domenica 30 dicembre 2018

#SERIEA1819 19> #JuventusSampdoria 2-1 - Ai Confini Della realtà


53 punti nel solo girone d'andata (uno in più della Juve dei 102 punti), 101 punti in tutto il 2018... non se la prenda a male Varriale se gli frego la rosicata via Twitter (tanto non me ne frega niente lo stesso) e la faccio "nostra": Questa è una Juve da confini della realtà. Una Juve spaccafegati come non mai nella storia, dopo otto anni che hanno arricchito gli epatologi di mezza italia. Ma al di là di chi mente sapendo di mentire, anche con un simile dominio, paradossalmente questa Serie A è tutt'altro che noiosa.

mercoledì 26 dicembre 2018

#SERIEA1819 18> #AtalantaJuventus 2-2 - Consuetudini vecchie a morire


Atalanta Juve è quella partita che, qualunque cosa accada in campo, finisce sempre 2-2. Ormai quasi un regola non scritta o quantomeno una consuetudine degli ultimi anni. Secondo pareggio stagionale tutto sommato più prezioso di quell'altro sciaguratamente regalato al Genoa allo Stadium, e visto come si erano messe le cose migliore degli altri 2-2 degli ultimi anni, che ci permette di chiudere imbattuti le trasferte di tutto il 2018. E per la serie non sempre si può vincere, 50 punti con una partita in meno sono un signor girone d’andata, non pensate?

martedì 25 dicembre 2018

I nostri film di Natale - 1a posizione

1. Una poltrona per due

Troppo scontata come prima posizione? Eh, ma che ci volete fare, saranno stati i tantissimi anni di programmazione puntuale durante il giorno di Natale, sarà che si tratta di un capolavoro senza se e senza ma, sarà che ormai è quasi più una consuetudine guardare questo film piuttosto che fare l'albero e il presepe, ma la prima posizione non poteva che andare a "Una poltrona per due".
Nel post iniziale di questa classifica parlavamo di fruizione ripetuta: ecco se c'è un film simbolo di questo meccanismo non può che essere questa commedia di John Landis. Conosciamo ormai tutte le battute a memoria, l'esito non può essere meno scontato, ma quasi ogni volta facciamo il tifo per Louis e Billy Ray, come se stessimo rivedendo una partita storica della nostra squadra del cuore. E quasi impossibile in pratica scrivere cose che non si sappiano già.

Una poltrona per due è uno di quei rari casi di film nel quale tutto sembra incastrarsi perfettamente,  anche i tasselli meno prevedibili e infausti (la morte di John Belushi e le sostituzioni in corsa del cast), tutto concorre alla perfetta riuscita della pellicola: zero momenti di noia, tempi comici perfetti, colpi di scena a getto continuo, un adattamento italiano a tratti al limite dello stravolgimento (si, ormai quel "gradisce un'aranciata" è parte di noi, non ce ne frega più nulla del fatto che non c'entri una mazza) eppure a suo modo perfetto. Chi di noi non ha infatti mai pronunciato almeno una volta  frasi come"Senti Baffo, ecco tuoi sporchi micragnosi 27 dollari...ah, gli interessi"? Frasi ormai entrate nell'immaginario collettivo, che sono parte della nostra cultura e che hanno di fatto poco a che fare con le battute originali del film (che utilizza naturalmente tantissimi modi di dire legati a tradizioni tipicamente americane che per noi non avrebbero senso o quantomeno non farebbero ridere). 

Si può dire insomma che Una poltrona per due è una di quelle pellicole che vanno perfino al di là delle reali intenzioni iniziali di attori, regista, dialoghisti (fare una semplice commedia natalizia)
Incredibile come tutto questo sia stato possibile partendo da un'idea semplicissima: una rilettura moderna de "Il principe e il povero", prendendo gli attori comici in voga in quel momento (quando ad esempio l'equivalente nostrano dovrebbe essere "Vacanze di Natale").
Non c'è quindi film migliore per chiudere la nostra classifica, così come non c'è film migliore col quale farvi gli auguri di un felice e sereno Natale.

Fattore atmosfera natalizia: *****
Fattore nostalgico *****
Fattore fruizione ripetuta ******(si, sei stellette su cinque)


domenica 23 dicembre 2018

#SERIEA1819 17> #JuventusRoma 1-0 - Arriva Mari-ONE e gli porta il carbone


Dopo l'inter la Roma, anche a Natale Marione, già ribattezzato lo Special Mari-One, porta il carbone ai gufi, nonostante un arbitraggio tutt'altro che casalingo che a parti invertite avrebbe riempito il tribunale di Napoli con decine di denunce da parte di avvocati e di "scienziati" partenopei. La Juve dunque ne fa 16 su 17 laureandosi per l'ennesima volta Campione d'Inverno, con due giornate di anticipo, alla faccia di Zazzaroni che dal Corsport sperava nel "Miracolo di Natale".

sabato 22 dicembre 2018

I nostri film di Natale - Menzioni d'onore

Prima di scoprire la prima posizione della nostra classifica vale la pena citare alcune pellicole sicuramente meritorie ma che per un motivo o per l'altro non sono riuscire ad entrare in graduatoria.

Babbo Bastardo
Tra i film più "politically scorrect" che si possano vedere a Natale, quando magari ci si sente un po' "cattivelli" (ma non troppo) pure durante le feste. E' a suo modo già quasi un classico moderno, sicuramente un cult, ma non può rivaleggiare sicuramente con pellicole più blasonate, poi già il Bill Murray di "S.O.S. Fantasmi" aveva monopolizzato la sezione "natale alternativo".

Mamma ho perso l'aereo

Questo si un classicone, uno di quelli onnipresenti da anni in questo periodo dell'anno e devo dire che sono stato combattuto se metterlo in classifica. Forse però sono arrivato un po' fuori tempo massimo alla prima visione dello stesso, perdendomi il "fattore immedesimazione". Resta comunque impossibile non citarlo.

The Family Man

Ottimo film che si rivede sempre con piacere, anche se dalla sua non ha quella magia dei classici film prettamente natalizi. E' comunque una visione consigliata perchè la trama e le situazioni perderebbero molto se viste in altri mesi dell'anno. Non un capolavoro ma non si può non citarlo insomma.

Le 5 Leggende

Uno dei migliori film d'animazione a tema natalizio degli ultimi anni, piuttosto sottovalutato. Invece dalla sua ha una trama non così banale e meno zuccherosità di quella che ci si potrebbe aspettare. Certo non può competere con i "campioni" del genere ma, se avete già visto questi ultimi e non sapete cosa altro vedere, recuperatelo. 

Un biglietto in due (1987)
Molto molto divertente, con due campioni della risata in ottima forma. Meno natalizio di altri e visto solo un paio di volte (ecco perchè è rimasto fuori) ma è assolutamente consigliato.

Restano poi una sfilza di ottimi film, in alcuni casi bellissimi ma che lambiscono solo il Natale (basti pensare a Die Hard, Batman Returns, Edward Mani di Forbice...) ed altri molto piacevoli ma che per noi non sono cult o così belli da poter entrare in classifica (Elf, Un Natale Esplosivo, Il Grinch, Il Figlio di Babbo Natale...)


mercoledì 19 dicembre 2018

I nostri film di Natale - 2a posizione

2. Polar Express

In questa classifica abbiamo parlato di film di animazione, di film in stop motion, non avevamo ancora parlato di un'altra tecnica cinematografica, che ha visto il suo periodo più florido durante il primo decennio degli anni 2000: il motion capture. Essa consiste nel digitalizzare in 3d attori in carne e ossa per creare un effetto simile a quelli dei nuovi film di animazione. 
Polar Express si può sicuramente definire, se non la migliore incarnazione del genere, sicuramente la pellicola che più rappresenta questo tipo di tecnica (tanto da finire nel Guinnes dei primati in quanto interamente girato in stop motion).
Alla regia abbiamo lo "specialista" Robert Zemeckis mentre in quasi tutti i ruoli più importanti il fidato Tom Hanks, che si doppia, triplica, quadruplica per interpretare i vari personaggi del film (anche se a tratti questa eccessiva "presenza" si nota troppo). Diciamo che il budget è stato impiegato per la gran parte sul lato tecnico più che sulla varietà del cast anche se non mancano cammei di personaggi illustri (nientepopodimenochè Steven Tyler).

