venerdì 24 maggio 2013

FAST AND FURIOUS 6 - Justin Lin

Volevamo stupirvi con effetti speciali invece… abbiamo addirittura sovvertito le regole della fisica. Potrebbero essere queste le parole di presentazione del film, parafrasando uno slogan anni ‘80. Abbandonato definitivamente il genere strettamente Corse-Tuning, la saga diviene un action-macchina-da-soldi ben organizzato, con tanto di marketing all’americana, farcito di esposizioni d’auto nelle multisale e raduni di appassionati. Poco sembra importare dunque, se si perdono quei pochi puristi della prima ora, quelli che “non è più quello di prima!”, perché mentre loro restano a casa le masse affollano la biglietteria, manco fosse l’uscita di un film epocale manco fosse Avatar (indipendentemente dall’effettiva qualità di Avatar).

domenica 19 maggio 2013

Serie A 38> Sampdoria vs Juventus 3-2 - Corso Agevolato In "Bestia Nera"

Basta la squadra giusta al momento giusto e porti a casa l'intero bottino, l'unica che può vantarsi di non aver perso contro di noi quest'anno dopo il Bayern, il che "secondo certi parametri" dovrebbe fargli disputare la finale di Champions? Il calcio invece è la scienza delle casualitá. Quella che ti mette di fronte la stessa squadra nei periodi di maggiore rilassatezza per regalargli una passerella inaspettata e a tratti immeritata.

All'andata fu' il panettone a fermarci, appesantiti mentalmente dalla lunga sosta natalizia. Al ritorno lo spumante, e il pensiero delle vacanze. Poiché se, come qualcuno ha detto, è stata anche partita vera, certi errori non li fai se sei ancora in gioco e concentrato. Se poi parafrasando un detto: "inciampa che il diavolo ti calpesta" ...patatrac! Come era successo col Cagliari infatti la sfiga ci ha messo lo zampino e dove lei non ha potuto ci ha pensato Gervasoni. Per essere una partita inutile è stato un bel arbitraggio di merda. Due rigori negati a noi e uno inventato dato a loro hanno finito per fare la differenza in un match fatto per il pareggio. Un pareggio che ci sarebbe andato anche stretto.

Quali sono dunque le nostre colpe dunque, oltre gli errori difensivi e di Storari? Sempre gli stessi, scarsa cattiveria offensiva. Non è un caso che nessun attaccante sia in doppia cifra, e qui non c'entra il gioco di Conte, che porta in gol tutti, se davanti al portiere ti mangi gol fatti o gliela tiri in bocca e sempre centrale.

Ora che anche Marotta sembra essersene convinto staremo a vedere quali saranno le sue mosse sul mercato. Intanto giá ha iniziato a parlar troppo sull'affare Tevez e questo non è che sia un buon inizio. Esporsi troppo ti brucia, ma quest'anno c'è Conte che si è imposto come garante e questo, dall'altro lato, ci deve far ben sperare. Ora che un'altro campionato è finito e un altro scudetto è in bacheca, possiamo finalmente... lasciarci andare all'agonia del calciomercato.

venerdì 17 maggio 2013

SNITCH (l'infiltrato) - Ric Roman Waugh

Snitch l'infiltrato è un film con Dwayne "The Rock" Johnson. Ok, possiamo chiudere qui la recensione, è il solito film d'azione tutto muscoli e sparatorie. Invece no, non del tutto almeno.

Già dall'introduzione il film ci preannuncia che quanto vedremo è tratto da una storia vera, questo ci fa storcere il naso visto che il film non è una commedia (The rock alterna anche queste ai  classici film d'azione) ma in teoria è un action con The rock.

Snitch è infatti la storia di un padre (un normale imprenditore) che per scagionare il figlio è costretto a fare l'infiltrato per assicurare alla giustizia dei pericolosi criminali. Non sembrerebbe una cosa poi tanto credibile, ma visto che è tratto da una storia vera...

