domenica 31 dicembre 2017

Col senno di POI - Un anno di Poi Si Risolve [edizione 2017]

E' giunta l'ora del discorso di fine anno di PSR. il consueto post dei post in cui ripercorriamo assieme questo 2017, ormai agli sgoccioli, attraverso il riepilogo di quello di cui abbiamo parlato in quest'anno.

2008. Era l'anno nel quale scrivemmo il primo post di Poi si Risolve e tra poche ore sarà il 2018. 10 anni, passati parlando degli argomenti più vari e attraversando vari cambiamenti. 10 anni nei quali il mondo e il web sono profondamente mutati e hanno accolto una nuova schiera di internauti. Questo 2017 si è rivelato epocale per certi aspetti mentre per altri ha consolidato delle tendenze ormai radicate già da qualche anno.

Serie A 19> Verona vs Juventus 1-3 – Risveglio di Joya

Durante le feste di Natale, si sa, si mangia tanto, si dorme poco e ci si sveglia tardi. Praticamente ci si comporta come la Juve ieri sera. Una squadra parsa appesantita dal panettone (o dal pandoro visto la trasferta), sonnolenta e troppo lenta in campo... non solo per il freddo che ieri c'era a Verona. Già sazia del vantaggio si appisola alla guida del match. Per svegliarsi e rimettersi in carreggiata deve aspettare la sveglia suonata dall’ex Caceres.

venerdì 29 dicembre 2017

Manhunt:Unabomber - prima stagione [Serie Tv 2017]

"Dopo Manhunter e Mindhunt ecco a voi Manhunt". Come presentazione non è proprio il massimo. Diciamo che quando si tratta di serial killer o affini non è che come titoli ci sia il massimo dell'originalità (in questo caso però il titolo di produzione era un più efficace "Manifesto"). In questo caso più che di serial killer si potrebbe parlare però di terrorista (un bombarolo) ma le affinità con la serie di David Fincher, uscita qualche mese fa, ci sono sicuramente. A cominciare da un protagonista ossessionato dal voler acchiappare un assassino con metodi non convenzionali, tanto dal volersi inventare un vero e proprio nuovo metodo di indagine. Qui però ci spostiamo dagli anni 70' agli anni 90', anche se sembra che la mentalità chiusa e poco incline a nuovi sistemi di investigazione sia la stessa. Ma chi è questo bombarolo? Come da titolo si tratta del famigerato Unabomber, quello americano (non quello ribattezzato allo stesso modo in Italia, anche se non c'entrava una mazza a cominciare dal significato del nome utilizzato originalmente), colpevole di aver ucciso 3 persone e averne ferite altre 23 con pacchi bomba, nel corso di 18 anni.

lunedì 25 dicembre 2017

Buon Natale da PSR

Poi Si Risolve augura a tutti voi un sereno, felice ed effervescente Natale.

Fate i Buoni! 👌😉🎅🏼

domenica 24 dicembre 2017

Serie A 18> Juventus vs Roma 1-0 – Dura Lex, Sed… L’ex


Immaginate cosa deve significare subire un gol da un ex difensore, vedersi "negare" il pareggio sul finale dalla prodezza di un ex portiere, disperandosi per un gol divorato da un giocatore preso e poi scartato dall'avversario, quando non ci sarebbe stato più tempo per recuperare... in sintesi Juve-Roma di ieri. E meno male per loro (magra consolazione) che quel tiro di Pjanic è finito sulla traversa.

giovedì 21 dicembre 2017

TIMCUP 1/8> Juventus vs Genoa 2-0 – Dybala ferisce, Higuain ammazza

Riaccendiamo l'HD che è quasi Natale.

Siamo in periodo prenatalizio: momento nel quale ci si lascia andare spesso a scorpacciate di film a tema e a maratone dedicate. Si rispolverano i vecchi dvd o si sfoggiano i nuovi blu-ray magari col nuovo televisore acquistato da poco. La Juve non sembra voler essere da meno e passa così dall' HD Ready, ormai da diverse giornate, al tanto atteso Full Hd.

martedì 19 dicembre 2017

Suburra - prima stagione [Serie Tv 2017]

Tutto sulla chiesa in Africa,
Tutto tutto sull' obiezione,
E le stragi senza nome,
Tutte passano da Roma
Pizze pazze e corruzione
...
Tutto tutto sui veleni
E i segreti del Vaticano,
Tutto tutto sulle elezioni,
Tutto tutto su noi coglioni

(Litfiba - Maudit)

Annunciata in pompa magna come un vero e proprio "evento", Suburra (la prima serie italiana prodotta da Netflix) si è affacciata sui nostri schermi ai primi di ottobre. Si, ma al di là della storicità della cosa (tra l'altro parliamo di esclusiva temporale visto che nel 2018 approderà sulla Rai) com'è veramente questo Suburra? Una specie di Gomorra in salsa romana? Un remake spalmato su più puntate dell'omonimo film - già tratto dall'omonimo romanzo - che tra l'altro non ho visto? Sono sempre in dubbio prima di vedere una qualsiasi produzione italiana di questo tipo, perchè so già che mi imbatterò molto spesso in trovate piuttosto telefonate quando non ridicole, ai soliti momenti morti dove i personaggi si parlano addosso e si gridano addosso non dicendosi nulla, con i soliti attori onnipresenti che sembrano del tutto fuori contesto ma che devono starci per forza, con la solita regia "essenziale" e poco entusiasmante...La prima serie italiana prodotta da Netflix si inserisce insomma nel solito filone italico mafia/chiesa/politica, come se non ci fosse spazio per altri generi o argomenti (quando invece ad esempio i tedeschi con Dark ti vanno a pescare nella fantascienza più esagerata).
Suburra (prequel del film del 2015) diciamo che per fortuna è una serie al di sopra di certi standard ma comunque non al livello di altre serie Netflix, che a tratti sente il peso dei soliti clichè italici ma riesce a risultare godibile nelle sue (numero giusto, non ne avrebbe rette anche solo 2-3 in più) 10 puntate.

domenica 17 dicembre 2017

Serie A 17> Bologna vs Juventus 0-3 – Lapsus e rivalse


La Juve a Bologna con la voglia di riscattarsi da quell'immeritato e balordo pareggio interno con l'inter. La diciassettesima giornata scende, allora, a riscuotere un po' di debiti accumulati dagli spallettiani, mentre la Juve si pappa il Bologna in tre bocconi. Nel week-end in cui si è chiamati a coprire le solite magagne da VAR, i bianconeri si tolgono anche qualche sassolino dalle scarpe.

domenica 10 dicembre 2017

Serie A Juventus vs Inter 0-0 – Il buono il brutto e il catenaccio


Finora l’inter si era fatta la nomea di squadra più fortunata del torneo. Dopo la partita di ieri devo dire, invece, che tutte queste voci erano… vere. Cazzo se lo erano! Ma attenzione a non prendere questo appunto come l'invidia di chi si “cuoce” per il risultato. Ho sempre detto che la fortuna, l’inerzia, il “crederci di più”, il pensare positivo... o come diavolo volete chiamarlo voi, è una componente fondamentale del calcio che però serve molto di più in coppa che in campionato, dove alla fine è sempre la più forte a prevalere. Definendo forte come una squadra che ha trovato una combinazione costante tale da non dipendere dalla buona sorte. Per questo penso sia ancora da scrivere la parola fine, su questo campionato, ma per ora va così e il punto strappato a Torino è per l’inter, del talismano Spalletti, un punto d’oro.

