giovedì 17 gennaio 2019

#SUPERCOPPAITALIANA> #JuventusMilan 1-0 - Cristiano d'Arabia


La Vecchia Signora conquista l’Arabia. In uno stadio in cui le Signore non possono entrare se non accompagnate da un uomo con la barba, La Juve viene accompagnata al successo da un “Cristiano” senza barba, che scaccia il Diavolo e squarcia il velo di una partita (come di consueto) equilibrata e a persino noiosetta, in cui la Juve pur mostrandosi superiore nei numeri al Milan sembra quasi fare il compitino: il minimo necessario per stendere i rossoneri. Ottava Supercoppa della storia, superato proprio il Milan. È la rivincita di Doha, nella finale che (come dice Pjanic su Instagram) "serviva per capire se fossero più forti i campioni d'Italia o quelli che hanno vinto la Coppa Italia".


Cos'è non vi piacciono i miei giochi di parole? Sempre migliori di quelli (praticamente) involontari di Franco Lauro che nel pre-partita gioca col nome Gedda (“gedda un ombra”), si indigna in una specie di comunicato sindacale mascherato come se la RAI non facesse parte di questo “business arabo”, poi esordisce a parlare di calcio dicendo “la VERA BOMBA del giorno è Higuain out per attacco febbrile”. Un comico involontario insomma. Il tutto preceduto da uno Speciale TG1 a conti fatti fuori luogo, messo su quale goffo tentativo di dissociarsi dalla discussa trasferta, dato che ormai mancava soltanto il calcio d'inizio e la tavola era già stata apparecchiata. Insomma prendo i soldi ma poi vado in chiesa a confessarmi, sembra dirci l'Italia, nello sport come in politica.

Non c’è che dire, una RAI in grande spolvero ieri sera, che ora grazie a Giggino Di Maio e i Cinquestelle potrà fregiarsi di un nuovo e imparzialissimo Direttore di Raisport che risponde al nome di Varriale. Da quasi epurato a boss, porterà lo sport della tv pubblica verso nuovi traguardi di pluralismo e oggettività. A quanto pare la lezione di Gedda sull'escludere le "Signore" dallo Sport ha fatto scuola anche in RAI.

E pensare che il peccato originale nasce da un paradosso, cioè che da quando la Juve vince scudetti (e Coppe Italia) a ripetizione, le uniche volte che si è giocato in Italia è stato per l'influenza di Lotito, che ha permesso di giocare la partita nel suo stadio. Della tradizione di giocare in casa della vincente dello scudetto, manco a parlarne, persino se chi vince lo scudetto da quattro anni vince anche la Coppa.

Partita non bellissima, si diceva, per un pubblico da salotto, chi l’ha vista sul divano ha fatto di sicuro più baccano di quelli sugli spalti. Atmosfera surreale peggio di un’amichevole, assoggettata al calcio moderno da esportazione. In campo i giocatori non potevano offrire di più, anche visto le temperature medio-orientali. Cancelo bonus malus, si distingue nel primo e si eclissa nel secondo. Bianconeri in controllo del possesso palla perdono smalto sempre dopo il vantaggio. Tutte cose che abbiamo ripetuto fino alla noia sulla poca cattiveria che ancora ha questa squadra.

Higuain "arabiato", entra nel 2 e sbotta come al solito. Certo che l'aria del Milan piace proprio a pochi, tutti sono sempre pronti a trovare vie di fuga. Primo trofeo per CRJuve, un trofeo che torna ad essere quello che in realtà è, l’ultimo trofeo ufficiale per importanza. Meno male che i rossoneri si consolano con le solite polemiche. Non avrebbero sopportato un altro 4-0 senza pepe come quello di Coppa Italia.

In tutto questo penso sia superfluo ricordare come il calcio sia uno sport che sfugge da ogni logica a cui la polemica, l'indignazione, il complotto piace e produce Speciali TG1. Solo questo può dare ad una finale come quella di ieri un motivo di audience. Perché in quanto a logica utopistica non ne avremo mai. Eppure è facile da capire: Sul Gol-non-gol si è risolto con la gol-line sin dal 2012, con il fuorigioco dallo scorso anno abbiamo la VAR, ma se non si capirà una buona volta e per sempre che per un rigore-si e un rigore-no l'unico che può decidere è l'arbitro e MAI oggettivamente ma sempre dal suo punto di vista soggettivo, possiamo stare pure sino a quando un meteorite non ci colpisce mentre siamo distratti. Perché se un arbitro ha visto, è lì a pochi passi e dice che per lui è rigore, a cosa serve uno strumento nato per supportare un arbitro che invece non ha visto bene? Se tenti di spaccare una gamba a Emre Can e c'è il VAR non puoi passarla liscia (sempre se l'arbitro decide che l'intervento sia da rosso) se invece l'arbitro vede che il rigore non c'è hai voglia a dimenarti sui social e sui giornali!

Ricordando che anche la Juve reclama per due interventi non giudicati come rigore dalla soggettività del VAR e dell'arbitro la memoria torna a quando con la Samp, sul primo rigore dato alla Samp tutti si erano riempiti la bocca con le direttive IFAB che a loro dire avevano cancellato l'involontarietà dei tocchi di mano i area, salvo rimangiarsi tutto quando il rigore l'hanno poi fischiato a noi per un tocco di mano nella stessa partita. Considerando tutto ciò e con Varriale in RAI avremo ormai sempre meno spazio per la logica, perciò non ci tocca che continuare a vincere e alzare Coppe in faccia a tutti questi signori.

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