La trama del film, tratta dall'omonimo libro di Chris Van Allsburg, non è originalissima ma efficace: il bambino protagonista della vicenda non crede a Babbo Natale. Un treno chiamato Polar Express, e i suoi strambi passeggeri, gli faranno cambiare idea. Questo in buna sostanza è il succo della vicenda. E' il modo nel quale però il tutto viene raccontato che resta impresso nella memoria, l'atmosfera e i "colori" del film reggono bene tutta l'impalcatura, i probabili momenti morti vengono fugati dalla consueta capacità di Zemeckis di imbastire momenti memorabili (riesce pure a ficcarci una citazione al suo "Ritorno al Futuro Parte 3") e montare bene "l'attesa". A tratti troppo zuccheroso? Forse, ma è la caratteristica che un buon film di Natale deve avere, la bravura sta nell'amalgamarla al resto senza far sembrare il tutto troppo stucchevole (e il contrario accade nel 90% dei casi).

Polar Express probabilmente non è il miglior film della nostra classifica (anzi sicuramente non lo è) ma rappresenta un bellissimo film on the road per ragazzi e anche un viaggio verso l'infanzia perduta dedicato a coloro che ragazzi non lo sono più. 

Fattore atmosfera natalizia: *****
Fattore nostalgico: *****
Fattore fruizione ripetuta: ****

domenica 16 dicembre 2018

SERIEA1819 16> #TorinoJuventus 0-1 - CR5000


Qualcuno, non a torto, l'ha definito "derbaccio" ma questo in sintesi è da sempre Toro-Juve, o almeno da quando una squadra nettamente più forte ne affronta un'altra mediocre, che ha in questa sfida l'unico obbiettivo stagionale, quello (quantomeno) di non sfigurare. Un partita storicamente giocata più con gli organi ("ci vuole cuore", "ci vuole fegato", "è un fatto di pancia" e discorsi simili) che con piedi, testa e tecnica, in cui il Toro ha solo uno scopo: portare la Juve al proprio livello e sfruttarne l'inerzia. E su questo punto di vista per onestà intellettuale bisogna ammettere che quasi sempre ci riesce, difettando. magari, spesso di scarsa autonomia. Alla Juve allora non resta che stare al gioco, pazientare e aspettare l'occasione giusta, dovesse anche volerci tutta la partita, tipo il piccolo filotto di vittorie ottenute in zona Cesarini. 

sabato 15 dicembre 2018

I nostri film di Natale - 3a posizione

3. Il Canto di Natale di Topolino

Natale e cartoni della Disney, il connubio perfetto. Sebbene anche questa non sia che l'ennesima rilettura del famoso romanzo di Dickens, la prospettiva disneyana aggiunge un sapore speciale al tutto. La magia che si respira in questi pochi minuti (è un cortometraggio della durata di circa 25 minuti) è impagabile. Zuccheroso come i dolci di Natale e commovente come solo i classici Disney sanno essere: impossibile non commuoversi dinnanzi al piccolo Tim (Tip) e cambiare la propria prospettiva, così come farà il taccagno Ebenezer Scrooge, dopo una vita interamente dedita all'avarizia (non a caso il nome originale di Zio Paperone è proprio Scrooge McDuck a rimarcare la propria ispirazione).

I personaggi della disney si adattano perfettamente a quelli della storia (di fatto ognuno di loro recita una parte: dal fantasma/collega del protagonista interpretato da Pippo, al "fantasma del natale futuro" interpretato da Gambadilegno, fino a Paperina che intepreta un vecchio amore ormai perduto di Scrooge...) anche se, come è ovvio che sia, alcuni hanno solo un piccolissimo spazio.
Topolino, co-protagonista della storia, tornò invece sul grande schermo dopo ben 30 anni di assenza (dopo aver affrontato una specie di crisi di identità) e si dimostrò in gran forma, capace di raccogliere consensi anche negli anni '80, un decennio che aveva visto la nascità di tantissimi classici del Natale. Lui non poteva non esserci.

Tra i film in lista forse questo è sicuramente il più classico e il più a tema, fedele alla sua ispirazione e fedele all'atmosfera, puro e semplice come solo certi prodotti sanno essere. Se cercate  l'essenza del Natale è qui che la troverete.

Fattore atmosfera natalizia: *****
Fattore nostalgico                : ***1/2
Fattore fruizione ripetuta" : *****

giovedì 13 dicembre 2018

#UCL1819 H6> #YoungBoysJuventus 2-1 - Ghiaccio su una piccola ferita


Peccato per quell'urlo strozzato in gola sul finale, perché avevo già pronto il titolo per l'articolo di oggi. Sarebbe stato “Paulo il freddo”, in onore della Joya che a freddo entra nel... freddo della serata svizzera e scalda il tifo con una doppietta, dopo la tripletta dell’andata. Invece siamo rimasti con la lingua attaccata al... palo di Ronaldo. Meno male che questa gelida sconfitta resta tutto sommato indolore, come il ghiaccio su una piccola ferita, o meglio, come una piccola ferita sopra il ghiaccio, visto che ringraziando il Mou (strano che proprio lui rovini un po' la festa ai gufi interisti)  passiamo come primi nel girone. Avremmo potuto pagare cara la serata storta ed oggi racconteremmo una storia un pochino più tragica.

martedì 11 dicembre 2018

I nostri film di Natale - 4a posizione

4. S.O.S. Fantasmi

Cosa c'è di più classico durante le feste del "Canto di Natale" di Dickens? Probabilmente nulla. Non è un caso quindi che esistano decine e decine di rivisitazioni più o meno fedeli tra le quali scegliere, molte tra queste solo sterili imitazioni o "aggiornamenti", molte altre sono invece essi stessi dei capolavori. Scrooged (in italiano arrivato con un molto meno eloquente e decisamente discutibile "S.O.S. Fantasmi") un capolavoro non lo è ma sicuramente è un bel cult, perfetto da vedere in questo periodo dell'anno. Ma cosa cavolo c'entrerà un titolo contenente la parola "fantasmi" con un film dedicato alla più classica delle storie di Natale? Esatto, non c'entra praticamente nulla, basta però vedere chi è il protagonista della pellicola (Bill Murray) per capire da quale malsana idea sia partito il tutto: Ghostbusters. Era pratica consueta all'epoca (ma anche oggi non la disdegniamo purtroppo: basti pensare al pasticcio fatto con "Troppo Amici", film francese addirittura precedente rispetto a al fortunato "Quasi Amici") quella di nominare un film rimandando ad un film precedente (e famoso) dell'attore principale.