venerdì 8 dicembre 2017

Dark - prima stagione [Serie Tv 2017]

Dark (anche se dal titolo non si direbbe) è un thriller/giallo fantascientifico tedesco. Si, tedesco, alla fine era solo questione di tempo prima che arrivassero pure loro. Netflix ultimamente sta cercando infatti di allargare sempre di più i confini della sua offerta abbracciando anche produzioni europee. Se noi quindi ci siamo buttati sul classico (i telefilm sulla malavita) con Suburra i tedeschi più o meno hanno fatto lo stesso: i polizieschi e i gialli in fondo sono sempre stato un po' il loro pane quotidiano. A ben vedere però Dark è soprattutto un'opera di fantascienza, un omaggio ad opere cinematografiche che hanno in passato trattato tematiche legate ai viaggi nel tempo, i paradossi, i loop temporali e cose così. Di fatto quindi diciamo che come primo prodotto hanno scelto qualcosa di molto molto ambizioso, una specie di sfida, una sfida sostanzialmente riuscita.
Dark è infatti un prodotto tipicamente europeo (lento, poco incline a virtuosismi registici, fatto con pochi mezzi, molto "letterario") che però più di una volta cerca di strizzare l'occhio al pubblico a stelle e strisce con trovate e citazioni che non potranno non far venire in mente pellicole come Ritorno al Futuro o Donnie Darko, solo che rispetto a questi il tutto è appunto molto più Dark, tanto che la serie si sarebbe potuta chiamare Donnie Dark...
Battutacce a parte questa serie tedesca, pur non essendo perfetta, dimostra di avere decisamente molto da offrire e pur con tutti i limiti del caso rappresenta un'ottimo piatto per tutti coloro che amano cibarsi di film e telefilm sui viaggi nel tempo. Vediamo perchè.

mercoledì 6 dicembre 2017

UCL D6> Olympiacos vs Juventus 0-2 – Il Cuadro del Bernardeschi


Missione compiuta, la Juve è agli ottavi. Nella settimana di ferro, quella in cui a detta di alcuni la Juve doveva perdere l'intera stagione, la "signora in giallo" batte il Napoli al San Paolo, vince ad Atene ed attende l'inter a Torino. 

Una vittoria più semplice di quello che è sembrato, con il jolly del Barcellona (vincente contro lo Sportling) a fungere da antiansiogeno. In campo senza Buffon, Chiellini, Mandzukic e con un Pjanic schierato sul finale liquidiamo i greci con un gol per tempo, non senza qualche attimo di thrilling su cui Szczesny e il palo ci fan sobbalzare.

sabato 2 dicembre 2017

Serie A 15> Napoli vs Juventus 0-1 – Non era meglio tenervi Gomorra?

Avete già preparato il presepe e l'albero di Natale? Una volta si aspettava l’Immacolata (8/12), adesso gli addobbi natalizi si imbastiscono sempre prima ogni anno che passa, tanto che se non fosse per Halloween, i Morti e Tutti i Santi si inizierebbe subito dopo le vacanze estive. Effetti di un marketing sempre più serrato.


Ad ogni modo “anche a quest’anno è già Natale”, come diceva un vecchio spot, e insieme al Bue e L’Asinello c'è una nuova statuina: quella di Higuain con la mano fasciata (qualcuno già lo chiama Padre Pipa). A Fuorigrotta la si è modellata in grande fretta, allestendo un presepe anticipato, come il Natale dei nostri tempi. Come il campionato dei nostri tempi. Quelli in cui si fa tutto prima, persino darci per vinti.

mercoledì 29 novembre 2017

The Punisher - prima stagione [Serie Tv 2017]

The Punisher non era una vera e propria ultima spiaggia (The Defenders in fondo era discreto pur essendo un po' deludente sotto parecchi aspetti) per l'universo telefilmico Marvel ma ci andava vicino. Tolte le due stagioni di Daredevil e, per gran parte, la prima di Jessica Jones il "progetto" si è un po' accartocciato su se stesso, appiattito su una formula precompilata e standardizzata da telefilm sui supereroi dove di fatto si parla tanto e si agisce poco (e spesso anche male). Stessi colpi di scena telefonati, stesse dinamiche, stessi camei che alla lunga finivano per risultare più posticci che appaganti. Avevo insomma una certa curiosità stavolta, una curiosità sincera, che per le ultime "uscite" a tematica Marvel non avevo avuto. Mi aspettavo insomma finalmente un po' di sana azione, tanto sangue, molta violenza, pochi dialoghi scemi e soprattutto un telefilm pieno di tensione. Che va bene i supereroi sui generis e senza maschere o calzamaglia (Daredevil non vedendoci può indossare pure un tutù, non gli interessano le apparenze), ma sempre di supereroi si tratta.
Beh si può dire che in buona sostanza sono stato accontentato ma non senza provare un po' di timore dopo le prime (fiacche) puntate.

lunedì 27 novembre 2017

Serie A 14> Juventus vs Crotone 3-0 – Basta un poco di gol

Se c'è una cosa che non è mai mancata a questa juve, non sempre convincente in campionato, è stata la capacità di far goal

Paradossalmente quella che era l'arma classica dei bianconeri, la difesa, è invece la fase dove la squadra di Allegri ha piu' difettato in questo inizio di campionato laddove invece (nonostante gli ormai sempre piu' grotteschi "la juve vince sempre 1-0") in fase realizzativa si viaggia costantemente ad una media di quasi 3 goal a partita.
Contro il Crotone era d'obbligo vincere, non c'era altro risultato possibile dopo la batosta di Genoa nella scorsa giornata e le vittorie in questo turno di Napoli e Inter (guardacaso le prossime due avversarie).

giovedì 23 novembre 2017

UCL D5> Juventus vs Barcellona 0-0 - Ridursi all'ultima partita

"Perchè dobbiamo ridurci sempre all'ultima partita?". Questo è il commento più "gettonato" ogni anno tra i tifosi bianconeri in questo periodo quando si tratta di champions.

