martedì 30 agosto 2022

Uncharted - come il videogioco, senza il gioco


C'è una tendenza che sta prendendo sempre più piede: la trasposizione dei videogames sul grande e piccolo schermo (ce ne sono sempre state, ma mai quanto in questi anni). Ma ce n'è un'altra, piuttosto singolare, che sembra ricorrere negli ultimi tempi. I videogames quasi totalmente basati sul gameplay, con una trama scarna o facilmente dimenticabile, finiscono sul grande schermo. Quelli più complessi a livello di trama e possibilitá narrative finiscono invece per diventare serie TV. Pensiamo solo agli attesissimi The Last Of Us o al Fallout di Jonathan Nolan, tacciamo invece sull'ultima trasposizione di Resident Evil arrivata ultimamente su Netflix.

Il grande schermo, si diceva, si affida quasi sempre ai grandi blockbuster videoludici, quelli tutti azione, sparatorie, ritmo serrato, quei videogiochi insomma che danno il meglio dal punto di vista del gameplay, che divertono proprio in quanto videogiochi. Stupisce quindi che come film non funzionino quasi mai? Uncharted è solo uno degli ultimi arrivati e recentemente è giunto sul catalogo Netflix. Cosa fa per smentire le sensazioni di cui parlavo in precedenza? Poco, molto poco.

domenica 28 agosto 2022

#SerieA 22/23 3ª #JuventusRoma 1-1 – il 25, Vota Gioco!


Stanco dei risultati della tua squadra? Degli screenshot dodecaedrici, degli atei del Dio Gioco ma soprattutto di Allegri? Il 25 settembre non votare né destra né sinistra, ma vota Gioco! Per un nuovo miracolo bianconero. Perchè l’opposizione in Italia ha sempre ragione, poiché non puoi dire di aver sbagliato qualcosa se non hai fatto nulla.

Ormai siamo in tema di promesse elettorali. Promesse fatte per conquistare una poltrona. Le nostre sono invece promesse fatte per cacciare qualcuno da una panchina, stando seduti sulla poltrona (di casa). E finché questo premier non verrà spodestato non potremo mai dare la colpa al successivo. Una settimana di dodecaedri screenshottati da una partita durata 90 minuti. Una settimana di preghiere fatte al dio gioco, per vedere  finalmente un bel gioco… e farsi battere dall’antigioco per eccellenza. Se la ride Mou, che ci prende pure per il culo, come da grande politico quale è sempre stato.

venerdì 26 agosto 2022

The Sandman - prima stagione (2022)


Infinite dreams, I can't deny them

Infinity is hard to comprehend

I couldn't hear those screams

Even in my wildest dreams

(Iron Maiden - Infinite Dreams)

Ce ne è voluto di tempo. Ad un certo punto sembrava davvero non fosse possibile trasporre Sandman sul piccolo schermo. Il fumetto di Neil Gaiman (sul personaggio della DC comics) infatti risale alla fine degli anni '80 e nel corso degli anni ha saputo trovare un seguito tra pubblico e critica tale da renderlo tra i fumetti più importanti e celebrati di sempre (lo stesso Stephen King ne è sempre stato un fan). Parliamo infatti di un'opera magniloquente e complessa, che mescola con disinvoltura filosofia, fantasy, misticismo, horror. Si può dire che è tra quei pochissimi fumetti che sono riusciti a superare la barriera dello scetticismo da parte della letteratura (sempre molto snob e restia a considerarli qualcosa di serio) e ad entrare a fare parte di essa. Non la semplice storia di un supereroe o una graphic novel che racconta le evoluzioni di un personaggio ma un insieme di racconti, spunti, riflessioni aventi per protagonisti gli "Eterni" e in particolare uno di questi: Sogno (o Morfeo), il re dei sogni appunto. Sogno costituisce il collante di una serie di storie che hanno per protagonisti umani e personaggi della mitologia, religione, letteratura, spesso tragiche o comunque poche volte dotate di un lieto fine.