Scrooged è una rilettura "moderna" della classica storia natalizia, che gioca col passato e rilegge il tutto in chiave metatestuale: il protagonista è infatti il cattivissimo presidente di un network televisivo che (ahilui) durante il Natale dovrà allestire uno spettacolo dal vivo dedicato proprio al famigerato "A Christmas Carol". Un incubo, dal quale cercherà in tutti i modi di fuggire, fino alle estreme conseguenze Sebbene gli esiti della vicenda saranno prevedibili, la buona riuscita del film si deve soprattutto alla recitazione gigionesca di un Murray in stato di grazia che si diverte (fino alla parte finale) a smitizzare tutti i cliché classici del Natale, offrendo una visione "politically scorrect" della festività, così come in futuro farà il più demenziale (ma anch'esso riuscito) "Babbo Bastardo". 

Fattore atmosfera natalizia: *****
Fattore nostalgico                : ****
Fattore fruizione ripetuta" : ****

sabato 8 dicembre 2018

#SERIEA1819 15> #JuventusInter 1-0 - 7/17/-14


Volevano vincere, volevano vinvcere ma... il resto lo conoscete. D'altronde se la sera di Sant'Ambrogio ti presenti a Torino con Gagliardini e Lautaro contro Ronaldo e Mandzukic... Era meglio se andavate alla prima della Scala. Quando in paese c'è festa non bisogna mai uscire fuori porta, sennò rischi che la festa la fanno a te. Insomma stamattina l'Italia juventina gongola con buona pace di quei "tutti" che dicevano "Forza Inter" spinti dalle colonne del zazzaroniano Corsport. Nella sera del 7 si attendeva CR7 ma è "bastato" MM17, per rimandare a casa gli interisti senza panettone.

venerdì 7 dicembre 2018

I nostri film di Natale - 5a posizione

5. Gremlins

Chi (tra coloro che sono stati bambini negli anni '80) non ha mai desiderato ricevere come regalo di Natale un "Mogwai"? Un batuffolo di peluche "vivente" da amare e coccolare, una specie di tamagotchi però "vero", altro che il classico cane domestico che scagazza dapertutto e rompe abbaiando senza sosta. Il Mogwai invece canta pure, con la sua vocina suadente e delicata ed è tascabile e intelligente. Cosa volere di più? Si, vabbè, poi ci sono quei classici "effetti collaterali" che tutti conosciamo, le 3 regolette da osservare con attenzione (una soprattutto che genera la moltiplicazione incontrollata del suddetto in forme maligne e dispettose): mai esporlo alla luce, mai bagnarlo, mai dargli da mangiare dopo la mezzanotte. Ma si sa, i bambini, i ragazzini e pure gli adolescenti, che hanno altre cose a cui pensare, finiscono inevitabilmente per non rispettare quelle semplici regole e succede il patatrac: la città intera si popola di mostriciattoli che mettono tutto a soqquadro e attentano alla vita degli strambi abitanti.

Gremlins è (così come Nightmare Before Christmas) una fiaba dark, che però vira molto spesso dalle parti della commedia (di horror vero e proprio se ne vede poco anche se non mancano momenti inquietanti) così come fanno buona parte delle ottime pellicole di Joe Dante. Un film per ragazzini (con una sua morale: gli animali domestici non sono dei giocattoli) ma anche per adulti che troveranno parecchie trovate spassose e simpatiche. Gremlins forse oggi appare leggermente invecchiato nel suo essere tremendamente anni '80, ma questo forse gli conferisce quel fascino dei prodotti di quell'epoca che ora non ci sono più. Il decennio fu infatti letteralmente invaso da giocattoli e oggetti di merchandising a tema, strano pensare a come ora quasi tutto risulti invece sepolto dal passare degli anni. Oggi se qualcuno sente parlare di Mogwai probabilmente la prima cosa alla quale pensa è il gruppo musicale...e invece fatevi un favore: andatevi a recuperare (se vergognosamente non lo avete mai visto) questo filmettino, perfetto da sgranocchiare sotto le feste ma (e questo è uno dei fattori che lo esclude dal podio) assolutamente delizioso da guardare in qualsiasi momento dell'anno. Non guardatelo dopo la mezzanotte dopo aver mangiato pesante però: non rischiate di moltiplicarvi come Gizmo ma di fare degli incubi probabilmente si.

Fattore atmosfera natalizia: ***1/2
Fattore nostalgico                : *****
Fattore fruizione ripetuta" : ****

mercoledì 5 dicembre 2018

I nostri film di Natale - 6a posizione

Natale sta arrivando e cosa c'è di meglio di un bel film da gustarsi sotto le feste, sognando che almeno per un giorno tutto il mondo diventi all'improvviso più buono e altruista? Un'utopia, un qualcosa di ideale e che è insito nell'immaginario collettivo, un qualcosa di indecifrabile e inspiegabile che ha a che fare con l'atmosfera e con i ricordi di ognuno di noi. Molti di questi ci riportano a pellicole che hanno plasmato la nostra infanzia e la nostra vita, che abbiamo visto e rivisto infinite volte (un meccanismo definito "fruizione ripetuta" da Cristel Russell) e ormai hanno quasi lo stesso valore del presepe e dell'albero: sono essi stessi parte del Natale. Ecco quindi i film che per noi rappresentano al meglio questa festività, quelli che non possiamo fare a meno di rivedere anche per la milionesima volta. Si parte con la posizione numero 6 (le altre arriveranno nei prossimi giorni fino a ridosso del 25 dicembre)

6. Nightmare Before Christmas

Solo la sesta posizione? Si e soltanto per un semplice motivo che poco ha a che fare con la qualità della pellicola in se: nonostante sia un film che affronta tematiche natalizie e venga proposto praticamente sempre a Natale (il titolo d'altronde parla chiaro), per noi (magari a torto) ha atmosfere quasi più halloweeniane. E' proprio questo scontro tra l'immaginario natalizio e quello della notte delle streghe che rende la pellicola un must (in qualsiasi momento dell'anno scegliate di vederlo) ma la prospettiva è e resta sempre quella del "Mondo di Halloween". L'uso dello stop motion, anche a distanza di 25 anni, mantiene inalterato il suo fascino, così come i personaggi avvolti nella loro tristezza e malinconia. Una bella favola dark, un film che inquieta e meraviglia allo stesso tempo, come solo i classici di Tim Burton d'annata (anche se qui la regia è opera di Henry Selick) sanno fare. Perfino la scelta di far doppiare il protagonista da Renato Zero nella versione nostrana (curiosamente nel film è invece il cane del protagonista a chiamarsi Zero), anche nelle tantissime parti cantate ovviamente, è geniale (e poteva sembrare un azzardo grandissimo) e conferisce un fascino particolare anche all'adattamento italiano. Nightmare Before Christmas poteva insomma stare benissimo nelle prime posizioni, nel nostro podio ideale, se non per quel fattore del quale abbiamo parlato in apertura che purtroppo contribuisce a togliergli un po' di atmosfera. Resta comunque un capolavoro senza se e senza ma.