Verrebbe da rispondere che se giochi contro un Barcellona che sta dominando il suo campionato (il Real, terzo, è a ben 10 lunghezze di distacco dai catalani) e che in champions ha subito solo un goal un po' te lo devi aspettare. Forse l'aprile dell'anno scorso ha un po' creato eccessive aspettative per questo tipo di partite, come se fosse normale giocare contro il Barcellona e pretendere di dominare imponendo il proprio gioco. E invece ti ritrovi con l'esatto punteggio dell'anno sorso, ma invertito: 3-0 in Spagna, 0-0 da noi.
Mettiamoci poi che non stiamo attraversando un buon momento: continuiamo a subire goal, non abbiamo ancora trovato un assetto stabile, ci portiamo dietro ancora le scorie del brutto k.o. con la Samp e Chiellini va a farsi male proprio poco prima di questo match decisivo. Le premesse sono pessime.

domenica 19 novembre 2017

Serie A 13> Sampdoria vs Juventus 3-2 - il pollo non è un animale cinico

La "GIF" di questa sconfitta sta tutta nel terzo gol subito dalla Juventus. Palla che arriva in area e Khedira, che invece di salvare, marcare, fare rigore o chissaché per evitare il gol, alza le mani... verrebbe da dire come un deficiente ma mi limito a pollo... per protestare per una fallo subito prima. La Samp non ci può credere e segna. La foto in movimento di un'intera partita (o quanto meno dal secondo tempo) possiamo prenderla da lì. Non esiste al mondo prendere un gol in questa maniera così dilettantistica, tranne se ti falciano e non puoi intervenire. Visto che se non sei avversario della Juve il VAR non torna indietro neppure di un frame... altro che precedente di Bergamo.

mercoledì 15 novembre 2017

I 5 motivi per cui l'Italia non è andata ai mondiali



Se ne sono dette tante, a caldo molti hanno straparlato, delirato, c'è perfino chi è arrivato a dire che la colpa per la mancata qualificazione dell'Italia al mondiale è da attribuire ad Allegri (si, sembra impossibile ma qualcuno lo ha detto davvero). A freddo si possono tentare di fare delle analisi un po' più sensate che comprendano vari fattori. Ecco quelli che sono per noi i 5 motivi per cui si è arrivati a quella che può essere definita una vera apocalisse per il movimento calcistico italiano.

 

1) Ci si è cullati sugli allori

Nel 2006 (solo 11 anni fa, sembra un eternità) abbiamo vinto il mondiale. La reazione? Giubilo, trenini, pullman scoperti, feste in piazza, Circo Massimo, nani, ballerine...Ma poi? Passata l'euforia qualcuno deve essersi chiesto "e adesso che si fa?" Che si fa? Nulla, siamo i più forti no? E così mentre una Juve ridotta in macerie provava a rialzarsi il resto dell'Italia pallonara si cullava sugli allori sicura che finalmente il calcio italiano era risorto e che tutti i problemi erano risolti. Invece mentre la Juve faticosamente si rialzava le altre e le istituzioni calcistiche, che partivano da una base importante, sceglievano di cullarsi sugli allori: zero investimenti sui giovani, zero investimenti sulle strutture, squadre costruite con giocatori fortissimi ma senza futuro data la carta d'identità. Il risultato? Nel 2010 una squadra Italiana vinceva la champions con una formazione titolare senza un italiano che fosse uno e nello stesso anno l'Italia (costretta a far giocare giocatorini di squadre in crisi o minori, tanto siamo forti lo stesso, siamo campioni del mondo) veniva sbattuta fuori ai mondiali in un girone composto da Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda. Che sarà mai, solo un incidente di percorso, e infatti nel 2014 si replica, stavolta la corazzata che ci sbatte fuori ai gironi si chiama Costa Rica. Non poteva che andare sempre peggio e infatti...

 

 2) Allenatore inadeguato

La situazione era critica ma un barlume di speranza inattesa l'aveva portata Antonio Conte. Una squadra simile a questa 2 anni fa andava in Francia e batteva Spagna, Belgio, Svezia (facile all'epoca, ad oggi mi sa mica tanto) e costringeva ai rigori i campioni del mondo. Vista la rosa e le basi di partenza un vero e proprio miracolo. Molti si disperarono (col senno di poi avranno realizzato che quei quarti di finale furono una spendida eccezione e non un risultato pessimo) molti altri già intravedevano la rinascita della "fenice italica". Purtroppo però Conte è un allenatore umorale, che ti può abbandonare dall'oggi al domani (fece così già quando allenava la Juve) e tu un piano b lo devi sempre avere. Ovviamente non ce lo avevano. Tavecchio e company si saranno guardati in faccia impauriti:

- E ora chi chiamiamo? 
- Ho letto sui giornali che Ventura fa un modulo e un gioco simile a Conte, perchè non chiamare lui?
- Ma ha quasi 70 anni, nella sua carriera il massimo che ha allenato è il Torino
- Si, ma mettiamogli un guru di fianco che gli faccia da badante, che ne dite di Lippi?
- Perfetto
- Lippi non può venire per problemi burocratici, si cambia idea?
- Assolutamente no, chi se ne frega, Ventura mandiamolo all'avventura


Inutile dire che la traversata di Ventura si è rivelata un totale disastro. Moduli e giocatori cambiati ad ogni partita, calciatori schierati fuori ruolo, oriundi che si fanno debuttare nella partita più importante degli ultimi 60 anni (provarli prima no?), giovani interessanti del tutto snobbati (Caldara), zero idee di gioco...Non ha funzionato nulla, nulla, e non poteva essere altrimenti: una specie di "clone" (ma quando mai?) anziano di Conte senza attributi e senza badante cosa poteva portarti?

 

 3) Zero talenti

"Colpa degli stranieri" è la frase più gettonata. Ma all'estero gli stranieri non ce li hanno? La Germania ha costruito le sue vittorie con le naturalizzazioni (la Francia manco la citiamo). La realtà invece è che in Italia non nascono più veri talenti e neanche ci si prova a farli nascere (che va bene, non è che puoi fabbricarli in provetta ma almeno tentare non costa nulla). Se la generazione nata nei '70 ci ha portato autentici fenomeni ed icone del calcio italico (Buffon, Pirlo, Cannavaro, Del Piero, Inzaghi, Totti, Barone...no lui no, comecazzhafatto Barone a vincere i mondiali? Boh), quella degli anni '80 non è stata altrettanto fortunata pur sfornando buoni giocatori (Bonucci, Chiellini, De Rossi). Gli anni '90? Ad oggi un disastro. Hai voglia a dire che Belotti vale 100 milioni, o che Insigne è il nuovo Messi, o che Immobile è il nuovo Luca Toni o che Bernardeschi basta che giochi di più ed è il nuovo Ronaldo. Se te lo dici da solo ci fai ben poco. In realtà si parla di buoni giocatori, giocatori che nel mercato attuale drogato dai prezzi arrivi pure a pagare 40/50 milioni (i 100 di Belotti manco nei sogni più sfrenati di Cairo) ma che ne valgono forse la metà. I Del Piero, i Totti giocavano nelle loro squadre già a 21/22 anni ed erano già delle star, Buffon a 20 anni era già un pilastro, ora abbiamo i Berardi che si perdono nei meandri della provincia, i Gagliardini che arrivati in una big si nascondono, i Bernardeschi che faticano a trovare spazio...Ad oggi insomma il futuro appare tutt'altro che roseo.



 4) Immobilismo

Si dice che la colpa di questo disastro sia delle big perchè non fanno giocare i giovani. Vero, in piccola parte però. In realtà le istituzioni non riescono ad apportare nuove riforme perchè osteggiati soprattutto delle piccole squadre:

- Vogliamo fare il campionato a 18 squadre per dare più pepe e imprevedibilità al campionato?
- No, poi, come faccio a salvarmi? Già così ho difficoltà
- Vogliamo fare le squadre b per incentivare la scoperta di nuovi talenti?
- No, poi io devo giocare pure in serie b con Juve-Milan-Inter che mi tolgono spazio? No.


