domenica 22 luglio 2018

Santa Clarita Diet - seconda stagione [Serie Tv 2018]

La dieta "drastica" a base di carne umana propinataci quasi un anno e mezzo fa da Netflix si rivelò efficace: di facile attuazione, di breve durata, con spunti frizzanti. Alla fine restava solo qualche chiletto in eccesso da smaltire (trama orizzontale troppo esile e parte "adolescenziale" poco interessante) ma tutto sommato si rivelò qualcosa che meritava sicuramente una riproposizione. A distanza di circa un anno (la seconda stagione è uscita a fine marzo) è arrivata quindi la seconda stagione di Santa Clarita Diet. Il risultato? All'altezza di quello di un anno fa, anzi perfino superiore: la serie non solo assume una sua maggiore coerenza ma riesce a limare quei difetti che le impedivano di aspirare a diventare un cult. 

domenica 15 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Finali #BEL v #ING #FRA v #CRO - Il cielo è bleu sopra il Cremlino

Belgio-Inghilterra 2-0
E' mai fregato qualcosa a qualcuno della finale per il terzo e quarto posto? Poteva essere qualcosa di diverso stavolta? Ovviamente no, di Belgio-Inghilterra ce ne fregava quanto poteva fregarcene di scoprire quanti capelli hanno in testa precisamente Witsel e Fellaini. Zero...o meglio tantissimi, è di saperlo che ci fregava zero. Comunque partita senza storia, stradominata dai belgi, che gli inglesi nel frattempo stavano già "going home" e li hanno dovuti richiamare in fretta e furia prima che prendessero l'aereo. Gli Albionici già nel girone si fecero battere (ancora tu, ma non dovevamo rivederci più?) dai cavoletti e lo rifanno, lì gli interessava perdere per finire nella parte più "facile" del tabellone (geniacci), qua perchè sostanzialmente si trattava di una specie di amichevole. Si sa, agli inglesi le partite inutili non piacciono (vedi Italia 90'), preferiscono concentrarsi sulle partite importanti...e perdere pure quelle. Belgi invece vincenti e a(bronz)atissimi, sono già pronti per le vacanze.

Francia-Croazia 4-2
Alla fine era abbastanza prevedibile: il cielo è bleu sopra il Cremlino. Mancavano solo loro, sono arrivati: Italia, Spagna, Germania e ora Francia. La squadra DI Didì Diventa campione del mondo per la seconda volta, a distanza di 20 anni,. Troppo stanca e masochista la Croazia: Perisic e Mandzukic fanno e disfano, disfano e fanno mente la Francia bada a giocare e a segnare. C'è spazio un po' per tutte le stelle: Grizmann, Pogba, Mbappè...si divertono i formaggesi. Neppure una papera clamorosa del capitano Lloris riesce a rovinare la festa (bagnata) finale. Macron abbraccia tutti, Didier rincuora tuttti, Pogba irride tutti, i formaggi multietnici, multirazziali e multistrato un po' odiati da tutti alla vigilia (un po' a torto) si sono dimostrati i più forti di tutti, al di là dei soliti discorsi sulle gatte di Deschamps (si dice che abbia sedere ma, a parte un biscottino, le sue partite le ha vinte tutte e nei '90 minuti a differenza di altri). Due anni fa furono polli più che galli, stavolta si prendono una grossa rivincita dimostrandosi la più solida tra le big degli ultimi anni. Finiscono così questi mondiali russi, per certi versi sorprendenti, per altri scontati (tra le tante outsider trionfa invece una delle favorite), domani è un altro giorno, si tornerà a parlare di un calcio più consono a noi, fatto di polemiche, illazioni, frecciate, voli pindarici. Nel frattempo proprio mentre la Francia vinceva il mondiale un volo atterrava a Torino consegnandoci, chi lo sa, una rinascita del calcio italiano.

giovedì 12 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Semifinale #ING v #CRO - England is going home