Fattore atmosfera natalizia: **
Fattore nostalgico                : *****
Fattore fruizione ripetuta" : **** 

 

domenica 2 dicembre 2018

#SERIEA1819 14> #FiorentinaJuventus 0-3 - +40


Nella quattordicesima giornata la Juve visita l'hotel in cui il Napoli lo scorso anno ha smarrito lo scudetto. Invano Cuadrado ha cercato nella stanza per dare una mano ai partenopei, per poi trovarlo sotto il tappeto frantumato in mille pezzi come il loro "sogno nel cuore". Pare che la scientifica abbia determinato quanto segue: Sarri in un raptus l'avrebbe sbattuto a terra come ha fatto Mourinho con le bottiglie in Champions e l'abbia frantumato per poi nasconderlo sotto il tappeto.

mercoledì 28 novembre 2018

#UCL1819 H5> #JuventusValencia 1-0 - Tensore e Grimaldello


La coppia degli "Amici Geniali", come li battezza oggi il Corsport in prima pagina, colpisce anche in Champions. Dopo il Milan e la Spal il bimotore 717 piega anche il Valencia, compiendo una fantastica trilogia di vittorie. Se scrivi Juve su google la prima cosa che ti appare ormai e l'incrocio dei loro sguardi rudi e sorridenti dopo il gol. L'uno la mente l'altro "il piede" (spesso anche a ruoli invertiti) sono la coppia gol del momento, con Ronaldo che (come di consueto) segna anche quando non segna: si inventa un assist meraviglioso per il Manzo che non deve far altro che gettarla in porta nel più facile dei gol.

domenica 25 novembre 2018

#SERIEA1819 13> #JuventusSpal 2-0 - Dio Perdona, Loro No


Chiamatelo fattore 177 (o 717) ma la coppia gol CR7 e MM17 è sempre più una realtà. Spesso ho giocato inventando una fanta-telenovela basata su un triangolo amoroso-calcistico tra Dybala-Ronaldo-Bernardeschi, con l'argentino e il toscano in lotta per dividersi i palloni del portoghese,
bene se, ancora per scherzo, volessimo proseguire la storia di questa tresca da "calciella duemila" potremmo dire che tra i due litiganti, il vero preferito del corteggiato è un terzo incomodo. Quell'algido Mario Mandzukic che con lui condivide la capacità di rapace da area di rigore. Due tizi "giusti", al posto giusto e nel momento giusto, che un poster di Tuttosport quest'estate non tardò a definire come "Gemelli diversi".


lunedì 12 novembre 2018

#SERIEA1819 12> #MilanJuventus 0-2 - La Signora Spezzacuori


Lo so dev'essere frustrante per gli antiju sopportare questa Juve. E dire che dopo la festa per una sconfitta immeritata col Manchester United, del loro idolo Mourinho, avevano avuto la speranza che si sarebbe potuto trovare un'incrinatura nella macchina bianconera. Domenica sera ci sarebbe stato il Milan dell'avvelenato Higuain, una partita mai semplice, ad eccezione di partite come la scorsa finale di Coppa Italia.

giovedì 8 novembre 2018

#UCL1819 H4> #JuventusManchesterUnited 1-2 - Belli Ma Poveri


Dopo l'assurda sconfitta di ieri sera si potrebbe persino nutrire una speranza, più o meno vana: quella che la si sia finalmente capita. Capita che le partite, soprattutto in Champions ma anche in campionato, vanno chiuse. Gli avversari alla corda vanno annientati e per loro non si deve avere alcuna pietà. Più o meno vana perché quando si ha una malattia ci si mette sempre un po' per guarire e questo schiaffo potrebbe non servire, almeno nel breve termine. Anche se in fondo ciò che va aggiustata non è la tattica o la condizione fisica ma la mentalità.

domenica 4 novembre 2018

#SERIE1819 11> #JuventusCagliari 3-1 - Alla Fine Tutto Cuadra...do


Continua la sindrome di Golia contro Davide. Questa Juve proprio non ne vuol sapere di strapazzare le piccole, si accontenta di dargli un paio di ceffoni e rimandarle a casa, non senza aver preso il solito cazzotto mentre (come nei cartoni) gli mantiene la testa e le piccolette si dimenano dando pugni nel vuoto. 
Persino le inseguitrici, per quanto infieriscano su squadre pari o inferiori alle nostre avversarie, restano a distanza di sicurezza. Entrambe (avversarie e inseguitrici) a fine turno tornano sempre a casa con un sogno infranto (eccezion fatta per il Genoa): quello di raggiungerci o superarci, in campo o in classifica.

domenica 28 ottobre 2018

#SerieA1819 10> #EmpoliJuventus 1-2 - E poi arriva lui...


Stanca fisicamente e come al solito demotivata con le piccole, la Juve sfiora il secondo pastrocchio consecutivo dopo quello col Genoa in casa. Quasi come se la vittoria le fosse dovuta e se alla fine non fosse arrivata "allora chissenefrega", gli "eroi" di Manchester non sembrano preoccuparsi troppo del gol subito, come un guerriero con un dardo conficcato nel fianco che sanguina ma che passeggia invece di recarsi in ospedale, o almeno così pare agli occhi di noi tifosi. Poi arriva lui, un certo numero 7 nuovo arrivato, e la riacciuffa per i capelli, con un rigore e un gol di quelli che finiranno nelle sigle delle trasmissioni televisive.

sabato 27 ottobre 2018

Resident Evil 7 - Capcom (2017) - Resident Evil o Resident RevEvil?

"E' un Resident Evil/Non è un vero Resident Evil", è a questo in buona sostanza che si possono ridurre buona parte delle recensioni che hanno per oggetto l'ultimo capitolo della saga di Capcom. Di queste circa il 90% parlano in pratica solo del fatto che è in "Prima persona". Ok, ma com'è il gioco? E' bello, brutto, fa paura, fa orrore, fa schifo? Queste sue caratteristiche (che lo riportano al passato o lo proiettano nel futuro in quanto a dinamiche) funzionano davvero o sono solo un contentino per i fan piuttosto che un modo per far parlare di se per qualcosa di inedito e inatteso? Vediamo di analizzarle punto per punto.

mercoledì 24 ottobre 2018

#UCL1819 H3> #ManchesterUnitedJuventus 0-1 - Old Trafford Bend To Old Lady


Il Vecchio Trafford si inchina alla Vecchia Signora. La trasferta più impegnativa sulla carta del girone si chiude con la Juve che va a Manchester e detta legge. A Mourinho, stuzzicato dai tifosi Juve in trasferta (anche essi per lunghi tratti più rumorosi dei tifosi di casa), non resta altro che vivere di ricordi, sostituendosi al quarto uomo nell'indicare i tre minuti di recupero. Tre come i tre punti presi in casa sua dai bianconeri e come le tre vittorie di fila che permettono alla squadra di Allegri di guidare il proprio girone a punteggio pieno.

domenica 21 ottobre 2018

#SerieA1819 9> #JuventusGenoa 1-1 - Genoa Bessa Juve Fessa

Tu chiamale se vuoi distrazioni...

In verità vi dico che era più facile perdere punti in casa contro una piccola come il Genoa, dopo la sosta (da sempre periodo mentale critico per la Juve) e prima di Manchester, che farlo in un big match dove devi tenere la tensione alta per tutti e novanta i minuti, e oltre. E dire che Allegri l'aveva detto che questi pericoli erano in agguato, con tutti i discorsi fatti ad arte sul vincerle tutte. Invece alla prima occasione ce la siamo tirata addosso da soli. Avete presente quei bambini impotenti che continuano a dirti: "tanto le vinci tutte!" contornando le parole con un muso che arriva al mento e le sopracciglia aggrottate? Ecco! Se poi Allegri all'ottantacinquesimo chiede ad una squadra già calma di restare calma perché c'è tempo...

venerdì 12 ottobre 2018

5 serie tv "copione"

Ci sono telefilm entrati nella storia grazie alla loro capacità di innovare (Lost), scioccare (Twin Peaks), sorprendere (Breaking Bad) o addirittura di inventare un vero e proprio genere (X-Files e i suoi "monster of the week" ad esempio). Altri invece pur non risultando originalissimi e ispirandosi a qualcos'altro hanno comunque raggiunto livelli altissimi tanto da bissare come qualità la serie alla quale si ispiravano (Fringe). Infine ci sono telefilm che, per quanto piacevoli e spesso perfettamente riusciti, non riescono ad andare al di là di quello spnto iniziale, che mancano di quel quid in più che li avrebbe resi memorabili o che non hanno avuto la possibilità di raggiungere una loro propria cifra stilistica. Eccone 5