Ed ecco quindi che gli uomini delle istituzioni (già inadeguate di loro) per paura di non mantenere il loro comodo posto in poltrona cercano di accontentare un po' tutti e di mantenere uno status quo che ha impoverito il calcio italiano. Le nuove idee vengono subito scartate, i progetti non si vedono, ma nel frattempo si pensa alla grande "innovazione" del VAR. I soliti italiani insomma: si pensa a come eliminare le polemiche, alle scaramucce, agli arbitri, nel frattempo laddove si dovrebbe intervenire davvero si dorme.



5) Istituzioni calcistiche "vecchie" e incapaci di rinnovarsi

Di Tavecchio si è parlato tanto: delle sue gaffes, delle sue frasi sconvenienti, delle sue squalifiche, cacciarlo magari? No, perchè Tavecchio come detto sopra mantiene lo status quo e aiuta squadre in difficoltà a vivacchiare. Se quindi in passato qualcuno ha provato a cambiare le cose (Juventus e Roma) ora ci ha perfino rinunciato del tutto. Restiamo insomma ancora legati a certe figure del nostro calcio che sanno di vecchio, che guardano al calcio con concetti ormai sorpassati, che non vogliono o non possono cambiare le cose.
Servono insomma le cannonate per smuovere certi ambiti? Evidentemente si, e forse neanche quelle (vedremo se la cannonata di lunedì servirà)

sabato 11 novembre 2017

Mindhunter - prima stagione [Serie Tv 2017]

Basata sul libro "Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano", Mindhunter è sicuramente una delle novità più interessanti del catalogo Netflix di questo autunno, a cominciare dal suo produttore. Se l'ideatore è infatti è Joe Penhall, dietro al progetto abbiamo un certo David Fincher, che non si limita a produrre la serie ma ne dirige anche 3 episodi (i primi due e l'ultimo). Non poteva che esserci insomma garanzia di qualità visto che il regista statunitense ha sfornato prodotti (basati su personaggi decisamente schizzati o comunque psicologicamente particolari) del calibro di Fight Club, Zodiac e Gone Girl (oltre che il chiacchieratissimo in queste settimane House of Cards). A ben vedere si notano però punti di contatto molto più forti con opere come il, quasi omonimo, Manhunter (Hannibal Lecter, ricordate?) e True Detective.
L'idea del telefilm è quella di analizzare il lavoro dell'FBI da un punto di vista inedito per la serialità televisiva, più psicologico che action (no, siamo lontani dalle americanate alla CSI o Law and Order, qui diciamo che tutto è più "raffinato" e sottile)  e farci capire come sia stato possibile arrivare alle moderne metodologie investigative utilizzate dai profiler per la cattura dei cosiddetti killer seriali. 

mercoledì 8 novembre 2017

Prison Break - quinta stagione [Serie Tv 2017]

Nel 2005 Prison Break fu uno dei casi televisivi della stagione. La storia di Michael Scofield che si fa arrestare per poter far evadere suo fratello innocente si rivelò infatti un vero e proprio successo. Gli esempi di serie televisive carcerarie si contavano all'epoca sulle dita di una mano e anche l'idea originale di disegnare una mappa sul corpo del protagonista con un gigantesco tatuaggio si rivelò piuttosto originale e divenne una specie di tormentone. La ricetta non era poi chissà quanto innovativa: piani di fuga, alleanze, tradimenti, classici del tema carcerario ma ben mescolati così da creare qualcosa di immediatamente riconoscibile e appassionante. Tanto bastò per far assurgere la serie a vero e proprio cult.
Naturalmente l'idea di partenza si prestava ad una serie autoconclusiva ma visto il successo di critica e pubblico si decise di proseguire. Come fare? Beh inventandosi escamotages via via sempre più implausibili ed esagerati, snaturando l'idea di partenza (la seconda stagione ad esempio era di fatto una fuga on the road che poco aveva a che fare con lo spunto iniziale, mentre la terza ficcava a forza di nuovo i protagonisti in una nuova prigione da cui evadere, Sona). L'ultima stagione (2009) si concludeva addirittura con la morte del protagonista, quindi di fatto si sceglieva finalmente qualcosa di definitivo in una marea di serie che "tirano a campare" senza avere nulla da raccontare. E invece no, questi a distanza di 8 anni se ne escono con una nuova stagione. Ma Michael non era morto? Si. Ma visto che di fatto non c'è Prison Break senza Michael Scofield si decide di trasformarlo ulteriormente in una sorta di supereroe immortale e geniale (viste le precedenti stagioni non stupisce) e di farlo "resuscitare". Si, ma come? Beh, non importa, non ci sono spiegazioni che possano dare un senso a questa scelta e infatti non arrivano, non definitive insomma, qualche flashback di facciata che lasci intendere che le cose non sono andate realmente così (ma ci sono tante altre cose che non quadrano lasciate per strada).

domenica 5 novembre 2017

Serie A 12> Juventus vs Benevento 2-1 - Con le streghe nella testa

Il Benevento va a Torino, ultima in classifica, con un record di undici sconfitte consecutive, contro la Juve, Strega contro Vecchia Signora, in occasione del suo centoventesimo compleanno, con la maglia celebrativa, con un arbitro che si chiama Abisso come un presagio... sulla carta ne dovrebbe prendere cinque o sei e limitarsi a fare da presenza... sulla carta però. Il calcio invece spesso non ama gli esiti troppo scontati e con le carte ci si pulisce il culo (scusate la volgarità). Capita quindi che se con simili premesse non riesci a passare subito in vantaggio, anzi, non riesci proprio a metterla dentro dopo cotante e cotali occasioni, è proprio allora che l'implacabile legge di Murphy si manifesta: quell'unica opportunità in cui le cose potrebbero andarti male alla fine si concretizza. 

mercoledì 1 novembre 2017

UCL D4> Sporting Lisbona vs Juventus 1-1 - Ballando col diavolo nella notte delle streghe

Bene ma non benissimo, è stata la hit trash della scorsa estate, e davvero poteva andare decisamente meglio ma rischiava di andare molto peggio. Potevamo centrare la qualificazione con due giornate di anticipo invece balliamo prima insieme  col diavolo, rischiando l'eliminazione virtuale,  e poi stringiamo la mano all'angelo del compromesso. 
Averla ripresa dopo l'1-0 lascia tutto aperto ma con tre punti di vantaggio sulla terza, che visto i prossimi impegni del girone lasciano a noi la possibilità di poterci qualificare più facilmente dello Sporting... fatto salvo il quasi certo primo posto del Barcellona.

lunedì 30 ottobre 2017

Stranger Things - seconda stagione [Serie Tv 2017]

"Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista" cantava qualche anno fa Caparezza. E figuratevi quanto deve essere stato difficile creare il seguito di quella che puo' essere definita come la serie tv piu' iconica e celebrata del 2016, la più citata, apprezzata, idealizzata, pubblicizzata, più "hypizzata"...metteteci tutti i "più" che preferite. Non solo infatti ci trovavamo di fronte ad un prodotto ben confezionato e ben recitato, ma Stranger Things nei suoi primi 8 episodi ci riportava ( senza bisogno di una Delorean) all'interno degli anni '80, non attraverso un semplice omaggio ma proprio calandoci  completamente in quelle atmosfere e in quel modo di essere.