Sandman insomma è sempre stato molto più di un semplice fumetto di culto, per molti fumettisti è una specie di vera e propria Bibbia, non stupisce quindi che ci sia stato per tanto tempo il timore di confrontarcisi e provare a portarla ad un tipo di pubblico che magari non ha mai letto un fumetto (oltre che agli esigentissimi fan pronti a distruggerne ogni minima variazione o libera interpretazione). Poi però ecco improvvisamente la leva: Netflix, David S. Goyer e lo stesso Neil Gaiman (nel ruolo di produttore esecutivo) ci consegnano il tanto atteso adattamento in questo 2022. Buco nell'acqua? Capolavoro? Nessuna delle due cose, ma siamo molto più dalle parti della seconda.

martedì 23 agosto 2022

#SerieA 22/23 2ª – #SampdoriaJuventus 0-0 – Impantanati a secco



A Genova si sa che quando piove si rimane impantanati. Ma a questa Juve non è servita neppure una goccia d'acqua per farlo, uscendo a reti bianche da uno stadio dal quale in molti andranno a fare scampagnate, con o senza il sole. Una squadra che non è ancora una squadra e una gestione societaria che finora ha gettato solo fumo negli occhi dei suoi tifosi, con un mercato che non è stato capace di aggiustare un reparto offensivo, rimasto scarso quantitativamente e qualitativamente, e ha anche peggiorato il reparto difensivo.

sabato 20 agosto 2022

Better Call Saul - Sesta stagione (2022)


Doveva essere un semplice spin-off/prequel di Breaking Bad. Una specie di contentino per coloro che erano rimasti traumatizzati dalla fine dell'epopea di Walter White. Perché in fondo Saul Goodman in quel cult di Vince Gilligan sostanzialmente svolgeva il compito di comic relief, colui che irrompeva sulla scena e spostava momentaneamente il telefilm sui binari della commedia. Era l'attimo di leggerezza della serie.
Better Call Saul era quindi destinato ad essere un prodotto minore insomma, troppo legato a doppio filo con la serie madre per raccoglierne il testimone e dire qualcosa di originale, e con un protagonista più "giullare", meno introspettivo, meno cupo, con una trama poi che doveva fare da semplice raccordo ad un piccolo pezzo di storia di Breaking Bad. Oppure no? 
Niente di più sbagliato.
Better Call Saul non solo si è rivelata una serie profonda, sfaccettata, a suo modo innovativa e geniale, che è riuscita non solo a raccogliere l'eredità di un mostro sacro come Breaking Bad ma per alcuni perfino l'ha superato.

martedì 16 agosto 2022

#SerieA 22/23 – 1ª #JuventusSassuolo 3-0 – Partenze intelligenti




Avete presente quelli che durante un esodo di ferragosto decidono saggiamente di partire presto per non restare imbottigliati nel traffico? Ecco… noi invece siamo quelli che partono per ultimi, la sera di ferragosto, magari perchè devono attendere i comodi di qualcun altro (la Lega) e sono costretti a cercare di raggiungere il resto della carovana, che ha già preso i posti migliori. Non certo la condizione ideale. Considerato anche il fatto che gli altri avevano già preso il sole e banchettato sulle spiagge delle neopromosse o in casa contro le provinciali, magari strappando i tre punti proprio all’ultimo secondo, sulle strade che portano al mare. A noi invece toccava affrontare la rognosa Sassuolo, con il rischio di rimanere indietro anche quest'anno.

Aberrazioni di questo calcio moderno, sempre più prono agli arabi, che piazzano improponibili mondiali invernali, a cui per ironia della sorte la nostra nazionale non parteciperà neppure, ma che ci obbligano a iniziare la sera di ferragosto e addirittura per ultimi. Con una squadra ancora in divenire e piena zeppa di infortunati, col mercato ancora aperto tra gente che va e gente che viene.