Croazia-Inghilterra 2-1 (dts)
Non è il football a tornare a casa ma l'Inghilterra. Sembrava tutto apparecchiato per la bella favola di albione: la tavola imbandita e preparata con cura con cibi belli pesanti (si consumava un po' di Tripp(ier) fin dai primi minuti) ma alla fine il tutto finiva per restargli sullo stomaco, troppi goal mangiati. Gli altri invece digerivano alla grande e arrivati alla frutta avevano ancora fame, dopo Peri(sic) non sazi rispondevano "ancora ancora, tanto io Mangio Kitsch". 
Interista e juventino, per una volta amici sul campo, si mangiavano in un boccone i 3 leoni mentre loro erano ancora intenti a scacciare le formiche che gli avevano rovinato il picnic (per la Croazia è la prima storica finale della sua, breve, storia). 
52 anni di attesa e continueranno ad aumentare: forse alla fine la giovane età e l'inesperienza di molti ha pesato, laddove i croati avevano tra le loro fila parecchi giocatori navigati ed esperti.

Il difetto principale delle squadre inglesi (e di conseguenza della loro nazionale) è quello di avere  sempre poca benzina nel serbatoio e partire a 1000: dopo i primi minuti hai l'impressione che dilagheranno senza tanti problemi e poi invece sul più bello sbandano, cominciano a camminare in campo ("You'll never walk alone", non camminerai mai da solo, ma comunque da solo o accompagnato finirai per camminare piuttosto che correre) e si fermano. Stavolta proprio quando sembrano ricominciare a riacquistare qualche energia vanno sotto, ai supplementari. La Croazia invece acquista il morbo del Portogallo e va in finale senza vincere nemmeno una partita nei 90 minuti tra ottavi di finale, quarti e semifinale. Un bel bottino. In finale se la vedranno con i formaggesi che quando partono favoriti di solito steccano. Vedremo se, dopo gli europei di 2 anni fa, riusciranno a suicidarsi contro una outsider o se trionferanno come nel 1998, quando eliminarono proprio i croati in semifinale (loro miglior risultato fin a ieri).

mercoledì 11 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Semifinale #FRA v #BEL - Niente da dichiarare

Francia-Belgio 1-0
Mentre il resto del mondo era intento a parlare del colpo del secolo, il vero evento della serata di ieri che ha oscurato tutto e tutti (la presentazione di Asamoah all'inter?), in Russia si sfidavano a singolar tenzone (per una partitina da poco, una semifinale mondiale) i cuginetti belgi e franzosi. Ci si aspettava un match più scoppiettante e combattuto, anche a livello nervoso, e invece si è rivelata una partita banale con la Francia alla quale il Belgio lascia Umtiti(no) e loro si prendono tutta la mano. Fellaini torna quello che ben conosciamo e infatti è proprio lui a perdersi il calciatore francocamerunense nell'occasione del goal. Da quel momento i formaggi difendono il confine badando a non prenderle (e a perdere tempo con qualche classica sceneggiata di Mbappè, Neymar rassegnati) e i Belgi nonostante qualche Hazard di più rispetto a prima non sfondano mai. Ci si aspettava insomma una scoppiettante commedia degli equivoci e invece abbiamo avuto un film classico e anche leggermente noioso.

La Francia così si candida a seria pretendente al titolo di campione del mondo (dopo Italia, Spagna e Germania mancano solo loro all'appello). La prima (e unica) volta in cui riuscì a salire sul tetto del mondo fu nel 1998. Giusto 20 anni fa. Il pallone d'oro in carica, un certo Ronaldo, giocava in Italia ma fallì l'appuntamento più importante in maniera clamorosa e fragorosa in finale. Gli successe un certo Zinedine Zidane (anche lui giocava in Italia) che di lì a poco approderà al Real. Proprio quel tale in estate ha abbandonato il Real (ma da allenatore) ed un altro Ronaldo, anche lui pallone d'oro in carica, è approdato in Italia. Corsi e ricorsi storici che fanno uscire di testa. Ah, il capitano di quella Francia campione del mondo si chiamava Didier Deschamps. 
Però ci hanno raccontato che quest'anno "football is coming home"  e quindi alziamo le mani e aspettiamo anche di fronte alla kabala, mai dire mai, nell'anno della Brexit forse gli inglesi smetteranno di essere europei per diventare cittadini del mondo.

lunedì 9 luglio 2018

FIRST TEAM JUVENTUS - Stagione 2 (2018)