domenica 29 ottobre 2017

Serie A 11> Milan vs Juventus 0-2 – La fideiussione, il sogno, il grande incubo

Anche se non lo ammetteranno, nemmeno sotto tortura, Milan Juve era per i milanisti la partita più attesa dell’anno. Quella degli equilibri spostati. Quella della svolta. Quella di “siamo tornati merde”… (scritta senza virgola sui social). Quella di “con Bonucci indeboliamo una diretta concorrente, quest’anno è lotta tra noi e il Napoli, l’aria e cambiata”. Quella di: “vediamo, vediamo, quand'è che c’è Milan Juve? Il 28 ottobre faremo una coreografia coi fiocchi”.

giovedì 26 ottobre 2017

Serie A 10> Juventus vs Spal 4-1 – Il Ritorno dell'HD


Dopo la vittoria larga contro l'Udinese la Juve si ripresenta allo Stadium con un turnover massiccio ed una formazione inedita (anche a causa degli infortuni e delle squalifiche): assenti Buffon, Chiellini, Pjanic, Matuidi, Mandzukic. Allegri sceglie una formazione molto offensiva, oltre a Bentancur e Costa, si segnala (per la prima volta in campo dal primo minuto) Federico Bernardeschi

martedì 24 ottobre 2017

THE STRAIN - Stagione 3 [Serie TV 2016-2017]

Se già con la seconda stagione aveva abbandonato i tratti da horror fantasy e psicologico, The Strain con la terza stagione fa il passo decisivo verso il "walkingdeadismo". Si, perchè volendo spogliare la serie da tutta una serie di termini pseudofantasy e scordandoci della diversità tra i vampiri e gli zombie, in questa 10 puntate di fatto assistiamo alla conquista della città da parte dei non morti (in questo caso non morti succhiasangue). Nonostante la loro "piccola avversione" alla luce hanno trovato infatti il modo di rendere New York il loro parco giochi e gli umani dovranno cercare (oltre che sconfiggere il padrone ovviamente) di riconquistare la città.
The Strain insomma diventa sempre più action e sempre meno originale, meno noiosa ma più banale. Questo ulteriore cambiamento di prospettiva viene sottolineato anche da una nuova sigla, puttosto ad effetto, che fa tanto videogioco (così come parecchie inquadrature "in prima persona" nell'arco delle puntate). A livello di sceneggiatura beh...diciamo che non siamo messi benissimo.

lunedì 23 ottobre 2017

Serie A 9> Udinese vs Juventus 2-6 – VAR Doveri?

Nonostante il "tutto è bene ciò che finisce bene", il risultato rotondo non riesce a mitigare il fastidio per l’andazzo che si sta prendendo con il VAR. Ormai siamo ad una serie imbarazzante di utilizzi maldestri e intermittenti della tecnologia nei nostri confronti. Errori tanto più difficili da accettare perché adesso (come ci insegna qualcuno) gli arbitri non possono avere più alibi. 

Se poi giustamente ti lamenti poco poco, giusto per far notare l'errore che da altre parti verrebbe contestato a squarciagola... apriti cielo! 
Viene preso come un golpe contro la Costituzione Italiana. Come se dietro il monitor ci fosse un dio e non un uomo. Poi magari devi sorbirti i soliti teorici dello scansopoli... persino dopo ieri sera.

sabato 21 ottobre 2017

IT - Andrés Muschietti

Credevate di esservi lasciati alle spalle le paure dell'infanzia? Ebbene no, dovrete riaffrontarle da adulti se non volete galleggiare anche voi... 

Accompagnato da un marketing virale fatto di palloncini rossi appesi ai tombini di alcune grandi città mondiali o alle poltrone dei cinema metropolitani, nella stessa frequenza del capolavoro letterario di King, It ritorna dopo 27 anni dal suo riadattamento per la TV e stavolta sbarca sul grande schermo, facendo sua la massima di Sutter Cane (Il Seme Della Follia - John Carpenter): non avete letto il libro o visto la miniserie? Vedrete il film... e a questo punto i successivi Blue-ray, Streaming e quant'altro. 

Nessuno scampo dunque, nemmeno per le nuove generazioni. Non vi tocca che tenete ben chiusi gli infissi in vista della stagione delle piogge.

giovedì 19 ottobre 2017

UCL D3> Juventus vs Sporting Lisbona 2-1 – Vincere a testa bassa

Una boccata d’aria presa da un sospiro di sollievo.

In un periodo nel quale non si fa che parlare di bel gioco e di sconfitte "a testa alta", la Juve arriva invece alla partita decisiva del suo girone di champions (quasi un sedicesimo di finale si potrebbe dire) con poche certezze e un po' di pessimismo. Un gioco non spumeggiante (seppur neanche pessimo come molti raccontano), i soliti giocatori indisponibili (e l'ormai cronico problema terzino destro), due stop di fila in campionato e anche una buona dose di sfortuna. Insomma il modo peggiore col quale approcciarsi ad una partita del genere. Va da se quindi che molti dei problemi citati sarebbero rimasti immutati e bisognava trovare i 3 punti a tutti i costi con le risorse disponibili.

domenica 15 ottobre 2017

Serie A 8> Juventus vs Lazio 1-2 - Chiamate un esorcista

Quest’oggi si recitano due De Profundis, entrambi nella lingua dei romani: antichi e moderni (laziali e romanisti) con concessioni al napoletano:
Uno per il campionato, prematuramente scomparso dopo otto gare senza nemmeno “l’inutile appello” delle trenta giornate rimaste (considerate troppo poche per rimontare cinque punti a questo Napoli). 
L’altro per un genere speciale di juventini: quelli del “che ce frega dell’ennesimo scudo noi volemo a Coppa”. a quanto pare adesso lo scudetto non lo snobba più nessuno. 

venerdì 13 ottobre 2017

BLADE RUNNER 2049 - Denis Villeneuve


Ho visto sequel che voi umani...

Più volte ho parlato di quanto sia "artisticamente svantaggioso", per un regista, cimentarsi con il sequel di un cult o di una pellicola che ha fatto la storia del cinema, ebbene qui si va ben oltre questo, dato che Blade Runner non è un film di fantascienza... Blade Runner è la fantascienza. Pietra miliare del genere è stata oggetto di ispirazione di numerosi film e citazioni (persino nella vita di tutti i giorni) uno dei film più belli della storia del cinema, per trama, montaggio, regia, fotografia e poetica, nonché unica trasposizione cinematografica di una sua opera letteraria, tra la miriade delle successive, che il visionario scrittore americano Philip Dick ha visto e apprezzato in vita. Pazzo sarebbe stato Denis Villeneuve se non avesse temuto il confronto.

E' forse proprio dalla paura di questo confronto che (nel bene e anche nel male) Blade Runner 2049 è venuto fuori.




Blade Runner (1982) narrava della rivolta dei replicanti ambientata nell'anno 2019 (ancora futuro anche per noi del 2017) e aveva in se interrogativi che si estendevano trasversalmente tra filosofia e scienza. Stavolta siamo nell'anno 2049. Trent'anni dopo la rivolta dei replicanti e NON mi scusino lo spoiler gli incoscienti che vorrebbero andare a vederlo senza aver visto il primo. Anche perché mi sono cadute le braccia a sentire quelli dietro chiedersi ad alta voce "chi cazzo è Deckard?".
Avevamo lasciato il nostro protagonista alle prese con la domandona esistenziale: "sono o non sono un replicante?" nata dall'interrogativo di fondo: "cos'è in realtà la vita?". Sì, insomma, cos'è che rende un vivente... vivo? Forse ché un'intelligenza artificiale altamente sviluppata non possa ambire a questo status? Quanti film abbiamo visto ispirati dall'argomento? Da L'Uomo Bicentenario a I.A.

