domenica 24 novembre 2024

Milan 0-0 Juventus – 13ª Serie A 24/25 – Senza Muso


In un anno di tempo siamo riusciti ad eliminare alla radice il problema del corto muso, eliminando completamente il muso. Altro che vittoria risicata per uno a zero con gol da fuori area di Locatelli, qui non si fanno di queste allegrate. Gli 0-0 ormai non si contano più, soprattutto nei "sedicenti" big match, che nel frattempo sono diventati low match. Con noi firmi per il pareggio, anche obtorto collo come l'inter, ecco la penna, firma qui. Roma, Napoli e Milan, nord, centro e sud accomunati da uno strano denominatore comune. Volemose, vummece, vulemuse (o come diavolo si dica in milanese) bene. Venitevi a prendere un punto facile facile.

Mai dire gol, la grande bruttezza, ecc. in tutti i modi in cui è stata definita questa partita, sui giornali, sui blog o anche nel più piccolo dei commenti sui social, non ve ne è uno che non sia più interessante, lungo e spettacolare della partita stessa. In fondo, descrivere la noia è persino più divertente della noia stessa. E dire che le premesse c'erano tutte. Arrivati a Milano senza lo straccio di un attaccante, ci siamo subito resi conto che lo 0-0 sarebbe stato il risultato migliore a cui avremmo potuto ambire, il che è un enorme peccato, visto che questo Milan ha dimostrato di avere una pessima difesa. In campo è sceso un inedito della storia del calcio, un 4-6-0 in cui nessuno dei centrocampisti schierati come attaccanti ha finto, anche solo per un istate, di essere un centravanti. Altro che punti di riferimento, ognuno di loro vagava per il campo fuori ruolo, senza la minima idea sul come si faccia a fare l'attaccante. Non dico il gol, quello lo possono fare tutti, anche Perin da centrocampo, ma se nessuno lì davanti non li invita, non prendono parte ad alcuna festa.

Per il resto il nulla cosmico, persino i tuffi del Milan paiono mezzucci per accendere una scintilla, in maniera truffaldina, alla serata. Una partita intera a tuffarsi. Le immagini di Motta che mima l'inequivocabile gesto non erano riproposizioni dalla regia televisiva, no, era lui che lo ripeteva in diretta per tutta la gara. E dire che ci avevano detto che dopo "l'espulsione" di Conceição per simulazione il mondo sarebbe cambiato e ci sarebbe stato persino la pace nel mondo. La solita promessa, quante volte l'abbiamo sentita? Chi ancora ci crede? Peggio del clickbait o del fishing, solo chi è fuori da questo mondo può ancora cascarci. 

Tra le tante storture della serata, c'è il fatto che il primo tiro in porta della squadra di casa arrivi perché l'arbitro si era letteralmente dimenticato di guardare l'orologio. A recupero ampiamente scaduto da un minuto e mezzo e senza che vi sia stato un'ulteriore perdita di tempo. Si vede che Chiffi non ama gli oroscopi (dal greco “hora” e “scopós”, che alla lettera significa ‘colui che guarda l'ora’) o qualcuno, più malizioso, potrebbe optare per colui che guarda se neanche così il Milan riesca a segnare. Ma non eravamo noi quelli senza attacco?

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