La prima parte di "First Team Juventus", docu-serie a firma Netflix sulla stagione 2017-18 della Juve, si era chiusa con mille interrogativi. Come andrà a finire? Vuoi vedere che proprio ora che Netflix fa un documentario sulla Juve va a finire che non si vince nulla? E se lo scudetto lo vincesse il Napoli? Faremo una figuraccia in champions? L'effetto boomerang insomma era dietro l'angolo. Quasi come se tutto si fosse chiuso con uno di quei classici cliffhanger che separano una stagione di una serie tv dall'altra, le prime 3 puntate ci avevano lasciato con un misto di timore, curiosità e attesa. Come è finita poi? Beh, penso che lo saprete già benissimo e queste ulteriori 3 puntate documentano ottimamente gli ultimi esaltanti mesi dei bianconeri (cultimati con il settimo storico scudetto consecutivo e la quarta coppa italia di seguito), conditi anche da qualche delusione cocente e da qualche incidente di percorso inatteso.

domenica 8 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Quarti di finale ( #SVE v #ING #RUS v #CRO) - God save the teen

Svezia-Inghilterra 0-2
E alla fine anche loro ci salutano, i simpaticissimi svedesi che tanto ci hanno dato in questi mesi e che hanno regalato a Ventura e company un sogno in questi mondiali sono andati a casa. Li ha traditi la testa: oltre a non essere scesi in campo a livello psicologico perdono proprio grazie a due incornate inglesi, quasi paradossale. Finora la loro tattica era stata: andare in vantaggio e difendere catenacciando, svanita quella possibilità non hanno avuto più scampo.
I Leoni stavolta hanno fatto a meno del Kane e hanno colpito con l'insospettabile J(Harry) Maguire e Delle Alpi. L'Inghilterra torna in semifinale dopo ben 28 anni anche grazie alle parate di tal Pick Ford (non sappiamo se "raccoglie" le Ford ma di sicuro di palloni ne prende tanti), laddove in passato erano stati proprio gli eroi tra i pali a tradire i britannici. Una nazionale che stupisce sempre di più: una volta che non si parla di loro come favoriti (partiti col ruolo di outsider perchè troppo Young) vuoi vedere che centrano l'impresa? Per favore però, basta con questa storia del "football is coming home", perchè "home is where the heart is".

Russia-Croazia  2-2 (3-4)
E torna a casa anche la Russia. Anzi no, a casa ci sono già, restano e guardano gli altri giocarsi i mondiali. Ma hanno fatto già quasi un'impresa, sfiorare le semifinali non è stata cosa da poco. Stavolta nulla hanno potuto le parate di A Chi Nfeiev? contro una Croazia spietata dal dischetto (ottavi e quarti vinti alla "lotteria"). Non hanno mollato per 120 minuti e hanno ripreso i croati proprio sul gong grazie a Mario Fernandes (classico cognome russo) ma proprio lui dagli 11 metri ha fallito uno dei rigori decisivi (l'altro è stato sMOLLOv). 
Livin' la VIDA loca. Ora però i croati avranno di fronte l'Inghilterra, vedremo di che pasta sono fatti, inglesi che proprio a questi mondiali hanno sfatato dopo millenni il tabù rigori.


sabato 7 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Quarti di finale ( #URU v #FRA #BRA v #BEL) - Un Euromondiale

Uruguay-Francia 0-2
Allez allez le bleus. E' dall'inizio di questo mondiale che i galletti sembra vincano le partite quasi senza sforzarsi, per inerzia, magari con aiuti degli avversari o con qualche aiuto della fortuna. Come se avversari e fato volessero risarcirli degli europei persi in casa 2 anni prima, mettiamoci pure che tutte le big hanno deciso di sucidarsi... L'Uruguay big non lo è mai stata e lo dimostra il fatto che probabilmente produca più della Francia come occasioni ma concretizzi pochissimo. No calci da fermo no party. E allora pure senza giocate clamorose alla Francia bastano "quei due (goal) sopra il Varane",  con la seconda rete gentilisimo omaggio di Galbusera (le sue mani sul tiro di Grizzlyman si piegano come un grissino, come nemmeno un Karius in serata di grazia). L'Uruguay invece senza Cavani non vede la porta, con Suarez che pare più intento ad adocchiare qualcosa da azzannare che a giocare e i suoi compagni che in fondo sembrano non crederci mai. Si, ad un certo punto ci regalano la classica rissa al settantesimo come è loro consuetudine, ma si vede che pure quella è fatta con poca convinzione (Mbappè lascia il campo immacolato). In altri tempi si sarebbero visti morsi e gomitate ma non stavolta, Urubye.