Ridley Scott aveva le idee chiare a tal proposito, e in piena opposizione con la "mezza censura" impostagli dai produttori, nella sua director cut ci lascia "un origami" a supporto; cosa che nei cinema dell'epoca gli spettatori non avevano avuto, essendosi visti rifilare la versione politicamente corretta di un Harrison Ford umano in fuga.

La lotta ai replicanti nascosti non si è mai interrotta, anzi si è perfezionata, ma stavolta la situazione si è capovolta: a cacciarli si manda un replicante che sa di esserlo. La verità sconcertante che apprendiamo sta nell'evoluzione del concetto di base del primo film: Le ossa che il replicante K trova nella sua caccia appartengono ad una donna morta di parto, una donna, che in realtà, dopo un'approfondita analisi risulta essere una replicante. Boom! La deflagrazione del film è questa. La poetica può vivere una nuova dimensione. La scomoda verità deve essere celata per paura di una nuova e più potente rivoluzione d'armi e di pensiero; e nella sua indagine K sarà costretto, come era accaduto anche a Deckard, a guardare anche in se stesso.

Ecco, di solito sequel del genere vengono riproposti nell'anno in cui era ambientato il precedente, così come (per fare un esempio) nel 1997 uscì Fuga da Los Angeles, sequel di 1997 Fuga da New York. Da ciò è già come se trasparisse una sorta di impazienza creativa, nell'anticipo di due anni dal naturale omaggio. La potenza delle premesse filosofiche e il rispetto per il suo predecessore portano il regista a "girare un film coi guanti", persino eccessivamente artistico. Acclamato dalla critica ma indubbiamente non aperto al grande pubblico. La spontanea poetica del vecchio Blade Runner diviene allora a tratti forzata in 2049. Nel tentativo di non rovinare l'opera, Villenueve arricchisce il suo film di eccessive lungaggini, anche se queste non rovinano il prodotto finale. Blade Runner 2049 è un gran film, a cui manca però qualcosa per essere un capolavoro. Un film su cui si potrebbe scrivere un articolo "spin-off" che parli soltanto delle reazioni delle persone in sala.

Tale da non poter essere compreso a pieno da tutti, in questo coglie l'eredità del suo illustre predecessore e pare stenti al botteghino. I rimandi al primo si palesano in citazioni visive e audiovisive. La riproposizione di un "amore digitale" che sconfina nella citazione di Ghost. Gli elementi per fartelo apprezzare vengono disseminati in un post-futuro ancora più asettico e crudo. La vera scomparsa dell'umanità sta infatti nella scomparsa delle emozioni umane. Il mondo sovrappopolato del 2019 diviene uno scenario quasi desertico nel 2049. Naturalmente la dimensione resta notturna, atta a sottolineare l'assenza del calore, identificate psicologicamente con quello del sole. Un altro "film al neon" che pare più un "post apocalittico".

Ora... dato che Deckard lo ritroveremo, invecchiato, anche in questo sequel e che notoriamente i replicanti avevano vita breve, alla lunga avranno "vinto" i produttori? In tal senso il film dà una botta al cerchio e l'altro alla botte (come si suole dire) lasciando aperte entrambe le teorie per non scontentare i fan. Più che altro i fan sarebbero rimasti scontenti nel saperlo umano, ma presentandotelo da vecchio senza ammiccare al fatto che l'apparenza potrebbe ingannarci, questo sì sarebbe stato scontentare i fan.

Harrison Ford produce l'unica "battuta" di spirito di tutto il film. Suo il momento che spezza la pressione e la tensione emotiva che il film produce. Una sorta di rimando nostalgico, di quelli che strappano un sorriso amaro in un mondo divenuto senza "alcuna umana pietà".

voto 8-

mercoledì 4 ottobre 2017

Timeless - Stagione 1 (2016-17)

Di telefilm sui viaggio nel tempo se ne sono visti tanti, alcuni recensiti anche su questo blog (Travelers, Continuum). Peccato che una tematica da sempre così affascinante sia anche difficilissima da affrontare senza risultare troppo banali o senza incartarsi su se stessi e finire imbottigliati in paradossi che non si sa come risolvere. La ricetta perfetta è difficile da trovare, forse è un po' per questo che, sebbene da anni io cerchi una serie che sappia replicare Quantum Leap (o che abbia somiglianze con Ritorno al Futuro), non sia mai riuscito a trovarne una "degna".  Mi butto allora da sempre a capofitto su qualsiasi cosa che abbia a che fare anche vagamente con i viaggi nel tempo, è un mio difetto, eppure tra queste poche riescono davvero a convincermi: troppo seriose e noiose, troppo poco originali, troppo brevi, troppo esagerate, poco citazionistiche...
Timeless non è che l'ennesimo di questi miei "tentativi", spinto dai tanti pareri letti in giro che lo paragonavano proprio a Quantum Leap (a dire la verità sono gli stessi autori a citare questa fonte di ispirazione). Ennesimo tentativo a vuoto? Assolutamente si, però in fondo (per dirla come un altro eroe della mia infanzia) "non è proprio una ciofeca".

lunedì 2 ottobre 2017

Serie A 7> Atalanta vs Juventus 2-2 - Cadendo dall'orlo di una crisi di nervi

Come lo scorso anno andiamo a Bergamo per gettare via due punti. Come lo scorso anno per un insieme di pollagine e nervosismo. Come lo scorso anno il risultato finale è persino lo stesso. La cosa sta diventando talmente sistematica da stridere con la logica dei deviati mentali che parlano di succursale. Gente che non ha la faccia di rimanere coerente alla proprie idee complottiste, visto che stasera ha persino segnato Caldara.

venerdì 29 settembre 2017

Hatoful Boyfiend - Vi piacciono i piccioni? - Mediatonic (2015)

Offerto ai possessori del Playstation Plus nel mese di settembre, Hatoful Boyfriend (si, proprio Hatoful, non Hateful e nemmeno Heart full) è un simulatore di incontri con piccioni. Eh? Si, è proprio così (anche se c'è dell'altro), uno di quei classici "giochi" giapponesi nei quali per il 90% del tempo si legge e per il restante 10% si preme un tasto per prendere delle decisioni, le cosiddette visual novel.
In questo caso sarebbe poi meglio parlare proprio di dating sim: le "decisioni" consistono nel seguire un percorso che ci porterà a conquistare alla fine l'amato prescelto, solo che qui, a parte la protagonista, la scuola è frequentata solo da piccioni appunto. Beh, a voler essere pignoli diciamo che ci sono anche altri tipi di pennuti, ma oh su internet tutti lo chiamano "il gioco dei piccioni" e quindi ci si adegua.
E niente, abbiamo questa ragazzina che deve affrontare il suo secondo anno scolastico barcamenandosi tra lezioni di vario genere, professori discutibili, amicizie e primi amori.

giovedì 28 settembre 2017

UCL D2> Juventus vs Olympiacos 2-0 - Arriva Kiavik

"Mi avete chiamato, eccomi qui" 
Così esordiva un personaggio talmente cult per noi pugliesi da non aver bisogno di presentazioni e a cui basta soltanto questa frase per essere riconosciuto e ricordato. Tanto amato nei confini regionali quanto sconosciuto al di fuori della lunghezza d'onda di Telenorba.

