sabato 26 febbraio 2022

#SerieA 27ª - #EmpoliJuventus 2-3 - San Dusan


La differenza tra la partita d’andata e quella di ritorno (al netto delle occasioni) ha un solo nome e si chiama Dusan Vlahovic. L’importanza di avere un freddo cecchino sotto porta si è sentita tutta, soprattutto in partite come questa, in cui prendi due gol del genere e per vincere quasi non te ne bastano tre, contro l’Empoli... e ho detto Empoli. Trovo assurdo che si debba soffrire anche contro la rappresentativa dei ferrovieri o quella dei metalmeccanici, anche dopo un doppio vantaggio. Pensate che tempi stiamo vivendo. Tempi in cui l’infermeria è più piena della panchina e sono sempre e solo i migliori quelli che ci vanno.

mercoledì 23 febbraio 2022

#UCL 21/22 ottavi - #VillarealJuventus 1-1 - Ctrl-Ventus

Una squadra irrisolvibile e immutabile, devota al culto del copia e incolla. Ed io con lei, come lei e forse più di lei, che mai in questa mia vita da tifoso sono stato tanto stanco di ripete sempre, pedissequamente, e noiosamente le stesse e identiche cose, ad ogni santa partita. Ctrl-Ventus. Questi siamo. Per caso vi ho parlato del fatto che questa squadra prende il pareggio e si spegne? Sì? E beccatevelo di nuovo, che vi posso fare! Subite un po’ anche voi come subisco io, da qui alla fine di questa nostra agonia. Quasi fossimo all'inferno e non lo sapessimo, condannati a questa strana legge del contrappasso a ripetere partite, critiche e articoli.

sabato 19 febbraio 2022

#SerieA 21/22 26ª – #JuventusTorino 1-1 – Derby dei mediocri

Profondo schifo e ribrezzo per la personalità di questi giocatori. Profondo schifo per questa società di burocrati e passacarte. Gente come Arrivabene che quando li guardi in faccia non sai se incazzarti o vomitare. Per non parlare di un presidente stanco e a fine ciclo. Inutile figura di riferimento ormai sfocata. Profondo schifo per tutti. Non esiste nulla di meglio del quindi posto per questi soggetti.

mercoledì 16 febbraio 2022

L'uomo delle castagne - serie TV (2021)


The Killing mi era piaciuto. Molto. Mai visto l'originale ma il remake in salsa USA l'ho sempre trovato un prodotto decismente riuscito. Bellissime atmosfere, trama intrigante, recitazione di gran livello, è questo in fondo che serve ad un thriller per funzionare.
L'uomo delle castagne, così come The Killing (l'originale danese) è anch'esso opera di Soren Sveistrup ed è anch'esso costruito sulle stesse fondamenta alla base del genere. C'è la scomparsa di una ragazzina, c'è il serial killer misterioso, c'è l'atmosfera nordica, fredda climaticamente ed emotivamente parlando, ci sono le false piste, i misteri, i segreti...
Insomma nulla di nuovo? Quasi. Qua ci sono (come da titolo) le castagne.


"Anche le castagne nel loro piccolo si incazzano"


"L'uomo delle castagne" che da il titolo alla serie è una classica filastrocca danese per bambini ma in questo caso è anche un assassino che, vicino ai corpi mutilati delle sue vittime, si diverte a posizionare piccoli omini costruiti proprio con castagne intagliate. Questi omini però cominciano a comparire pure sulle scene di omicidi e crimini che non dovrebbero aver nulla in comune, alcuni avvenuti anche a distanza di anni. Cosa c'è sotto? In che modo le cose sono collegate? Perché proprio le castagne?
E' quello che dovranno scoprire i due detective assegnati al caso, Thulip ed Hess, i classici opposti che si scontrano, prima, per poi diventare invece molto affiatati.
A differenza dei due protagonisti di The Killing in questo caso però i due, pur arrivando alla fine a trovare un punto di contatto, non hanno lo stesso feeling, o almeno la breve durata della serie (solo 6 puntate) non permette grandi concessioni da quel punto di vista. Anche le vite passate dei due, piene di scheletri nell'armadio, appaiono soltanto sfiorate, accennate, il breve tempo a disposizione permette soltanto di concentrarsi sul caso in se è sul killer di cui sopra.


"Avete trovato un sacco di castagne vicino al carretto di uno che vende caldarroste? La cosa è molto sospetta"


A causa di quanto detto, va da sé che le atmosfere si mantengano per tutto il corso delle sei puntate costantemente cupe, tese, quasi esclusivamente incentrate sulle indagini, prive di momenti più distensivi. Il ritmo allo stesso modo è lento, ma per fortuna non ci si annoia mai grazie alla capacità di imbastire una trama sempre interessante e abbastanza imprevedibile (come un buon giallo che si rispetti il colpevole è individuabile fin dall'inizio ma non ci vengono dati abbastanza elementi necessari per arrivarci). Senza rivelare dettagli sulla trama basti dire che non ci troviamo di fronte ad un qualcosa di sconvolgente o ad un telefilm che fa dei colpi di scena continui la sua cifra stilistica ma ogni rivelazione è sempre centellinata e costruita pezzo dopo pezzo come tessere di un puzzle. Scordatevi insomma le decine di false piste o i cliffhanger clamorosi a fine puntata da telefilm americano, la risoluzione del caso qui è frutto di un flusso costante di rivelazioni che rende le cose sempre più chiare.

