domenica 26 febbraio 2012

Serie A 25> Milan vs Juventus 1-1 – finisce 2-2 ma la squadra delle polemiche ha stravinto

Quando vedi partite del genere parlare di calcio diventa superfluo. In realtà si è dimostrato ampiamente che questa partita è stata superflua. Perchè è terminata in pareggio e non si è mosso nulla, ma perchè praticamente si è giocata (e si giocherà) nei salotti televisivi. Tornano i vari Ronaldo-Iuliano, tornano le chiacchiere da bar, ma stavolta saranno ampiamente veicolate in una sola direzione. Quella della squadra del pluriprescritto ex presidente del consiglio italiano. Nemmeno a parlarne del gol regolare di Matri annullato nel secondo tempo, perchè quello che per loro sarà giusto sarà solo il gol annullato (ingiustamente e clamorosamente) di Muntari. D’altronde cosa potevi aspettarti dall’arbitro e dai giocatori in campo dopo una settimana in cui si è sentito di tutto? In cui c’è stato un vero e proprio linciaggio mediatico ad una squadra che invece non ha mai replicato ai rossoneri sul tema della polemica, ma ha sempre parlato dei propri episodi.

Il campo invece ha detto una cosa diversa. La Juve meritava la sconfitta. E solo chi non è onesto intellettualmente può dire il contrario. Già, proprio l’onestà intellettuale, questa profonda sconosciuta. Conte nei fatti ha ammesso il suo errore più che nelle parole, schierando Borriello e Quagliarella per poi tornare su Vucinic Matri. Incaponendosi col 3-5-2 per poi tornare al 4-3-3, una volta in svantaggio. Se alla fine un po' di impegno, e peso offensivo, Quagliarella ce l’ha messo, tutto ciò che il tronista ha ottenuto è un cazzotto nel fianco, da prova tv, da Mexes. Il 3-5-2 invece è stato di fatto un 2-5-2, perchè Bonucci è come il suo amichetto, ai tempi del Bari, Ranocchia, sempre decisivo a tuo svantaggio. Sul gol infatti non si accontenta di rinviarla sui loro piedi ma la devia anche in porta col corpo sul tiro di Nocerino spiazzando Buffon. Quando in campo invece tornano Vucinic Matri (e Pepe) la differenza si vede. Anche perchè loro iniziano ad essere un po' stanchi. Di Matri stasera i due gol che permettono alla Juve di pareggiare in campo 2-2 con l’asterisco. Perchè se proprio il guardialinee ha fatto pena è stato “superpartes”. E non mi si venga a dire che il gol annullato al Milan vale di più perchè coi se e con i ma, si perdono coppe dei campioni andando in vantaggio tre a zero (loro) e si pareggiano partite di campionato perdendo 3-1 a Napoli (noi)

Questo risultato per certi aspetti è una sconfitta. La pressione mediatica già alta non ci concederà tregua da qui alla fine, li avremo tutti contro, per quel magico sport secondo il quale se ci va male a noi, tutti zitti, se va male a loro, siamo ladri. Non so anche dal punto di vista fisico, quanto almeno riusciremo a mantenere alta la forma. Ma è così che siamo andati avanti in tutti questi anni in questo paese. Amici di nessuno!

domenica 19 febbraio 2012

Serie A 24> Juventus vs Catania 3-1 – Zitti, si gioca

In una settimana in cui il tanfo del pattume mediatico, di questo giornalismo sportivo ipocrita e antijuventino, è stato più acre del solito e a stento si è riusciti a tappare il naso per non vomitare. In cui ogni stella della carognata ha avuto la sua ribalta nel lercio palcoscenico della demagogia e del luogo comune, per dare a noi lezioni di comportamento, rei d’essere nel giusto ma di non essere in diritto di lamento, partiamo subito con l’handicap di un gol a freddo. Partenza più disastrosa non poteva esserci, visto che in occasione del gol e per tutto il primo tempo i giocatori sono apparsi molli e impacciati. Sballottati da un Catania che in ogni ripartenza pareva metterci in seria difficolta, anche per l’idiozia di alcuni nostri disimpegni sbagliati. Quando arriva il gol di Pirlo su punizione, il suo primo gol juventino, si ha ancora l’impressione che sarà dura non finire in pareggio anche questa. Tornano i fantasmi dal lenzuolo rosso-blu e passiamo in un attimo dalla traversa di Quagliarella a quella loro in un botta e risposta da brivido.