Era il 1994, lui era Emilio Solfrizzi e il suo personaggio si chiamava Kiavik. Nomen omen, Kiavik era un Supereroe scialbo e inutile che si prefissava il compito di risolvere i piccoli problemi quotidiani con soluzioni tanto stupide... dal rasentare il geniale

domenica 24 settembre 2017

Serie A 6> Juventus vs Torino 4-0 - La Voce Del Padrone

Derby della Mole, solite stupide premesse ormai invecchiate (male) sul derby storicamente più squilibrato d'Italia. Mihajlovic stavolta nutre i suoi buoi con la vecchia storia del ricco contro il povero, "il popolo contro il padrone". La solfa sul riscatto sociale che ormai non attecchisce più dai tempi dei mutandoni e dei baffoni. 

venerdì 22 settembre 2017

The Good Place - Stagione 1 (2017)

Chi di noi non si è mai chiesto come è fatto l'aldilà (sempre che esista ovviamente)? Da secoli, millenni, ogni religione prova a dare una sua versione, una sua idealizzazione di paradiso. Chi ci ha preso? Forse nessuno, forse tutti hanno "indovinato" qualcosa, magari un ragazzo strafatto una volta ha "tirato" (battutone) ad indovinare e ha azzeccato per il 92%, chi lo sa. Di sicuro il Paradiso è un posto bellissimo che premia i piu' virtuosi, o almeno questa dovrebbe essere la costante. Dovrebbe appunto. 
E se invece, non si sa come o perchè, finisse in Paradiso qualcuno che non lo merita affatto? Qualcuno che per tutta la sua vita non ha fatto che fregarsene degli altri e ha compiuto una miriade di cattive azioni?
E' questo lo spunto di partenza di The Good Place, serie comedy del pacchetto Infinity, che vanta dalla sua un cast di tutto rispetto.

giovedì 21 settembre 2017

Serie A 5> Juventus vs Fiorentina 1-0 - L'incornata del Manzo sfonda il muro viola

Era il primo banco di prova impegnativo della stagione, dopo una serie di piccole avversarie. Juve-Fiorentina... che non è Fiorentina-Juve (più simile a una finale di Champions contro una partita come tante) ma che è pur sempre una classica di Serie A, tra due squadre che non si sono mai amate. A conti fatti è stata davvero troppa la fatica spesa per portarla a casa non foss'altro perché il tabellino finale della Viola recita zero tiri in porta.

lunedì 18 settembre 2017

THE MAN IN THE HIGH CASTLE - Stagione 2 [Serie TV 2016]

"What if" è un modo di dire inglese tipico della fantascienza, anzi ne è un vero e proprio sottogenere: "cosa sarebbe successo se...". Tutti noi almeno una volta in merito ad un evento ci siamo posti questa fatidica domanda. Il famoso "effetto farfalla" insomma. Va da se che se applicato ad importanti eventi storici questa domanda fa sorgere diverse questioni morali difficili da risolvere. E se avessero vinto i nazisti la guerra? A questo questito provava a rispondere il romanzo omonimo di P.K. Dick e tentava di rispondere anche la prima stagione di questa serie tv. Alcune cose non cambiano mai, altre cambiano radicalmente, l'unica costante sembra essere la natura umana: fino a dove siamo disposti a spingerci per quello che crediamo giusto? Cosa saremo disposti a fare per la sicurezza dei nostri cari? Siamo insomma immersi in un mondo distopico come molti altri dipinti dalla fantascienza (Il Mondo Nuovo, 1984) ma in questo caso tutto è molto più familiare, plausibile, vicino, per certi versi alcune cose sono totalmente identiche. Tutto questo quindi ci porterà a mettere in discussione anche alcune certezze del mondo stesso nel quale viviamo.

domenica 17 settembre 2017

Serie A 4> Sassuolo vs Juventus 1-3 - Non sarà Messi ma fa la sua porca figura


Ora, io, dovrei parlare di Dybala... ma non vorrei urtare la suscettibilità e la sensibilità di grandi esperti calcistici come Pistocchi e Ziliani. Anzi, in segno di rispetto verso la loro imparzialità, la Joya non solo dovrebbe restituire il pallone, guadagnato con questo hat trick, alla Lega, ma dovrebbe anche dirgli di riassegnare a tavolino questi suoi tre gol (magari a Icardi) poiché valgono solo quelli (non) fatti contro il Barcellona

mercoledì 13 settembre 2017

UCL D1> Barcellona vs Juventus 3-0 - Quando si toglie la corrente


Un Juventus sperimentale, senza Chiellini, senza Howedes, senza Khedira, senza Marchisio e Mandzukic, con Bentancur debuttante assoluto in Champions e De Sciglio come terzino destro (devo continuare?) fa da cavia per la vendetta del Barcellona alla sconfitta (identico punteggio) dello scorso anno. In modo chiaro e crudo (come avevo già pronosticato prima della partita) con questa formazione obbligata/inedita la Juve mette in preventivo questa sconfitta da "togliamoci il dente"... e il dente viene via con un cazzotto.

domenica 10 settembre 2017

Serie A 3> Juventus vs Chievo 3-0 - Dybala chiave per il Chievo


"Dybala sopravvalutato o Juve Dybaladipendente"… questo è il dilemma. La dissonanza cognitiva con cui l'antipopolo (antijuve e antidybala perché giocatore della Juve) da ieri deve fare i conti. Chiamato a scegliere una strategia che trasformi una semplicissima vittoria col Chievo Verona in un motivo di destabilizzazione della Juve con la tecnica del "sempre e comunque".

giovedì 7 settembre 2017

DUNKIRK - Christopher Nolan

Che sia in mare o che sia nel sogno di un sogno, che sia nello spazio profondo o nei labirinti di una mente che dimentica o che non riesce a dormire, nella fantascienza come nello storico, a Gotham come a Dunkirk… Nolan resta Nolan. Il suo tratto è inconfondibile. Un moderno Omero e le sue infinite odissee di uomini, e di musiche ossessive, incalzanti ed opprimenti che ti tengono incollato allo schermo.

Nolan gira un film storico!? La prima reazione che ho provato, venendolo a sapere, è stata un lieve sentimento di scetticismo. Talmente lieve da non poter essere neppure definito come "scetticismo", quanto più un sentimento di sorpresa nei confronti dell'inedita veste in cui il regista avrebbe sfilato, legata ad un genere che non mi ha mai completamente e totalmente appassionato: il film di guerra. Ma, come qualcuno disse, il cambiamento è un'opportunità. L'opportunità di vedere uno dei miei registi preferiti cimentarsi con qualcosa di nuovo e poterlo così leggere tra le righe di qualcosa di diverso.