A contribuire alla riuscita poi della serie abbiamo anche una fotografia di sicuro effetto e una regia che fa ampio uso di sfocature per sottolineare dettagli importanti del caso. Le ambientazioni nordiche poi da sempre si sposano bene con questo tipo di vicende con risvolti drammatici e psicologici e anche in questo frangente non si fa eccezione.


"Ecco, qui, ferma l'immagine, l'ho trovato finalmente: mi sembra di vedere una castagna proprio su questo castagno"


Certo se cercate l'originalità non è esattamente qui che dovrete attingere, L'uomo delle castagne è un thriller classico che più classico non si può, di quelli da vedere ben consapevoli di tutti quelli che sono gli stilemi del genere, comprese alcune forzature che rendono il serial killer spesso quasi un supereroe al contrario, capace di sfuggire a situazioni senza vie d'uscita grazie ad alcuni deus ex machina. Nulla che dia fastidio eccessivo comunque.
Se invece siete alla ricerca di una buona trama, un mistero da dipanare e dal quale lasciarsi avvincere, come se si stesse leggendo un romanzo giallo mentre si sorseggia una bevanda calda, è sicuramente una buona scelta.

PRO

- Belle atmosfere tipiche da giallo nordico
- Trama interessante
- L'idea degli omini di castagne è intrigante

CONTRO

- Thriller molto classico, forse troppo
- In sole 6 puntate c'è poco margine per caratterizzare meglio i protagonisti
- Alcuni deus ex machina nella puntata finale.

Voto 7,5

lunedì 14 febbraio 2022

#SerieA 21/22 25ª - #AtalantaJuventus 1-1 - l’arte di rimettere su le cose con lo scotch


Riacciuffiamo per i capelli una gara che potevamo e dovevamo vincere senza se e senza ma. Un altro scontro diretto buttato. L’ennesima occasione perduta. L’ultimo regalo fatto ad una avversaria per il quarto posto. Un quarto posto ormai sempre più lontano, anche se non ancora nei numeri e nei fatti, idealmente irraggiungibile. Come può continuare a sperare, infatti, chi per un anno intero non è riuscita a vincere uno schifo di scontro diretto? Qualsiasi giro di parole è inutile di fronte ai fatti.

venerdì 11 febbraio 2022

#CoppaItalia Quarti - #JuventusSassuolo 2-1 - Dulcis in fundo


Una piccola vendetta bianconera si abbatte sul Sassuolo, dopo la famosa sconfitta interna nella gara di campionato, in quello sciagurato finale da “spaccatelevisore” che ci ha fatto non poco incazzare. Ecco che vincere sul finale di questa gara, in questo modo, sa di rivalsa e goduria. Ma questa è stata una gara dai due volti, che ha detto molto di più di questo e che non può limitarsi solo al suo epilogo, come molti vorrebbero che fosse e come a noi stessi alla fine sta bene.

lunedì 7 febbraio 2022

#SerieA 21/22 24ª - #JuventusVerona 2-0 - Le nebbie si diradano


Doppio esordio col botto quello di ieri per Vlahovic e Zakaria, qualcosa che non si vedeva dai tempi di quello Juve-Parma 4-1, nel pomeriggio della prima partita ufficiale allo Stadium, in cui andarono in gol sia Lichsteiner che Vidal, alla loro prima uscita in bianconero. E speriamo sia un segno.

I neo acquisti di questo mercato di riparazione (mai nome fu tanto azzeccato) si sono presentati ai loro nuovi compagni, e al loro nuovo pubblico, dicendo, nei fatti: lo vedete che non ci voleva poi così tanto? Mentre noi, quasi fossimo in un deserto e i soccorritori ci corressero incontro con due bottigliette d’acqua, accorrevamo ad abbeverarci. Sembrava lo sbarco in Normandia degli Alleati.

sabato 5 febbraio 2022

Locke & Key - seconda stagione (2021)


Non tutte le serie TV devono per forza essere sconvolgenti, originalissime o disturbanti. C'è ne sono alcune che si prefiggono semplicemente lo scopo di risultare godibili, buone per tutti e per tutte le stagioni, senza esagerare in nessun verso ma mantenendo comunque una propria identità ben definita. E' quello che faceva nella sua prima stagione Locke & Key, serie tratta dal fumetto di Joe Hill: una buona idea di partenza (le chiavi magiche) e una buona costruzione della mitologia che ruotava attorno alla stessa (la casa, i demoni, il passaggio nelle caverne che conduce ad un mondo lovecraftiano...). Il cliffhanger finale poi non poteva che lasciare spazio ad un prevedibile (ma di questi tempi non bisognava darlo per scontato) seguito che avrebbe cercato di chiudere il cerchio e avrebbe comunque lasciato gli spettatori con la voglia di continuare a seguire la serie.