Brasile-Belgio 1-2
"Can you hear the drums Fernandinho/I remember long ago another starry night like this/In the firelight Fernandinho..."  
In quelli che sono i mondiali delle delusioni (tra le big) non poteva mancare all'appello il Brasile. Sembrava una pura formalità battere un Belgio che in fondo aveva eliminato il Giappone più per caso che altro, con una difesa indecente. Ci voleva un miracolo o un qualcosa di irreale e magico perchè accadesse qualcosa di diverso. E invece "Ala(Kazan)": saremo costretti a vedere Neymar simulare solo in qualche video fatto sulle spiagge brasiliane durante le vacanze. Che tristezza. Anche lui a casa come Messi, come Ronaldo, di questo suo mondiale ci resteranno soltanto le proteste ed i tuffi (ora potrà allenarsi quanto vuole). Il fenomeno ieri sera l'ha fatto De Bruyne, in un Belgio Bello nel primo tempo e roccioso nella ripresa, quando nel finale si è difeso come poteva riuscendo a difendersi dalla rimonta (alla fine solo parziale  ) dei verdeoro. Nemmeno l'ingresso di Costa (apparso comunque in ottima forma) è servito a nulla. Mondiale sempre più europeo e ormai siamo alla quarta edizione consecutiva nella quale le sudamericane devono guardare il vecchio continente sul tetto del mondo. Il Belgio sfiderà in semifinale i cugini/nemici francesi in un match che si preannuncia come un revival del film "Niente da dichiarare?"

mercoledì 4 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Ottavi di finale ( #SVE v #SVI #COL v #ING) - Break the curse

Svezia-Svizzera 1-0
Continua la marcia dei lungagnoni svedesi, un cammino incredibile e insperato fino a qualche mese fa e nel frattempo (S)Ventura gongola probabilmente credendo di aver ceduto il passo ad una specie di Brasile europeo (la maglia gli somiglia no?). Solo che questi gialli qua di tecnica ne hanno pochissima e di tattica sanno solo i fondamentali (lanci lunghi, spizzate, ponti...). Vincono insomma con la classica partita alla svedese: 1-0 e poi difesa del risultato ad oltranza. pure la Svizzera deve inchinarsi, non certo uno squadrone ma molto più tenica degli scandinavi (possesso palla schiacciante). La Svizzera le prova tutte, ma quando parte l'Embolo c'è sempre uno svedese che risana la situazione. La rete di 4Sberg viene difesa con le unghie e con i denti fino a quando addirittura nel finale ci scappa un rigore che però viene Skominato dal Var (il tocco minimo del giocatore svizzero era fuori area). Vedremo quando e se finirà l'epopea di questa strana squadra in giallo, è finito invece il mondiale degli elvetici che come al solito si confermano nazionale media per eccellenza: poche brutte figure, pochi acuti.

Colombia-Inghilterra 1-1 (4-5 dcr)
Da non crederci, dopo 28 anni, da quei rigori stregati di Italia '90 gli albionici sfatano la maledizione dal dischetto. 1990, 1996 (europei giocati in casa), 1998, 2006, rigori sempre fatali, pure il loro attuale allenatore ci cascò e invece...Mondiali che si confermano sempre più pazzi: pure stavolta gli "inventori del calcio" stavano per rimediare l'ennesima figuraccia mondiale. Al solito Harry Kane aveva infatti risposto in pieno recupero il solito Mina, "ancora ancora ancora" a segno. Dagli 11 metri però si conferma la classica legge che vede trionfare chi sbaglia per primo (Henderson). Il Bacca(no) della Colombia è fatale, gli inglesi sono ancora tra noi, Living and Dier. Ancora non è passata la paura che già si affrettano a rispolverare il classico "football is coming home". Attenti che con questo atteggiamento gli unici ad andare a casa siete stati sempre voi. Ai quarti c'è la Svezia, che di scherzetti ne ha fatti più di uno ultimamente.

martedì 3 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Ottavi di finale ( #BRA v #MES #BEL v #GIA) - Harakiri

