martedì 19 giugno 2018

#RUSSIA2018 - GIORNATA 5 - Rock you like a Harry Kane

La quinta giornata dei mondiali ha visto affrontarsi 2 delle nazionali più odiate negli ultimi anni dai tifosi azzurri, un Belgio che in scioltezza liquida una debuttante modesta e un Inghilterra che, a sorpresa, per una volta non delude (paradossale visto che tutte le altre big hanno steccato o quasi)

1) Here comes the story of the Harry Kane, The man the authorities came to blame...
La solita Inghilterra, quella che parte bene per poi perdersi in un bicchiere d'acqua ed implodere su se stessa puntualmente, è un po' la stessa che aveva approcciato anche questi mondiali: tanti giovani pompatissimi dai media, grandi aspettative, tanto gioco, poco sostanza. Pure ieri ha rischiato di raccogliere solo un punto dopo una partita dominata ma proprio sul gong arriva lui, Harry Kane, con un goal di opportunismo simile a quello che stava per segnare contro la Juve in champions. Sta cosa dell'uragano comincia a stufare però sicuramente è uno di quei calciatori che potrebbero essere i protagonisti assoluti del torneo. Harry saved The Queen


2) I "Moscherini"
Non si sa se Mosca è piena di mosche, ma una cosa è certa: Volgograd è di sicuro la città ufficiale dei moscerini. Un'infestazione in grande stile tanto che i calciatori anzichè fronteggiarsi fra di loro hanno dovuto far fonte comune per battere un nemico molto più fastidioso e tenace. Ecco allora una sfilza di giocatori che mentre camminano o corrono prendono a schiaffeggiarsi da soli come colti da una strana sindrome, servizi interrotti, giornalisti e tifosi costretti nel caldo e nell'aria resa irrespirabile dalle massicce dosi di insetticida nell'aria, isterie di massa, cani e gatti che vivono insieme...no forse ho un po' esagerato. L'effetto è stato comunque surreale.


3) Il passo del Granqvist
Se chiedi a qualche tifoso italiano quale è stata la più grossa delusione legata ai mondiali è probabile che la metà (quella più giovane) ti risponderà "l'eliminazione contro la Svezia". L'altrà metà quasi sicuramente risponderà "la vergogna di Italia-Corea". Beh, manco a farlo apposta ieri si sono sfidate proprio queste due nazionali a noi "indigeste" e vedendole giocare non si può far altro che rosicare: i lungagnoni svedesi bravi solo nei classici lanci lunghi quasi come se facessero un altro sport, i coreani bravi solo a...a...non mi viene niente. Sono forse tra le peggiori compagini di questo mondiale e infatti perfino gli svedesoni in giallo al confronto parevano il Brasile (e sono senza Ibra). Vincono però solo su rigore e con goal di uno dei tanti passati dalla provincia italiana senza lasciare il segno, Granqvist. Da pelle d'oca (non di piacere).
 

4)(W)oo-doo Child
A guardarlo sembra un ragazzino uscito da quegli anime basati sul calcio alla Holly e Benji, ma tal Cho Hyun-Woo di anni ne ha 27 e in fondo non è proprio una ciofeca, anzi fa più di una parata importante. E dire che in teoria sarebbe il secondo/terzo nelle gerarchie.
 

5) "A Panam(a), a Panam(a) tra Gomez e Godoy sont tutt scars..."
Per loro era già un sogno partecipare, basta vedere come festeggiano i loro supporter dopo il primo tempo finito 0-0 (si erano schierati con un offensivissimo 4-5-1 per poter riuscire a salvare la baracca). Peccato per i panamensi che le partite durino 90 minuti e un Belgio svogliato vince comunque nella ripresa senza affaticarsi troppo. Nei secondi 45 minuti Mer(d)ens e LuKaku scaricano in tutta tranquillità e tirano lo sciacquone. Per farsela addosso ci vuole ben altro.

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