Il film non si può dire che non ci si metta d'impegno nel costruire bene la tensione, nel limitare l'azione al minimo (tenendo nascosti i muscoli del protagonista), nell'inserire qualche ambizione da denuncia sociale (le pene giudicate troppo eccessive anche per casi che non lo meriterebbero). Anche l'utilizzo di un'attrice come Susan Sarandon (non sfruttata al meglio) tradisce la volontà di dare al film una patina di film impegnato.

Gli altri attori, per quanto non eccezionali e riciclati spesso da serie tv se la cavano abbastanza bene svolgendo il compitino diligentemente. Purtroppo tutto questo impegno non corrisponde sempre ad un obbiettivo centrato: per quanto ci si sforzi, in realtà il dramma rimane abbastanza in secondo piano rispetto alla tensione e all'azione, il protagonista non è capace di rendere al meglio il dolore di un uomo e la precarietà della sua situazione, i dialoghi sono piuttosto classici e abbastanza abbozzati, il finale è troppo buonista e "tirato via".

Un film insomma che sorprende ma non del tutto, riesce ad intrattenere senza vistose cadute di tono ma senza entusiasmare come a tratti sembrerebbe voler fare, che crea davvero un ottima tensione ma che ha forse la sua più grave pecca proprio nella scelta del protagonista (probabilmente inadatto per il ruolo di un padre che le prende senza darle quasi mai)

Voto 7--

domenica 12 maggio 2013

Serie A 37> Juventus vs Cagliari 1-1–Come una macchia sulla cravatta



Vi è mai capitati di sporcarvi la cravatta mentre siete seduti a tavola ad un matrimonio? che fate vi alzate e ve ne andate? No, magari la cambiate o la togliete. Il pareggio di ieri è stato questo, una macchia sulla cravatta. Non sulla camicia bianca, come sarebbe stata metaforicamente equiparabile una sconfitta, ma cadendo la macchia prende la cravatta che salva il salvabile. Non a caso in inglese Tie vuol dire sia cravatta che pareggio. L’obbiettivo rimasto erano i 91 punti e non raggiungerli da un po' fastidio, ma magari non li raggiungevi lo stesso l’ultima giornata, quindi inizi pian piano a fregartene. Al che sorridi quando vedi gente che festeggia per il tuo pareggio e il mancato record, perché sono gli stessi che non riconoscono quei 91 punti e quello scudetto.

Quel che bisogna pensare invece è solo festeggiare, perchè un motivo per rovinarti la festa te lo devono trovare comunque, quindi fai buon viso a cattivo gioco e dai a loro un po’ di spicci per la birra, in fondo è festa anche per loro.

La cornice di ieri avrebbe tolto concentrazione a chiunque, figli in campo e popolo in festa ed è facile che il golletto lo becchi, anche senza che il pubblico sugli spalti ne risenta affatto. Il gol di Ibarbo è il simbolo di ciò che ho detto. Parte dalla nostra metà campo con una sgroppata (checchè ne dicano) tutt’altro che irresistibile, fa fuori un Barzagli acciaccato (che vien sostituito subito dopo) e passa sotto un intervento tutt’altro che impeccabile di Storari che se la lascia passare sotto dopo averla toccata. l’attaccante cagliaritano ha testualmente dichiarato “e pensare che avevo sbagliato a tirare”… e ho detto tutto, ma i media devono per forza scomodare Weah. Vabbè falli gioire! per la prestazione vista in campo avremmo ampiamente meritato la vittoria, per quando creato prima e dopo il pareggio di Vucinic. magari, ad esempio, ci sarebbe stata gloria anche per Giovinco, se quella sua punizione non si fosse fermata sula palo, ed oggi staremmo ad omaggiare un giocatore che ancora una volta ha offerto una prestazione spenta.