Con quel Borriello li davanti che continua ad essere un grande punto interrogativo dopo la parola perchè, ti chiedi chi potrà segnare. Dopo l’espulsione di Motta infatti (meno male che ce lo troviamo di fronte da ex) bisogna ringraziare ancora una volta Buffon se non passiamo in svantaggio

Che fatica che ti chiedo, forza Juve facci un gol… recitano i versi di un famoso coro della curva. E davvero una gran fatica fanno per segnare questi attaccanti. A conti fatti passiamo tutta la partita a pressare gli avversari nella loro area ma alla scuola del gol veniamo sempre rimandati. Il più delle volte devono pensarci i centrocampisti e difensori a risolvere la pratica, come quando ad un tratto svetta su di tutti Chiellini venuto da laggiù, forse gridando insomma, che fate qui avanti? In tutta onestà intellettuale il nostro più grande aiuto ce lo ha dato il loro portiere stasera, che piazza male la barriera sul pareggio e rinvia alla scellerata sui piedi dello stesso Pirlo, che lancia Quagliarella per il 3-1 finale.

Stavolta è andata, i tre punti gli abbiamo presi, ma Sabato prossimo si fa sul serio, meglio andar li per dar più del nostro meglio, consci del fatto di partire sfavoriti contro questo Milan… sul campo e fuori.

mercoledì 15 febbraio 2012

Serie A 21> Parma vs Juventus 0-0 – X come dieci

Aiutati che il ciel ti aiuta, recita un vecchio adagio. Ma se anche il cielo, o chi per lui in terra, non ti da quello che ti deve, allora sei fottuto. Con un simile attacco, timido, inconcludente e lezioso, non si vincono ne partite ne campionati. Ma qualcuno mi conti, per piacere, quanti rigori ci mancano e quanti altri invece ne sono stati assegnati agli altri, in maniera più o meno netta, e vi dirò chi vincerà quest’anno il tricolore. Anche Conte perde la pazienza e pacatamente fa notare che se il vento non cambia lo sprint finale ce lo possiamo sognare.
 
Aiutati che il ciel ti fulmina quindi? E quanto ci stiamo aiutando noi? I premi virtuali come il campionato d’inverno, l’imbattibilità, il possesso palla più alto d’Europa sono come i punti su una retta. puoi metterli anche uno sull’altro, perchè non occupano volume. Saranno i premi morali di chi ti dirà che il tuo è stato un miracolo, e che se non si è coronato col titolo hai fatto un gran campionato, tale che non puoi lamentarti. Consolazioni da provinciale. Alla fine guardandoti indietro potrai dirti che hanno ragione, ma guardando avanti li vedrai sorridere perchè l’anno scampata bella.

Essere dove si è, è davvero un miracolo. Perchè con questa sterilità offensiva, bisogna davvero guardarsi alle spalle. Non per denigrare una squadra che davvero è da applausi, ma se da applausi davvero è, lo deve a un organico che sta facendo più di quello che la natura gli ha dato. Da qui a capire che è facile tornare sulla terra e scivolare li dove non c’è la Champions. Il vantaggio psicologico e fisico del Milan a questo punto non è mai stato così evidente. La vittoria di Udine è un oracolo forte, la sfida a San Siro il loro pugnale dalla parte del manico. A noi invece non resta che andare a scontrarci con quei muri invalicabili di 11 difensori, che si fanno chiamare Catania, Bologna, Chievo. Sperando di non aver arbitraggi contro, ma anche di non averli a favore. Perchè il vero miracolo sarà un campionato in cui nessuno possa lamentarsi. Ma forse chiedo troppo al calcio italiano

giovedì 9 febbraio 2012

Coppa Italia Semifinale (A). Milan vs Juventus 1-2 – Loro poco Allegri, noi Conte…nti

Caceres C’è, battesimo del fuoco nella tana del diavolo per il neo-tornato Martin Caceres, che sigla uno splendido gol da fuori area. Una vittoria con stile, quella della Juve stasera, e sulla panchina milanista c’è poco da stare Allegri. Perchè se il Milan avrà anche un suo stile, questo di certo non appartiene al suo allenatore, che dopo aver mal digerito i favori del pronostico che gli aveva dato Conte per il campionato, continua nella sua guerra psicologica affermando: “La Juve protesta contro l’arbitro? Il Milan ha un altro stile”. Certo! Quello stile che ha mostrato lui facendosi espellere contro il Napoli, per cosa? per protesta contro l’arbitro. Non ci vuole Platone per capire quando questo sia poco logico.