Lie To Me vs The Mentalist
Arriva un anno dopo rispetto alla serie con Simon Baker ma dalla sua ha un attore di gran livello come Tim Roth. Anche lui come "il mentalista" riesce ad intrufolarsi nella mente delle persone e capire quando mentono o dicono la verità, anche lui risolve quasi da solo i casi, anche lui è il "padre padrone" del telefilm (tutti lo seguono e assecondano ogni sua minima richiesta). L'incapacità però della serie di creare una benchè minima trama orizzontale o una visione a più ampio respiro (l'amore con la collega che sembra sempre sul punto di sbocciare e tirato troppo per le lunghe e alla fine non porta a nulla di concreto: la serie viene chiusa prima) finì per tarpare le ali ad un prodotto che aveva buone frecce al suo arco. 

domenica 7 ottobre 2018

#SerieA1819 8> #UdineseJuventus 0.2 - Vincere senza abusare

Continua la fiera dei 2-0 bugiardi per difetto. Ne abbiamo già contati quattro in otto partite di campionato, cinque se aggiungiamo le due di Champions, il che (se non sono diventato scarso in matematica) significano il 50% delle partite ufficiali disputate fin ora. Mentre il tabellino recita ben altro scenario impietoso. Una volta questo era definito stile Juve, la conscia consapevolezza di essere nettamente più forti dell'avversario ma di non voler infierire nel risultato. Non importa quanti pullman metti davanti alla porta, prendi questo 2-0 e sappi che sono stato anche buono. E dire che di occasioni per dilagare ne abbiamo avute tante quanti i gol che Ronaldo, per un motivo o per un altro, non è riuscito ad insaccare, rimpinguando un bottino che recita comunque quattro gol in otto gare (anche questo il 50% delle sue partite).

mercoledì 3 ottobre 2018

#UCL1819 H2> #JuventusYoungBoys 3-0 - Trybala

Nell'inedita sfida di tra le quasi omonime "Gioventù" e "Ragazzi Giovani" a spiccare non poteva non essere che il giovane per antonomasia, quel Paulo Dybala detto u picciriddu ai tempi del Palermo. L'argentino, redivivo da un'avvio di stagione che l'ha visto più in panca che in campo, rifila la sua prima tripletta in Champions ai "giovani ragazzi" svizzeri e, citando Zampini, nell'arroganza che è tutta juventina, si porta il pallone a casa. La Juve vista da fuori è sempre più una fenice, fatta di giocatori che risalgono da presunte ceneri. Vista da dentro invece pare sempre più squadra. 

domenica 30 settembre 2018

#SerieA1819 7> #JuventusNapoli 3-1 - Pensavano fosse amore invece era Ronaldo

La loro illusione stavolta dura soltanto 16 minuti, quelli trascorsi tra il vantaggio di Mertens e il pareggio di Mario Mandzukic, comunque meno di una settimana rispetto alla storica (quanto inutile) vittoria allo Stadium del 22 Aprile scorso. Pensavano fosse ammore (con due emme e con la e che non si legge) invece era CR7, il ghostwriter dei tre gol che ribaltano i sogni azzurri. 
Come chi è un ghostwriter?! Perché voi davvero credete che Totti abbia imparato a scrivere libri, che siano anche soltanto una raccolta di barzellette? Il ghostwriter è lo scrittore professionista che scrive il libro e dice ai calciatori: "andate e pubblicatelo", e ieri Ronaldo ha scritto tre libri che il Manzo e Bonny hanno mandato alle stampe.

sabato 29 settembre 2018

Jack Ryan - Stagione 1 [Serie TV 2018]

Cos'hanno in comune i telefilm spionistici (lenti e verbosi, per quanto affascinati) come Homeland o Rubicon con le "americanate" giocattolose di Michael Bay? Nulla vero? Si, parliamo di due tipi di prodotti agli antipodi, per quanto appartenenti alla stessa "arte" visiva (serie tv o cinema ormai stanno sullo stesso livello di accuratezza, ambizione e risorse messe in campo). Ma in fondo in fondo (ma proprio in fondo) qualcosina ce l'hanno in comune: parlano spesso di gente normale che deve fare i conti con minacce provenienti dall'esterno, sconosciute e temibili, spesso capaci di mettere in pericolo l'intero pianeta (terroristi, extraterrestri, asteroidi...). Jack Ryan (o se volete chiamatelo Osca...Tom Clancy's Jack Ryan) ci prova a fondere queste due anime diversissime: da Homeland e affini prende scenari, premesse e alcune scelte di trama e di montaggio e dai secondi prende le scene action, che comunque non sono mai sovrabbondanti e fuori posto (e non è scontato visto che tra i produttori spunta, guarda un po', proprio lui: Michele Baia). Il risultato non è un floppone clamoroso come si potrebbe pensare ma anzi un telefilm equilibrato, che sa quando prendersi i suoi momenti e quando pigiare il piede sull'accelleratore. Puro intrattenimento ma fatto bene, senza momenti eccessivamente meh e anche senza prolissità tipiche dei telefilm di spionaggio. Non un capolavoro ma il suo sporco lavoro lo fa (e scusate il gioco di parole).

giovedì 27 settembre 2018

#SerieA1819 6> #JuventusBologna 2-0 - Dopo il Pullman la Diga

Altro 2-0 bugiardo per difetto, una Juve straripante che non tramuta in forma tutto ciò che è stata in sostanza, ma che domina ancor più che contro il Frosinone, complice forse l'effetto Stadium. Stavolta più che un pullman è stata una diga a fermare lo straripamento del torrente Juve. Una diga messa su dopo il raddoppio che la Juve ha avuto persino poco interesse di superare, preferendo il divertimento e il risparmio delle energie in vista di Sabato. I numeri sono ancora una volta impietosi: 77% di possesso palla, 824 passaggi con una precisione che si attesta sopra il 92%, 15 tiri di cui 8 nello specchio. 

lunedì 24 settembre 2018

#SerieA1819 5> #FrosinoneJuventus 0-2 - Circolare frusinate

Ho notato che a Frosinone si usano ancora... Ricordo i tempi delle superiori, erano gialle, un concentrato di rumori, vibrazioni e fumi di scarico. Da anni, nelle città italiane hanno cambiato colore o si sono riempite di pubblicità che ne hanno nascosto totalmente il colore, quello che fu anche dei vecchi taxi. Da noi la chiamiamo circolare, altrove corriera, e non è altro che l'autobus del percorso urbano. Dicevo, a Frosinone si deve usare ancora quel colore, perché ieri ne abbiamo trovato uno parcheggiato davanti alla porta.

giovedì 20 settembre 2018

#UCL1819 H1> #ValenciaJuventus 0-2 - Alzati Cristiano, ci pensiamo noi a dargli le botte.