Brasile-Messico 2-0
I verdeoro finora si erano dimostrati l'unica big che (a parte un piccolo incidente di percorso) non aveva deluso e si sono confermati tali anche in questi ottavi. In un mondiale nel quale altre nazionali regalano difese ballerine e tiki taka senza costrutto i brasiliani sembrano invece (in barba al loro passato) poco in vena di calcio champagne e più concreti. Il Messico va al massimo e a gonfie vele per 20 minuti, poi comincia a catenacciare e il Brasile prende campo impensierendo sempre di più il portiere centroamericano. Un salvataggio di qua uno di là, Ocio sono minuti preziosi e infatti su un tiro-cross spunta Neymar giusto sulla linea di porta e porta in vantaggio i brasiliani. "Proprio lui, cezzionale" continua a risultare decisivo, sia con le solite sceneggiate da telenovelas brasiliane, sia con le solite giocate di classe: grazie ad una di queste arriva il goal del k.o. Firmato Firmino. A questo punto temiamo davvero che tra i due litiganti (Ronaldo e Messi) il terzo goda e chissà potrebbe arrivare in quel caso pure il pallone d'oro a consacrarne definitivamente lo sbruffonissimo talento.

Belgio-Giappone 3-2
Finalmente è arrivata, la partita che tutti stavamo aspettando, l'atteso match che vedeva sfidarsi Lukaku e Kagawa e puntualmente entrambi hanno tenuto fede al loro nome con le loro prestazioni, lasciando il palcoscenico ad altri.
Non pareva vero ai samurai, a 20 dalla fine erano in vantaggio 2-0 contro un Belgio come al solito vanitoso e raccapricciante dietro, poi nei minuti finali il seppuku. Tutto arriva quasi per caso più che per reale convinzione: all'improvviso Vetonghen colpisce di testa dalla fascia, non ci capisce cosa volesse fare ma la palla decide incredibilmente di prendere un effetto "a pallonetto" e finire in rete. il portiere giapponese si impaurisce, va in bambola, su ogni cross sembra andare a farfalle. Ed è proprio un altro cross a beffare i giapponesi, stavolta su azione da manuale segna Fellaini di parrucca, si esatto, proprio Fellaini e se ti fai segnare pure da lui vuol dire che non sei in serata. Ma tutto sommato i giapponesi sembrano riuscire a tenere almeno il pari per i supplementari, così sembrerebbe, battono pure un corner in pieno recupero. Proprio da quel corner gestito malissimo nasce però il contropiede che regala goal e qualificazione ai belgesi...belgiani...belgi. Il marcatore Chad Li, che scritto staccato pare quasi cinese. Belgio ai quarti contro il Brasile.
I Giapponesi invece finiscono di festeggiare, puliscono tutto e vanno a dormire.

lunedì 2 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Ottavi di finale ( #SPA v #RUS #CRO v #DAN) - Zufolando Il circuito x di rigore

Spagna-Russia 1-1 (3-4 dcr)
Le big in questo strano mondiale continuano a cadere come mosche: ecco quindi che, dopo l'Italia e l'Olanda manco presenti, dopo la Germania, il Portogallo e l'Argentina ci salutano pure i paella boys che cadono a Mosca contro i padroni di casa russi. Hanno giocato come sanno, con il solito possesso palla sterile che ormai non attecchisce più, come un toro che continua a girare in tondo cercando di infilzare il drappo rossso (e qui visto che si parla di sovietici il rosso ci sta) ma che di fatto non arriva mai al dunque. La corazzata Spagna è ormai storia di Hierro: dopo il mondiale vinto nel 2010 hanno collezionato solo magre figure (eliminati nei gironi ai mondiali successivi, fuori contro l'Italia agli ultimi europei, il che è tutto dire, fuori agli ottavi ora...) e di questo passo torneranno ai vecchi fasti di eterna bella incompiuta. La Russia manco si deve sforzare più di tanto, si limita a imitare la Corea che li eliminò nel 2002: catenaccione in attesa di un episodio arbitrale "casalingo" e così è stato (anche se il rigore per i russi ci poteva stare) fino ai rigori fatali agli spagnoli. Per la prima volta nei supplementari ha debuttato il quarto cambio ma alle furie rosse probabilmente non ne sarebbero bastati altri 5.