Ma si sa, la maledizione rossoblu è dura a morire ed anche quest’anno, come nello scorso, contro Genoa, Cagliari e Bologna abbiamo dovuto penare. da ricordare il pareggio “guida-to” col genoa o la vittoria in extremis col Bologna o quella dell’andata con lo stesso Cagliari. Insomma pochi viaggi di piacere. ma quel che non dobbiamo perdere di vista è la grande annata che abbiamo fatto, 27 vittorie totali e già a +3 dallo scorso anno.

Per questo lasciamo andare pure ai festeggiamenti con la coscienza che da domani dovremo metterci seriamente a programmare il futuro, perché la Juve non può fermarsi, perché vincere è sempre l’unica cosa che conta!

sabato 11 maggio 2013

LA CASA (Evil dead) [remake 2013] - Fede Alvarez

Negli ultimi anni stiamo assistendo alla fiera del remake: dai reboot, ai rifacimenti "liberamente ispirati", ai prequel, ai sequel fuori tempo massimo...

Le idee scarseggiano, il bisogno di far soldi "facili" cresce, quale miglior modo per guadagnare qualche spicciolo se non quello di utilizzare il brand di un film famoso capace di attirare le masse?
Questo "La Casa" è un remake ma allo stesso tempo cerca per quanto possibile di distaccarsi dal film di Raimi (che però produce il film assieme a Bruce Campbell), provando ad avere un suo senso al di là del nome ingombrante.

giovedì 9 maggio 2013

Serie A 36> Atalanta vs Juventus 0-1 – La nona sinfonia


Dopo la festa dolore di tasca e dolore di testa, recita un vecchio adagio, successe lo scorso anno nella finale di Coppa Italia, per nostra fortuna non si è ripetuto quest’anno, anche se lo scontro era più ravvicinato. Siamo riusciti a durare fin dopo il vantaggio e sino alla sospensione, quella parentesi in cui ti accorgi che la deficienza dilaga anche con la spada di Damocle della squalifica pende sulla tua testa.

domenica 5 maggio 2013

Serie A 35> Juventus vs Palermo 1-0 – di 31 ce ne uno

Siamo noi! Siamo noi! I campioni dell’Italia siamo noi! Ancora una volta, per il secondo anno consecutivo, torniamo con una doppietta dopo l’ultima doppietta, quella del 28 e del 29 nel cuore di tutti i tifosi. Lo facciamo il 5 maggio, giornata nazionale dello juventino, una data che non tradisce, in cui oltre al famoso scudetto di 11 anni fa, conquistammo anche una Coppa UEFA contro il Borussia 20 anni or sono (1993).

La partita di oggi non poteva essere totalmente scontata visto che di fronte a noi c’era un Palermo in buon stato di forma che lotta per una salvezza fino a poco fa insperata. La sbocchiamo su rigore, per un ingenuo fallo del Palermo, dopo aver rischiato di andare sotto su quel palo di Miccoli. ma di sicuro, anche se striminzito, il vantaggio ci sta tutto per le occasioni avute. Sarebbe stato un vero peccato vincere questo scudetto con un pareggio. Vidal in doppia cifra, l’unico della Juve che a dispetto del titolo “miglior attacco” manda in gol tutti, a dimostrazione dell’orchestra che siamo, in cui tutti girano attorno alla squadra.

La galoppata è stata eccezionale, sempre primi dall’inizio alla fine con gli altri che han potuto solo sognare di raggiungerci. Forse meno spettacolari dell’anno scorso e non invincibili per 4 gare, ma siamo stati più concreti e abbiamo fatto più punti. Ancora una volta Conte è in grande ingegnere di tutto, lui che quel 5 Maggio c’era. Un Guru, un Santone, scolpisce questa squadra a sua immagine e somiglianza, facendo rodere i fegati degli avversari con la sua schiettezza e gioire i nostri tifosi con l’inesauribile voglia di vincere. E’ per questo che il tenere sulla corda la società ci fa bene, perché l’importante (paradossalmente) non è tenere Conte ma è rinforzarsi ancora di più per puntare a quelle stelle che sono nel cielo d’Europa