Dopo sei anni una italiana in semifinale di Europa League e quell'italiana siamo noi, con buona pace dei gufi e dei denigratori, che si fan beffe dell'appello di Prandelli, ma che poi son tutti li, durante i sorteggi, a sperare che le proprie squadre non becchino un girone difficile. Tutta per colpa di quell'antipatico del ranking.