Croazia-Danimarca 1-1 (3-2 dcr) 
Il "circuito di rigore" continua anche nell'altro match di giornata. La Croazia ce la mette tutta per fare anche lei la fine della altre big, ma non ci riesce, forse perchè ancora big non lo è. Prima si suicida nei minuti iniziali ma rimedia quasi subito, poi si impantana contro una Danimarca inguardabile ma arcigna che riesce a stringere i denti e a mantenere il pari (che qui però non ha il sapore del biscotto ovviamente). Infine pensa bene pure di sbagliare un rigore proprio allo scadere dei due minuti supplementari. Proprio ai rigori però risorge, più per caso che per altro (entrambi bravi i portieri), con rigori battuti malissimo ma che si infilano lo stesso (Modric avrà sudato sicuramente freddo). Dopo aver dominato il girone i croati si sono quasi fermati al primo (piccolo) ostacolo, in teoria avrebbero una corsia preferenziale per la finale ma vedendo l'andamento di questi mondiali non ci stupiremmo se i padroni di casa gli facessero uno scherzetto ai quarti. Smeichelino invece non riesce a dare una soddisfazione a suo padre (ma la prestazione resta ottima), i danesi tutto sommato comunque sono usciti "a testa alta" (frase che piace molto a chi tiene per le squadre che perdono) anche perchè sono tutti alti 7 metri e trentatrè

domenica 1 luglio 2018

#RUSSIA2018 - Ottavi di finale ( #FRA v #ARG #URU v #POR ) - La caduta degli Dei

Francia-Argentina 4-3
Il risultato potrebbe fare pensare ad una specie di partita epica piena di ribaltoni e di incertezza (tipo la mitologica Italia-Germania del 1970), in realtà il copione della gara è stato "Francia che attacca, Argentina che si difende e non si sa come segna". Già dopo i primi minuti sembra che i formaggini possano dilagare: traversa di Grizzlyman, goal sempre suo su rigore (sgroppatona di Frappè) e occasionissima per Frappè. Sei lì lì per cambiare canale perchè pregusti una partita senza storia quando a qualche minuto dalla fine Di Maria si inventa il tiro della domenica...del sabato. Addirittura appena il secondo tempo comincia gli argentini passano in vantaggio: tiro di Messi velleitario che passa per il Mercado (non si capisce quanto la sua deviazione sia volontaria) e finisce nel sacco. Guardi l'esultanza sguaiata di Sa(n)Paoli e, come folgorato sulla via di Kazan, immagini una cavalcata epocale fatta di culaggine e congiunture astrali stile Portogallo agli ultimi europei. Ma è solo un attimo: la Francia non si scompone e pareggia quasi subito (gran goal di Pavard) prendendo poi il largo ancora con Mbappè. Inutile il goal di Aguero nel finale. Mentre tutti sono intenti a trovare il classico salvatore della patria mancato (l'Argentina è scarsa perchè non ha convocato Icardi così come nel 2010 un Italia tra le più scarse della storia avrebbe vinto se avesse convocato Cassano) l'unico che non si trova più è Maradona: inquadrato fino al 2-1 dell'Argentina è poi sparito dai radar. Messi nei radar in questo mondiale invece non c'è mai stato.

Uruguay-Portogallo 2-1
Invece di essere rinfrancato dalla pessima figura del rivale, Ronaldo e la sua nazionale lo imitano. Stavolta sono gli europei a soccombere ai sudamericani, con un Cavani che si prende la scena e Cristiano e company che non CAVAN(o) un ragno dal buco. Per l'occasione l'Uruguay sfoggia addirittura giocate che non prevedono calci piazzati  e anzi sono pure belle a vedersi, basti guardare il primo goal, c'è tutto: cambi di campo, sgroppate, cross, incornata di testa da gran attaccante. Il Portogallo si squote e dopo aver messo alle strette gli uruguaiani riesce a pareggiare dando un po' di Pepe alla partita. Ma Cavani è in serata di grazia e si inventa un goal da cineteca prima di uscire infortunato (saranno uru(guay) senza di lui ai quarti). Ti aspetti la reazione di Ronaldo ma l'unica reazione è quella che gli porta il cartellino giallo. 10 palloni d'oro guarderanno gli ottavi da spettatori e le sorprese non sono finite.