Tra le restanti cinque gare della stagione, questa era quella che eravamo chiamati a liquidare più in fretta, mettendo al bando le ciance. Alla fine così è stato, ma senza privarci del momento idiozia della domenica, anzi Yildiozia. Nel corso di questa stagione, col panettone in panchina, abbiamo assistito ad ignobili prestazioni interne contro le ultime della classe. Le scottature prese imponevano prudenza, ma la vittoria sarebbe dovuta arrivare senza se e senza ma. Persino dopo l'idiozia che ci ha lasciati in dieci, un solo secondo prima della fine del primo tempo.
Come col Lecce, avanti due a zero e in dominio totale, non ci siamo fatti mancare il momento thrilling della situazione, stavolta addirittura protraendolo per un tempo intero. Per tutto il secondo, abbiamo convissuto con l'assassino alla porta e con la paura di uscire di casa, foss'anche per un contropiede. Consci del fatto che subire gol in quella situazione avrebbe aperto le porte ad un'inevitabile rimonta. Il nostro merito è stato quello di aver saputo contenere la naturale sfuriata e aver pian piano spento, con le acque del tempo, gli entusiasmi brianzoli. Coi se e coi ma, meglio sia successo col Monza, con un piede e mezzo in B e con l'effetto Berlusconi definitivamente seppellito con le sue ossa. Un errore del genere, compiuto nelle prossime due trasferte potrebbe non lasciarti alcuno scampo.
Un'idiozia che è figlia diretta dell'immaturità. Per tutta la partita infatti, le monache hanno continuato a provocare e spesso simulare. Emblematico il figlio d'ex, Birindelli, incrociato e neppure sfiorato da Cambiaso in area, il quale neppure percepisce la sua esistenza, quando si butta a terra come colpito da una scoppiettata. Addirittura saltando e senza essere ammonito per simulazione. E la memoria corre a quel pomeriggio a Monza, quando a cascarci fu addirittura uno con l'esperienza di Di Maria, espulso dal provocatore professionista Izzo. Insomma, gli anticorpi avremmo dovuto averceli, invece ci siamo cascati di nuovo, non foss'altro per le conseguenze che questa espulsione comporta, per le prossime gare. Yildiz le salterà entrambe.
Salviamo dunque la prestazione del primo tempo e i gol di Nico e Muani, finalmente sbloccatisi, ma nelle prossime due gare anche questo non può bastare. Bisogna capire che a Bologna e a Roma contro la Lazio bisogna dare di più se vogliamo portare a casa la pagnotta. Io continuo a vederla dura, anche perché l'unico obbiettivo dell'inter sembra ormai quello di metterci i bastoni tra le ruote, più che provare a riacciuffare uno scudetto che gli è pian piano scivolato di mano. Tutti raggruppati come in un girone dantesco possiamo benissimamente arrivare quarti come finire ottavi, fuori da tutto. Ecco perché continuo a considerare inappropriate le esultanze che i tifosi juventini hanno dedicato alle vittorie di Bologna e Roma, prima che alle sconfitte nerazzurre. Cercate piuttosto di concentrare i vostri gufaggi per la semifinale di mercoledì. Sennò davvero tutte le altre sconfitte dell'inter non sono altro che nostre stesse sconfitte. Siamo appesi ad un filo e voi ci state ballando sopra.
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