Vero, Dunkirk è un film storico e di guerra, ma non è lo "sbarco in Normandia"... Non è la storia di un impresa epica o eroica, di quelle restate nei libri di scuola o impresse sulle pellicole hollywoodiane. Dunkirk è invece la storia di una battaglia persa e finita in un assedio, e del salvataggio che si tentò di organizzare sulle sponde della Francia settentrionale. Ambientata del periodo più oscuro della Seconda Guerra Mondiale, quando la Germania nazista, dopo aver conquistato la Francia, sembrava ormai inarrestabile e vicina a muovere guerra alla Gran Bretagna.

Il patriottismo di Nolan si limita (oltre al suo essere cittadino britannico) a descrivere fatti storici crudi, scevri di ogni narrazione che non siano limitati alle didascalie iniziali e scarni di dialoghi. Persino nei suoi "soli" 107 minuti il buon Christopher ha voluto tenersi lontano dagli standard di un Colossal di genere. L'impresa epica è la sopravvivenza dei 330.000 soldati britannici in terra di Francia, l'atto eroico è il salvataggio "improvvisato" messo su dall'Inghilterra di Churchill, con imbarcazioni civili requisite e mandate a recuperare le truppe sopravvissute e stremate dall'assedio, perché si doveva preservare il resto dell'artiglieria pesante per l'imminente difesa della patria. Un "cast corale" senza protagonisti principali né protagonismi attoriali. Nessun "soldato Ryan" da salvare. Nessuna retorica storica.

Didascalie che entrano in scena all'inizio del film e che ben presentano i tre veri protagonisti del film, assieme ai quattro interpreti e i tre archi temporali (reali) in cui la storia si sviluppa. Note in sovrimpressione che vi consiglio di non ignorare se non volete rimanere intrappolati nelle solite ragnatele nolaniane della trama. Dai, però stavolta ce l'ha fatta facile, qualcuno direbbe "ci ha fatto il disegnino", ci sono:

I. Il molo: le cui vicende avvengono nell'arco temporale di una settimana
II. Il mare: in cui si dipanano nell'arco di un giorno
III. Il cielo: che si concludono nel giro temporale (effettivo) di un ora

Perciò se notate salti e incongruenze riprendete tra le mani questo schema. Terra, Acqua, Aria, Tempo... solo io ci vedo una connessione con Interstellar?

Ora... se qualcuno ha letto con particolare attenzione, io ho parlato di quattro interpreti. Oltre il molo, il mare e il cielo abbiamo l'antagonista principale della storia che è la guerra (o se preferite, per chiudere il ciclo degli elementi, il fuoco). Un nemico che non è un uomo ma che è una creatura vivente. Mai nessun tedesco viene inquadrato, né nessuna intercettazione radio ne viene divulgata dal regista. La guerra è un mostro astratto il cui corpo alato è quello degli aerei tedeschi. I cui artigli sono le bombe che cadono dal cielo o le pallottole che inseguono e stanano i soldati in fuga. Il cui verso è il sibilare dei siluri, l'esplosione degli ordigni e il boom supersonico dei Caccia. L'uomo al suo cospetto è solo un piccolo insetto che fugge e spesso viene schiacciato.

Solo Nolan poteva parlarci così della guerra. Solo lui poteva prendere una sceneggiatura come questa e trasformarla in un'opera d'arte. Forse nessun altro ci sarebbe riuscito senza risultare banale e piatto. L'importanza della colonna sonora dei suoi film e dato dal fatto che questa è davvero una colonna portante del film stesso. Il suo ossessivo incedere ti ipnotizza e ti trasporta al suo interno mesmerizzandoti. Tu diventi un altro protagonista della storia, non solo un osservatore passivo. Lo spettro delle emozioni che provi ricopre un arco completo che va dalla paura alla commozione.

Insomma, cambiando l'ordine dei generi il prodotto non cambia. Nolan resta Nolan e i suoi film sono sempre un'opera d'arte.

mercoledì 30 agosto 2017

La Nebbia (The Mist) - Stagione 1 [Serie TV 2017]

Si è appena spenta l'eco della delusione per La Torre Nera che ecco spuntare qua da noi, su Netflix, (in  America era già uscita a fine giugno su Spike) l'ennesima trasposizione di un opera di Stephen King, The Mist (in Italia "La Nebbia") . Si, proprio quel The mist lì, già trasposto per il grande schermo da Frank Darabont (The Walking Dead ma anche gli ottimi Il Miglio Verde e Le ali della Libertà)  nel 2007. Ce n'era proprio bisogno? In fondo dal film sono passati soltanto 10 anni, era davvero così necessario un "aggiornamento"? Se infatti per pellicole come La Torre Nera è quasi d'obbligo un approfondimento (8 libri spalmati in un solo film di 100 minuti sono quasi una beffa) qui invece parliamo in fondo di un racconto di 100 pagine, già riprodotto abbastanza bene e abbastanza fedelmente. Il film anzi si giovava di un finale a sorpresa che ancora oggi lo rende memorabile (amato e criticato proprio per quel "plot twist" agghiacciante e cattivo come pochi). Mettiamoci poi che se peschi da un autore come Stephen King e poi sgarri (ed è molto facile come cosa) la critica ti distrugge letteralmente senza pietà. Purtroppo per questo The Mist è andata proprio così: giudicato da molti come il peggiore telefilm della storia, una "cagata pazzesca" in realtà è soltanto una serie senza anima, mediocre, che non vuole osare laddove potrebbe farlo. C'è di peggio insomma ma c'è anche molto di meglio.

domenica 27 agosto 2017

Serie A 2> Genoa vs Juventus 2-4 – Joya tripla


Vediamo di farvela più facile stavolta. Vi regaliamo l'autogol più veloce della storia (Pjanic) e la seconda VAR in due giornate. Facciamo che l'arbitro vede il rigore ma non il fuorigioco che c'è prima - dice: "è millimetrico"? Rispondiamo: "come! Non hai la moviola in campo per poterlo vedere?" -  ma senza crucciarci più di tanto sulla differenza di trattamento che i soliti noti ci riservano. Quelli che scambiarono un petto di Dybala per un fallo di mani solare tolto al Photoshop (Pistocchi).

Vi facciamo volare con la memoria allo stesso inizio disastroso bianconero di Genoa-Juve (3-1) dello scorso anno, vi diamo ancora più speranze di quelle che si sono infrante sulla parata di Buffon col Cagliari. Eccola qua, 2-0, posta raddoppiata, correte a cantare: "viva la var, quanti geni lavorano solo per noi" parafrasando Renato Zero. Di come lo scorso anno abbiamo avuto un solo rigore contro in una stagione mentre con lui (o lei) in due giornate ne abbiamo avuti già due... ma fermatevi la che adesso iniziamo noi.

sabato 26 agosto 2017

Death Note - Adam Wingard

Cosa fareste se per puro caso riceveste un quaderno "magico" col potere di uccidere chiunque, solo scrivendoci il suo nome sopra? Molti forse ci scriverebbero i nomi degli autori di questa trasposizione americana, firmata Netflix e uscita il 25 agosto scorso, del Manga/Anime giapponese divenuto ormai un cult. Nemmeno il tempo di caricarlo sullo streaming della piattaforma, infatti, che già in rete sono iniziate a fioccare le prime recensioni negative. Un flop annunciato? In fondo in fondo era quasi inevitabile che andasse così. Diciamoci la verità, le aspettative erano così tante su questo film che per realizzarle il regista avrebbe dovuto partorire un capolavoro