E’ scomparso pochi giorni fa, in sordina così come era scomparso dalla scena musicale progressive rock degli anni ‘70, John Mayhew uno dei primi batteristi dei Genesis (dopo la breve parentesi di John Silver e Chris Stewart). Dopo aver inciso Trespass (1970), secondo album in studio dei Genesis, John fu scaricato dal gruppo che gli preferì Phil Collins. Mayhew, che sempre ha ammesso di essere il meno talentuoso della formazione dell’epoca, si ritirò a vita privata in Australia. La sua collaborazione in Trespass non è però passata inosservata per fan del gruppo, i quali nel corso degli anni gli hanno riconosciuto il merito di aver contribuito in maniera fondamentale al sound di quell’album, che all’epoca della sua incisione poteva vantare soltanto poche copie vendute ma che sino ad oggi è divenuto un cult della loro discografia.
Dopo molti anni di esilio mediatico nel 2006 John Mayhew partecipa al Dusk Day in Umbria, la reunion annuale dei fan dei Genesis in Italia organizzata dalla fanzine Dusk. In questo video, tratto da YouTube, Mayhew appare affabile e disponibile come lo era stato durante tutta la manifestazione in cui rilasciò una memorabile intervista che suonava come un’autobiografia. Dopo questa esperienza Mayhew si vide recapitare un assegno milionario, il frutto delle royalties mai incassate per quell’album che all’epoca pensava fosse solo un’esperienza giovanile infruttuosa, denaro che il povero John non è riuscito a godersi. Il batterista si è spento il 26 Marzo scorso, giusto un giorno prima del suo sessantaduesimo compleanno, ma la notizia è trapelata solo da un paio di giorni fa tra lo stupore dei fan che credevano si trattasse di un brutto pesce d’Aprile. John Mayhew è così il primo membro del gruppo inglese ad abbondonare il palcoscenico della vita, anche se continuerà per sempre a risuonare nell’ossessivo ritmo di The Knife o nel carezzevole Visions of angels.
Goodbye John !
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