Manco a dirlo, ecco che la partenza non sembra delle migliori. Gli oscuri presagi parevano palesarsi ancora una volta. In più, pronti via, dobbiamo subito fare i conti con il rigore negatoci più veloce della storia, dopo circa 40 secondi. Un rigore che sarà bellamente dimenticato da tutti, con l’allenatore del Sassuolo che troverà invece da ridire su quello concesso a Vlahovic, netto anche quello. Che tanto è sempre un evergreen lamentarsi a senso unico contro di noi e anche di fronte a rigori solari.

Partiti la sera tardi ma ancora assonnati, dobbiamo ringraziare che Perin è già bello sveglio. In più di una occasione si fa trovare pronto e reattivo. Aggregatosi all’ultimo minuto al posto del collega Szczesny, restato a casa insieme a tutti gli altri infortunati, il secondo portiere fa il primo in tutti i sensi, anche tra gli altri undici in campo, a cui servirebbe proprio una sosta all’autogrill per riprendersi. Ecco l’occasione! Il cooling break. Una piccola pausa rinvigorente che permette ad Allegri di rinfrescare le idee al reparto difensivo. Così, una volta tornati in campo, riusciamo a concedere meno e a ripartire meglio.

Una volta innescato Di Maria, poi, per il Sassuolo è davvero finita. Gol, assist e doppietta mancata di pochi centimetri. Il suo collega Vlahovic gli fa da spalla e da finalizzatore, prendendosi invece lui la doppietta. Manca pero la tripletta, dimostrazione del fatto che ancora una volta ci siamo mangiati troppi gol, spesso anche peccando nel solito ultimo passaggio e scegliendo sempre l’uomo sbagliato con l’altro libero. Col triplo vantaggio e a quindici dalla fine, ci permettiamo anche il lusso di far turnazione mettendo in campo i giovani, come in una amichevole di agosto qualsiasi.

Ma veniamo alle dolenti note. L’uscita dal campo di Di Maria che si tocca la coscia rischia di far apparire questa come una vittoria di Pirro. L’infermeria già zeppa sembra un locale alla moda che continua ad attirare gente. Anche Zakaria è parso indeciso se unirsi o meno alla festa… che sta preparandoci il destino.

Il brutto del calcio d’Agosto è che nel bene e nel male non è ancora calcio, ma che anzi rischia di rovinare quello vero. Prima di pensare ad obbiettivi sideralmente lontani, dobbiamo quindi sperare di arrivarci tutti interi.

venerdì 12 agosto 2022

Il codice da un miliardo di dollari - Miniserie (2021)


Il cinema e la TV ci hanno spesso raccontato storie di uomini di successo: inventori, programmatori, imprenditori partiti dal nulla e diventati simbolo di un'epoca. Persone che grazie ad un'idea innovativa e alla loro visionarietà sono stati capaci di rivoluzionare il mondo. Bill Gates, Steve Jobs, Mark Zukenberg e una schiera di tanti altri, tanto geniali quanto spregiudicati nella loro capacità di immaginare il futuro e poi prenderselo, spesso con qualche scheletro nell'armadio di troppo tenuto a bada. Tra questi naturalmente ricorderete Carsten Schüter e Juri Müller, i famosi inventori di TerraVision. Come? Non sapete chi sono? Massì, quelli che hanno inventato un programma per guardare in tempo reale ogni angolo del mondo vi venga in mente. Cosa? Dite che non sono conosciuti perché in pratica hanno avuto in mente di creare semplicemente qualcosa che già esiste: Google Earth? Esiste appunto, adesso, solo che loro ci avevano pensato nei primi anni '90. Avete presente? Quando i computer erano ancora poco più che dei tostapane, che al massimo potevano contenere poche immagini con una risoluzione oscena per i tempi attuali e l' internet (come lo conosciamo adesso) non era che un'idea folle e apparentemente inapplicabile. Non ci credete? Eppure è accaduto (quasi) davvero.