domenica 6 gennaio 2019

La Recensione interattiva di BANDERSNATCH


Sul web non si parla d'altro: Bandersnatch di qua, Bandersnatch di là, oh mio Dio quanto è bello Bandersnatch, quanto e' innovativo, che visionarietà, è qualcosa di mai visto e udito su una tv (o uno smartphone), la quintessenza dell'originalità fatta streaming... Ma cosa e' in realtà' questo Bandersnatch, ennesima creatura partorita da quella fucina di idee altrimenti nota come Black Mirror (come si sa la serie ideata da Charlie Brooker è sempre stata "avanti", una serie che guarda il futuro ma con l'occhio del presente, che mostra scenari terribili e apocalittici eppure a suo modo a noi vicinissimi è tremendamente concreti)? Come si collega alla serie principale? Cosa ha di così straordinario per catalizzare l'attenzione di tutto il mondo?

Bandersnatch è (a volerlo spiegare in 2 parole) una grossa puntata, interattiva e slegata dalle stagioni principali, di Black Mirror, dove gli snodi della trama vengono decisi dall'utente (in questo caso parlare di spettatore è già fuori luogo) con il telecomando (se utilizzate un televisore). Questo è. Tutto qua? Beh, c'è che questo spunto di partenza funge da architrave per una serie di riflessioni sul libero arbitrio e il senso della vita, un continuo giocare con lo spettatore, che viene bombardato da citazioni e riferimenti meta-testuali. Non è un caso quindi che Bandersnatch, oltre ad essere il titolo della puntata in questione, sia anche il titolo di un fantomatico libro dal quale il protagonista (un giovane programmatore degli anni '80) cerca di sviluppare una trasposizione video-ludica. E' proprio questo rapporto tra utente e "gioco"/film che finirà per cambiare di continuo, in modi del tutto inaspettati, fino a farci dubitare delle nostre certezze. Quanto tutto ciò sia più o meno riuscito sta al fruitore deciderlo, stavolta però non con il telecomando ma col proprio cervello. Ognuno interpreterà Bandersnatch come meglio crede, in base ai suoi gusti, alle sue preferenze o in base al percorso che ha scelto di compiere ad ogni bivio della trama. Un mero esercizio di stile? Una trashata pubblicitaria frutto del marketing? Un'opera d'arte? Sta all'utente deciderlo.






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