Ronaldo ieri sera ha veramente realizzato di non essere più un giocatore del Real. Sì, forse all'inizio della nuova avventura ci ha pensato poco, spinto dall'adrenalina della nuova esperienza. Ma ieri sera, col primo rosso in 158 partite di Champions, Cristiano ha capito di aver lasciato Madrid e che per vincere la Champions, con la Juve, deve sudarsela davvero. Ma tranquilli, il nostro è solo un innocente sfogo, perché se negli ultimi cinque anni di Champions (per non parlare di tutta la storia precedente) al posto nostro ci fossero stati Inter o Napoli, avrebbero chiesto la Uefexit con annessione alla Copa Libertadores. E in fondo lo sanno e spesso se lo fanno anche scappare nelle battutine che ripetono a memoria.

lunedì 17 settembre 2018

#SerieA1819 4> Juventus vs Sassuolo 2-1 - CR2 Bianco e Costa Nero

"Ho per voi due notizie, una buona e due cattive. Quale volete sentire prima?
"Dacci subito le due cattive"
"La Juve ha vinto ancora, adesso è a punteggio pieno nelle prime quattro partite, ma..."
"Ma non dirmi che..."
"Sì ha segnato Ronaldo, si è sbloccato. Capirai, il gol più facile della sua carriera, solo perché quell'impedito di Ferrari invece di fare autogol se l'è buttata sul palo con la testa. Non c'è più lo Scansuolo di una volta"
"Vabbè un gollonzo..."
"Sì ma ne ha fatto anche un secondo in contropiede"
"Vabbè pero ora non truffiamo, si era detto due notizie brutte, non tre. E quella buona?"
"Sul finale Douglas Costa sputa in faccia a Di Francesco"
"Buuu!!! squalifica di centoventicinquemila giornate!!! Fuori gli extracomunitari dall'Italia!!! Chiudete i porti!!! Prima gli italiani!!!"
- Tratto dal manuale dell'antijuventino, Edizioni Cinque Maggio.

domenica 2 settembre 2018

#SerieA1819 3> #ParmaJuventus 1-2 - Primi Di Settembre

C'era grande attesa ieri per Parma-Juve, non tanto per Parma-Juve quanto per "l'indotto". CR7-DAZN rischiava di essere la vera partita, al di là di qualsiasi risultato fosse venuto fuori dal campo... e diciamo che (ancora una volta) è stato così. La Juve continua a vincere, ma Ronaldo non ha ancora segnato, quindi c'è festa per tutti. Quasi come se avessimo comprato Ronaldo per vincere contro Chievo, Lazio e Parma, cosa che abbiamo ampiamente dimostrato, non solo quest'anno, di aver saputo fare benissimo anche senza "l'extraterrestre". Si sa la gente vive di hype e vuole tutto e subito. 

domenica 26 agosto 2018

#SerieA1819 2> #JuventusLazio 2-0 - E non abbiamo ancora schiacciato il NOS...

Dopo due giornate di campionato tutti vorrebbero già parlare di calcio che conta, complice il calendario che riserva ad alcuni (vedi Lazio e Napoli) subito match dal sapore di autunno. Chi se ne era lamentato le ha vinte entrambe (Napoli) anche in rimonta, chi invece ha incassato il colpo prende due scoppole (Lazio), tutto senza considerare il fatto che poi alla fine avranno tutte squadre abbordabili. Ma la voglia di scalzare la Juve dal trono italico è sempre più precoce e sempre più viva nei cuori italici.

mercoledì 22 agosto 2018

Legion - Stagione 2 [Serie TV 2018]

La prima stagione di Legion stupì un po' tutti (in positivo) perchè si rivelò quanto di meno marveliano ci potesse essere per una serie tv tratta dai fumetti Marvel, almeno rispetto alla concezione che ne ha il pubblico di solito. Virtuosismi visivi alla David Lynch, "videoclippismi", citazionismo e amore per il cinema e le serie tv del passato, un universo affascinante ed oscuro ed un protagonista tutto da scoprire. Certo a tratti ci si faceva prendere un po' la mano ma ci trovavamo di fronte ad un prodotto che per certi versi risultava originale e innovativo per il panorama televisivo. La seconda serie quindi non poteva che rincarare la dose accentuando i suoi tratti distintivi, in positivo e in negativo, regalando nuove "visioni" e scene memorabili ma anche perdendo una certa freschezza e sacrificando ulteriormente la trama e lo sviluppo sull'altare del virtuosismo visivo. In questa seconda "uscita" insomma Legion è ancora più "ostico" per certi versi, appagherà chi voleva più contorsionismi registici e meno chi invece cercava un quadro più completo dei protagonisti ed un intreccio più interessante.

domenica 19 agosto 2018

#SerieA 18/19 1> #ChievoJuventus 2-3 - Vizi Di Forma

I nuovi dettami del calcio moderno impongono si inizi un campionato pochi giorni dopo ferragosto, con il "galluccio" ancora da digerire nello stomaco e una scottatura da spiaggia ancora da "unguentare". Di certo il vecchio e populistico detto del: "coi soldi che guadagnano dovrebbero giocare sotto il sole e con 50 gradi" e magari anche con stallieri che li frustano, pur essendo così inflazionato che, a confronto, i prezzi di Wish sono prezzi da atelier d'alta moda, non risolve la situazione. Esordire alle 18 del 18 Agosto in Italia non è come farlo in Inghilterra e Germania, dove l'estate dura tre giorni lavorativi. Ieri scendeva infatti in campo uno squadrone che rischiava di rimanere più forma che sostanza. Se tutto è bene quel che finisce bene, in realtà (oltre i tre preziosi punti) sarebbe cambiato poco o nulla in ogni modo, anche se Bernardeschi non l'avesse insaccata nel finale, dato che siamo ancora all'aperitivo dell'antipasto della stagione. Così oltre a "bene" va anche "benissimo".

mercoledì 15 agosto 2018

Gotham - quarta stagione [Serie Tv 2017-18]

Bruno Heller è un maestro nel deludere le aspettative. Lo abbiamo già scritto e lo riscriviamo ancora, siamo costretti: il modo col quale ha gestito la questione John Il Rosso in The Mentalist grida ancora vendetta a distanza di anni. E per questo, perchè conosciamo i nostri polli che stavolta non avevamo abboccato, con Gotham sapevamo già cosa aspettarci. Ahi voglia a dire "la serie non parlerà di Batman ma solo della città e del suo campionario di personaggi grotteschi", perchè volente o nolente Gotham parla delle origini di Batman e lui lo sa: da anni ci regala contentini, ci preannuncia l'arrivo del "cavaliere oscuro", un simbolo di qua, una frase di là. La scorsa stagione si chiudeva in modo da non lasciar dubbi: sarà la stagione di Batman e così sembrava dopo aver visto le prime puntate di questa quarta stagione ma poi...si ritorna come ogni anno alle solite scaramucce senza fine, i soliti voltafaccia, i colpi di scena scontati. E Batman? Ce ne ricordiamo solo nel finale, nel quale col solito cliffhangerone ci viene preannunciata di nuovo la nascita del pipistrellaccio. La prossima sarà però l'ultima stagione e (sebbene la serie riesca comunque a restare su livelli discreti) il colpo di coda (o d'ala) serve assolutamente per non lasciare la serie nel solito limbo del "piede in due scarpe" e poi francamente tornare a ripetere le stesse cose ad ogni stagione comincia a stufarci. Lo studente è bravo ma non si applica insomma, Gotham ha tutto per far bene e a tratti lo fa ma spesso preferisce il "voltafaccismo" classico delle serie "da battaglia", quelle che non vogliono sforzarsi più di tanto di andare oltre il compitino.

mercoledì 1 agosto 2018

Glow - seconda stagione [Serie Tv 2018]

Nessuno poteva immaginare che un'idea così bislacca (una serie su delle wrestler, ambientata negli anni 80?) potesse rivelarsi così efficace ed attecchire, eppure la prima stagione di Glow è considerata da molti una delle cose più originali e divertenti sfornate da Netflix negli ultimi anni. Gli ingredienti? Risate, musica, lustrini, luci al neon, cazzotti e belle ragazze  (mmm, no, non esattamente, non tutte almeno).
Ovvo che chi aveva gradito ne volesse di più: naturale quindi che se ne sfornasse un seguito, seguito che per forza di cose si è rivelato meno originale e "ruspante" ma allo stesso tempo più "profondo": i personaggi risultano meno stereotipati e più approfonditi ma regalano anche meno risate. Non mancano comunque anche in questa stagione le scene memorabili anche se forse i dialoghi risultano meno riusciti. C'è insomma meno spazio per la risata immediata e molto di più spazio invece per lo sviluppo di situazioni e rapporti tra i personaggi.

