sale. Si perchè, e mi spiace per lui, Buffon l’aveva fatta grossa. E dire che i maligni l’avevano previsto, che il suo cuore rossoblù avrebbe potuto tradirlo. Nel primo gol si piega ad un tiro educato e nel secondo… che te lo dico a fare! Non sa neppure lui come scusarsi. Meno male che il capitano è tornato sulla nave, quindi, e che gol. Diego d’improvviso si ricorda il suo nome e triangola col tacco. Finalmente segna Amauri, su un “finalmente buon cross” del pelato coi capelli lunghi, che compie una perla con quel dribbling. Il 3-2 finale ci fa dire chissenefrega delle polemiche, nelle nostre condizioni si prende quello che passa il convento, come d’altronde fanno tutti, e come fecero loro all’andata.
Detto questo vorrei dire, a chi dice che il Genoa a giocato meglio, che partita avete visto? Non è che la Juve avesse fatto granchè, ma qualcosa inizia a vedersi. Quando si è fatto pena, io per primo son stato qui a deridere i polli, ma ora che si vede una partita in cui qualcosa si scarabocchia, rapportato a un Genoa non irresistibile, perchè si deve dire che ci son stati superiori? Ah, già, non vi va giù il rigore, vero Napolè-Varrialè e Zena-Cesari? Ma sarà crisi anche per voi, non disperate. Noi, dal nostro canto, speriamo di salvare il salvabile per quest’anno, sperando che poi si risolva… come da motto.

SCHEDA TECNICA

Serie A 2009/10 – 5ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico

Domenica 14 febbraio 2010
JUVENTUS-GENOA 3-2 (1-1)
RETI
: 15’ pt e 16’ st Rossi, 42’ pt Amauri, 15’ st e 33’ st Del Piero.
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini; Caceres, Sissoko, Candreva (21’ st Marchiso), De Ceglie; Diego; Del Piero (35’ st Salihamidzic), Amauri (48’ st Giovinco). A disposizione: Manninger, Grygera, Grosso, Paolucci. All. Zaccheroni.
GENOA: Amelia; Papastathopoulos, Dainelli, Bocchetti; Mesto, Rossi, Zapater, Criscito (43’ st Aleksic); Suazo (23’ st El Shaarawy), Acquafresca (1’ st Fatic), Sculli. A disposizione: Scarpi, Polenta, Gucher, Bertoncini. All. Gasperini.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
AMMONITI: 22’ pt Bocchetti, 29’ st Rossi, 35’ pt Candreva, 35’ pt Acquafresca, 42’ pt Amauri, 6’ st Zebina, 37’ st Papastathopoulos, 44’ st Salihamizic.
SPETTATORI: 22.252 per un incasso di € 493.116, 29.

domenica 7 febbraio 2010

Serie A 24> Livorno vs Juventus 1-1 – Almeno non perdiamo

Prendiamo gol di testa da un ultra trentacinquenne alto un metro e ottanta-voglia di crescere…. il pensiero espresso ieri in campo da Zac-Caronte, l’uomo chiamato a traghettarci in quest’inferno di stagione. Meglio di Ferrara si può dunque andare, pareggiare anziché perdere, ecco la ricetta. Ci fossimo buscati la pareggite? Il che, considerando la quindicina di partite che mancano, significherebbe salvezza, cioè, obbiettivo raggiunto. Salta e si dimena Cosmi, detto Gimli, che non è riuscito a batterci, perchè di questi tempi son sempre punti persi.
E così la psicanalisi continua. Traumi infantili o Macumba extra terrestre? Intanto quel che il tifoso sa è che non sembra esserci rimedio a questo pantano. Come una fuoriserie in panne sulla corsia, osserviamo le utilitarie sorpassarci, ci sentiamo quasi come la Lazio in fondo alla classifica: cani che abbaiano alla luna, a cui nessuno darà più ascolto.
Il gioco langue e i nervi sono tesissimi. Goffi ed impacciati vorremmo prenderci questa vittoria come se ci spettasse di diritto, così ci buttiamo confusamente in avanti, ma ogni tre passaggi ne sbagliamo quattro. Mentre la squadra sale Il pallone e come se rimanesse incollato sulla nostra tre quarti, e quando i tre della difesa cercano di spingerlo oltre la metà campo si infrangono sugli scogli del pressing avversario. Amauri, dello il vacanziere, piange perchè nessuno gli serve più un pallone, oltre alla cena in piscina, così se, per sbaglio, arriva qualche pallone fa confusione e si mangia un gol. Diego torna a prendersi il pallone dalla difesa si fa tutto il campo per restare a secco quando serve, e intanto i gol li segnano i difensori. Ecco la foto di questa squadra, sempre in affanno sulle palle inattive, persino quando a battere gli angoli siamo noi, perchè c’è fisso un contropiede assassino.
L’arbitro fischia di tutto, da una parte e dall’altra, anche i falli delle folate di vento e così si assiste all’ennesima partita di lega pro, con Il Melo che vien buttato fuori per mancata disintegrazione di se stesso. Assurdo!
E alla fine, solo i più pazienti resteranno a vedere questa Nu-ventus (tipo Nu-metal o Nu-prog), in attesa che una nuova alba sorga.

SCHEDA TECNICA

Serie A 2009/10 – 4ª giornata di ritorno
Torino, Armando Picchi
Sabato 6 febbraio 2010
LIVORNO-JUVENTUS 1-1 (1-1)
RETI: 26’ pt Filippini, 42’ pt Legrottaglie
LIVORNO: Rubinho; Perticone, Knezevic, Diniz; Raimondi (15’ st Marchini), Pulzetti (36’ st Moro), Mozart, Filippini, Vitale; Bellucci, Lucarelli. A disposizione: De Lucia, Bergvold, Bernardini, Di Gennaro, Danilevicius. All. Cosmi.
JUVENTUS: Buffon; Legrottaglie, Cannavaro (6’ st Zebina), Chiellini; Caceres, Candreva, Felipe Melo, Grosso (30’ st De Ceglie); Diego; Del Piero (38’ st Giandonato), Amauri. A disposizione: Manninger, Marrone, Giovinco, Paolucci. All. Zaccheroni.
ARBITRO: Brighi di Cesena.
ESPULSIONI: 37’ st Felipe Melo.
AMMONITI: 21’ pt Felipe Melo, 27’ pt Mozart, 2’ st Cannavaro, 30’ st Perticone, 47’ st Lucarelli.