In verità l’acciuga inizia ad aver paura. Paura di perdere il posto a Giugno. All’inizio pensava sarebbe stato tutto facile (si rivedano le sue interviste) che non ci sarebbero stati avversari fastidiosi. Ora invece ha paura che la sua armata possa uscire a mani vuote dalla stagione, anche ad opera di chi come la Juve proprio non poteva infastidire nessuno, alla luce dei suoi due anni catastrofici.

Da parte nostra sappiamo di non aver ancora vinto nulla. Che è ancora troppo presto anche per la qualificazione. Certo aver fatto due gol a Milano e un buon biglietto di ritorno, ma solo con l’umiltà si può andare avanti. Lo si è visto ancora una volta oggi. Juve tutta cuore ma Juve troppo cuore (poca cattiveria). C’è sempre quella paura di osare, o quella frenesia che ti fa dimenticare indietro il pallone. Il Milan gioca male ma si affida sui singoli, Ibra in primis, che in un paio di occasioni, giusto quelle che è riuscito ad estorcerci, sembra essere in grado di poter portare a segno il colpaccio col minimissimo sforzo. Qualcuno l’ha già definito il classico italiano ma, viste le due squadre di stasera, siamo ancora anni luce dal clasico spagnolo.

Meno male che Caceres c’è. E lui che arriva dove gli altri non arrivano (sul primo gol) e che osa dove altri non osano (tiro da fuori area e secondo gol). Male invece l’altro acquisto d’inverno, l’Amauri coi capelli corti, ex di turno, Borriello. Finora ancora lontano dal far ricredere i mugugni della tifoseria. Il suo gridare a lupo a lupo per ogni contatto alla fine ci costerà un rigore non dato per sfiducia all’uomo.

La prima e nostra, ora il replay in campionato, prima di rivederci a Torino e tentare di conquistare la marcia su Roma.

domenica 5 febbraio 2012

Serie A 22> Juventus vs Siena 0-0 – zero a zero sotto zero

Quest'anno il campionato e come l'NBA... non retrocede nessuno, visto che le ultime 3 sono così ignobili che non c'è storia. Alle altre basta soltanto barricarsi in porta con le grandi e tutto filerà liscio, chissenefrega dello giocare a calcio e dello spettacolo. Se poi l'arbitro non ti da un rigore netto contro una squadra di 11 portieri (vedere le loro maglie) lo 0-0 è scontato. La “sorte” quindi fa un Gran regalo al Milan.

L’abbiamo sempre detto in tempi non sospetti, anche quando alla fine abbiamo vinto (con il Novara e il Cesena), 20 squadre in serie A sono l’anti calcio. Non solo perchè tre squadre scarse usate per tappare il buco di fondo le si trovano sempre, ma perchè costringe tutte le altre a massacranti turni infrasettimanali, soprattutto per chi ha già le coppe, e per di più al freddo e al gelo, in stadi penosi. Insomma, lo status quo di questo campionato fa acqua (neve) da tutte le parti. Duro a morire perchè fa mangiare molti, proprio quelle squadre che a 18 squadre e 4 posti per la retrocessione dovrebbero fare molto di più di quello che di penoso stanno offrendo. Duro a morire anche perchè la stampa italiana continua ad elogiare questa mentalità di gioco.

Congelati sotto due zeri quindi… ma cosa abbiamo messo di nostro per gettar via questi 4 punti, per dirlo alla Conte? Sicuramente molto. Lo abbiamo ripetuto talmente di quelle volte che basterebbe un copia e incolla. Perdiamo tutti questi punti con le piccole perchè non siamo cattivi sotto porta, e non siamo cattivi sotto porta perchè non abbiamo un campione che possa tirar fuori dal cilindro una magia, un principe azzurro che svegli la bella addormentata nel gelo (la partita). Siam purtroppo costretti ad andare a mille e sforzare al massimo la berlina che abbiamo sotto. speriamo che il motore regga.

Anche i giornalisti fanno finta di non capire questo, inventando in settimana polemiche dall’aria fritta, con la collaborazione di Allegri. Favorito è una parola italiana che non significa vincitore certo, ma probabile vincitore in base ad un pronostico fatto a bocce ferme. A bocce ferme questo Milan è superiore a questa Juve ed è detentore del titolo, noi tutt’al più siamo la sfidante ora in vantaggio di un punto, poi logico che deve essere il campo a parlare. Dove è la polemica quindi? E’ solo uno stupido processo alle idee.

Infine, da quando seguo il calcio, non ricordo una squadra che è prima in serie A avendo avuto solo un rigore a favore e tanti, ormai tanti, rigori non concessi. Eccolo qui il principe azzurro, fermato ad un blocco stradale prima che potesse arrivare a dire: e vinsero tutti felici e contenti.