“L’unica volta che tieni le gambe chiuse, ci fotti tutte quante“

L'America messa alle corde
Le Grandiose Lottatrici del Wrestling (qua da noi, in originale invece "Gorgeous Ladies of Wrestling") sognavano la gloria, i riflettori, le luci della notorietà (almeno il finale della scorsa stagione sembrava poterci far pensare che fosse così) e invece si ritrovano confinate (causa bassi ascolti) ad orari "interurbani", tra una pubblicità di cucito e una di prodotti per l'igene. Non esattamente quello che avevano immaginato. Come fare per "sfondare" nel business del wrestling? Cedere ai ricatti dei produttori o fare l'esatto contrario lasciandosi andare, facendo tutto quello che ci passa per la testa? Vi lascio immaginare quale delle due opzioni Sam, Bash e le lottatrici abbiano scelto. Chiudere con stile e magari convincere qualcuno sulla bontà del loro show con effetti speciali inattesi.

Tra strampalati videoclip che fanno il verso ad MTV, campagne umanitarie (contro i rapimenti delle bambine americane) in stile Live Aid, televendite, merchandising e una vera e propria sottotrama "wrestlingistica" che ha per protagoniste Zoya e Liberty Belle (nemiche sul palco ma anche fuori) non si faranno mancare nulla. Stavolta nemmeno sul palco (assisteremo a rimandi tutt'altro che velati a mosse, tecniche, vocaboli tipici del wrestling di quegli anni e a incontri molto coreografici, laddove negli episodi passati restavano più sullo sfondo). Si produrranno anche in una puntata finale pirotecnica che ha per oggetto una sconclusionata Royal Rumble dove accade un po' di tutto: interferenze, matrimoni, tradimenti, amori inaspettati, cambi di fronte e finale a sopresa. Servirà a salvare lo show (finto e vero?). Lo scopriremo solo vivendo.

 "E questa la chiamate una Battle Royale? Sembra più una battaglia con i cuscini"

Cosa cazzo è quella scritta lì? Netflix? Che roba è? Ci hanno spostato su qualche canale seguito solo da ragazzini nutellosi?

Peccato per qualche lungaggine di troppo e qualche puntata meno riuscita del solito: come detto in questa seconda stagione ogni personaggio ha più spazio ed è più "approfondito", questo toglie tempo ai momenti più divertenti e folli che erano stati un po' la cifra stilistica dei primi 10 episodi. Anche così però Glow resta una serie decisamente riuscita (nota di merito per fotografia e colonna sonora), che mischia situazioni più serie ad altre ad alto contenuto di trash (quello buono), che cerca di trovare una strada tra momenti più leggeri ed altri che trattano tematiche scottanti (rapporto genitori figli, violenza sulle donne, omofobia...). Non un prodotto per tutti, ma per molti sicuramente. In attesa di un eventuale ipotetico gran finale a Las Vegas.

PRO

- Più combattimenti
- Approfondimento maggiore dei personaggi
- Alcuni momenti e puntate esilaranti

CONTRO

- Forse meno divertente della prima stagione
- Le puntate iniziali sono un po' "lente"
- Dialoghi forse inferiori a quelli della prima stagione

Voto 7,5
 

domenica 22 luglio 2018

Santa Clarita Diet - seconda stagione [Serie Tv 2018]

La dieta "drastica" a base di carne umana propinataci quasi un anno e mezzo fa da Netflix si rivelò efficace: di facile attuazione, di breve durata, con spunti frizzanti. Alla fine restava solo qualche chiletto in eccesso da smaltire (trama orizzontale troppo esile e parte "adolescenziale" poco interessante) ma tutto sommato si rivelò qualcosa che meritava sicuramente una riproposizione. A distanza di circa un anno (la seconda stagione è uscita a fine marzo) è arrivata quindi la seconda stagione di Santa Clarita Diet. Il risultato? All'altezza di quello di un anno fa, anzi perfino superiore: la serie non solo assume una sua maggiore coerenza ma riesce a limare quei difetti che le impedivano di aspirare a diventare un cult. 

domenica 15 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Finali #BEL v #ING #FRA v #CRO - Il cielo è bleu sopra il Cremlino

Belgio-Inghilterra 2-0
E' mai fregato qualcosa a qualcuno della finale per il terzo e quarto posto? Poteva essere qualcosa di diverso stavolta? Ovviamente no, di Belgio-Inghilterra ce ne fregava quanto poteva fregarcene di scoprire quanti capelli hanno in testa precisamente Witsel e Fellaini. Zero...o meglio tantissimi, è di saperlo che ci fregava zero. Comunque partita senza storia, stradominata dai belgi, che gli inglesi nel frattempo stavano già "going home" e li hanno dovuti richiamare in fretta e furia prima che prendessero l'aereo. Gli Albionici già nel girone si fecero battere (ancora tu, ma non dovevamo rivederci più?) dai cavoletti e lo rifanno, lì gli interessava perdere per finire nella parte più "facile" del tabellone (geniacci), qua perchè sostanzialmente si trattava di una specie di amichevole. Si sa, agli inglesi le partite inutili non piacciono (vedi Italia 90'), preferiscono concentrarsi sulle partite importanti...e perdere pure quelle. Belgi invece vincenti e a(bronz)atissimi, sono già pronti per le vacanze.

Francia-Croazia 4-2
Alla fine era abbastanza prevedibile: il cielo è bleu sopra il Cremlino. Mancavano solo loro, sono arrivati: Italia, Spagna, Germania e ora Francia. La squadra DI Didì Diventa campione del mondo per la seconda volta, a distanza di 20 anni,. Troppo stanca e masochista la Croazia: Perisic e Mandzukic fanno e disfano, disfano e fanno mente la Francia bada a giocare e a segnare. C'è spazio un po' per tutte le stelle: Grizmann, Pogba, Mbappè...si divertono i formaggesi. Neppure una papera clamorosa del capitano Lloris riesce a rovinare la festa (bagnata) finale. Macron abbraccia tutti, Didier rincuora tuttti, Pogba irride tutti, i formaggi multietnici, multirazziali e multistrato un po' odiati da tutti alla vigilia (un po' a torto) si sono dimostrati i più forti di tutti, al di là dei soliti discorsi sulle gatte di Deschamps (si dice che abbia sedere ma, a parte un biscottino, le sue partite le ha vinte tutte e nei '90 minuti a differenza di altri). Due anni fa furono polli più che galli, stavolta si prendono una grossa rivincita dimostrandosi la più solida tra le big degli ultimi anni. Finiscono così questi mondiali russi, per certi versi sorprendenti, per altri scontati (tra le tante outsider trionfa invece una delle favorite), domani è un altro giorno, si tornerà a parlare di un calcio più consono a noi, fatto di polemiche, illazioni, frecciate, voli pindarici. Nel frattempo proprio mentre la Francia vinceva il mondiale un volo atterrava a Torino consegnandoci, chi lo sa, una rinascita del calcio italiano.

giovedì 12 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Semifinale #ING v #CRO - England is going home

Croazia-Inghilterra 2-1 (dts)
Non è il football a tornare a casa ma l'Inghilterra. Sembrava tutto apparecchiato per la bella favola di albione: la tavola imbandita e preparata con cura con cibi belli pesanti (si consumava un po' di Tripp(ier) fin dai primi minuti) ma alla fine il tutto finiva per restargli sullo stomaco, troppi goal mangiati. Gli altri invece digerivano alla grande e arrivati alla frutta avevano ancora fame, dopo Peri(sic) non sazi rispondevano "ancora ancora, tanto io Mangio Kitsch". 
Interista e juventino, per una volta amici sul campo, si mangiavano in un boccone i 3 leoni mentre loro erano ancora intenti a scacciare le formiche che gli avevano rovinato il picnic (per la Croazia è la prima storica finale della sua, breve, storia). 
52 anni di attesa e continueranno ad aumentare: forse alla fine la giovane età e l'inesperienza di molti ha pesato, laddove i croati avevano tra le loro fila parecchi giocatori navigati ed esperti.

Il difetto principale delle squadre inglesi (e di conseguenza della loro nazionale) è quello di avere  sempre poca benzina nel serbatoio e partire a 1000: dopo i primi minuti hai l'impressione che dilagheranno senza tanti problemi e poi invece sul più bello sbandano, cominciano a camminare in campo ("You'll never walk alone", non camminerai mai da solo, ma comunque da solo o accompagnato finirai per camminare piuttosto che correre) e si fermano. Stavolta proprio quando sembrano ricominciare a riacquistare qualche energia vanno sotto, ai supplementari. La Croazia invece acquista il morbo del Portogallo e va in finale senza vincere nemmeno una partita nei 90 minuti tra ottavi di finale, quarti e semifinale. Un bel bottino. In finale se la vedranno con i formaggesi che quando partono favoriti di solito steccano. Vedremo se, dopo gli europei di 2 anni fa, riusciranno a suicidarsi contro una outsider o se trionferanno come nel 1998, quando eliminarono proprio i croati in semifinale (loro miglior risultato fin a ieri).

mercoledì 11 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Semifinale #FRA v #BEL - Niente da dichiarare

Francia-Belgio 1-0
Mentre il resto del mondo era intento a parlare del colpo del secolo, il vero evento della serata di ieri che ha oscurato tutto e tutti (la presentazione di Asamoah all'inter?), in Russia si sfidavano a singolar tenzone (per una partitina da poco, una semifinale mondiale) i cuginetti belgi e franzosi. Ci si aspettava un match più scoppiettante e combattuto, anche a livello nervoso, e invece si è rivelata una partita banale con la Francia alla quale il Belgio lascia Umtiti(no) e loro si prendono tutta la mano. Fellaini torna quello che ben conosciamo e infatti è proprio lui a perdersi il calciatore francocamerunense nell'occasione del goal. Da quel momento i formaggi difendono il confine badando a non prenderle (e a perdere tempo con qualche classica sceneggiata di Mbappè, Neymar rassegnati) e i Belgi nonostante qualche Hazard di più rispetto a prima non sfondano mai. Ci si aspettava insomma una scoppiettante commedia degli equivoci e invece abbiamo avuto un film classico e anche leggermente noioso.

La Francia così si candida a seria pretendente al titolo di campione del mondo (dopo Italia, Spagna e Germania mancano solo loro all'appello). La prima (e unica) volta in cui riuscì a salire sul tetto del mondo fu nel 1998. Giusto 20 anni fa. Il pallone d'oro in carica, un certo Ronaldo, giocava in Italia ma fallì l'appuntamento più importante in maniera clamorosa e fragorosa in finale. Gli successe un certo Zinedine Zidane (anche lui giocava in Italia) che di lì a poco approderà al Real. Proprio quel tale in estate ha abbandonato il Real (ma da allenatore) ed un altro Ronaldo, anche lui pallone d'oro in carica, è approdato in Italia. Corsi e ricorsi storici che fanno uscire di testa. Ah, il capitano di quella Francia campione del mondo si chiamava Didier Deschamps. 
Però ci hanno raccontato che quest'anno "football is coming home"  e quindi alziamo le mani e aspettiamo anche di fronte alla kabala, mai dire mai, nell'anno della Brexit forse gli inglesi smetteranno di essere europei per diventare cittadini del mondo.

lunedì 9 luglio 2018

FIRST TEAM JUVENTUS - Stagione 2 (2018)

La prima parte di "First Team Juventus", docu-serie a firma Netflix sulla stagione 2017-18 della Juve, si era chiusa con mille interrogativi. Come andrà a finire? Vuoi vedere che proprio ora che Netflix fa un documentario sulla Juve va a finire che non si vince nulla? E se lo scudetto lo vincesse il Napoli? Faremo una figuraccia in champions? L'effetto boomerang insomma era dietro l'angolo. Quasi come se tutto si fosse chiuso con uno di quei classici cliffhanger che separano una stagione di una serie tv dall'altra, le prime 3 puntate ci avevano lasciato con un misto di timore, curiosità e attesa. Come è finita poi? Beh, penso che lo saprete già benissimo e queste ulteriori 3 puntate documentano ottimamente gli ultimi esaltanti mesi dei bianconeri (cultimati con il settimo storico scudetto consecutivo e la quarta coppa italia di seguito), conditi anche da qualche delusione cocente e da qualche incidente di percorso inatteso.

domenica 8 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Quarti di finale ( #SVE v #ING #RUS v #CRO) - God save the teen

Svezia-Inghilterra 0-2
E alla fine anche loro ci salutano, i simpaticissimi svedesi che tanto ci hanno dato in questi mesi e che hanno regalato a Ventura e company un sogno in questi mondiali sono andati a casa. Li ha traditi la testa: oltre a non essere scesi in campo a livello psicologico perdono proprio grazie a due incornate inglesi, quasi paradossale. Finora la loro tattica era stata: andare in vantaggio e difendere catenacciando, svanita quella possibilità non hanno avuto più scampo.
I Leoni stavolta hanno fatto a meno del Kane e hanno colpito con l'insospettabile J(Harry) Maguire e Delle Alpi. L'Inghilterra torna in semifinale dopo ben 28 anni anche grazie alle parate di tal Pick Ford (non sappiamo se "raccoglie" le Ford ma di sicuro di palloni ne prende tanti), laddove in passato erano stati proprio gli eroi tra i pali a tradire i britannici. Una nazionale che stupisce sempre di più: una volta che non si parla di loro come favoriti (partiti col ruolo di outsider perchè troppo Young) vuoi vedere che centrano l'impresa? Per favore però, basta con questa storia del "football is coming home", perchè "home is where the heart is".

Russia-Croazia  2-2 (3-4)
E torna a casa anche la Russia. Anzi no, a casa ci sono già, restano e guardano gli altri giocarsi i mondiali. Ma hanno fatto già quasi un'impresa, sfiorare le semifinali non è stata cosa da poco. Stavolta nulla hanno potuto le parate di A Chi Nfeiev? contro una Croazia spietata dal dischetto (ottavi e quarti vinti alla "lotteria"). Non hanno mollato per 120 minuti e hanno ripreso i croati proprio sul gong grazie a Mario Fernandes (classico cognome russo) ma proprio lui dagli 11 metri ha fallito uno dei rigori decisivi (l'altro è stato sMOLLOv). 
Livin' la VIDA loca. Ora però i croati avranno di fronte l'Inghilterra, vedremo di che pasta sono fatti, inglesi che proprio a questi mondiali hanno sfatato dopo millenni il tabù rigori.