A Genova si sa che quando piove si rimane impantanati. Ma a questa Juve non è servita neppure una goccia d'acqua per farlo, uscendo a reti bianche da uno stadio dal quale in molti andranno a fare scampagnate, con o senza il sole. Una squadra che non è ancora una squadra e una gestione societaria che finora ha gettato solo fumo negli occhi dei suoi tifosi, con un mercato che non è stato capace di aggiustare un reparto offensivo, rimasto scarso quantitativamente e qualitativamente, e ha anche peggiorato il reparto difensivo.
Il ritardo è lo stesso dello scorso anno se non peggiore (visto che siamo partiti in piena estate) e ancora una volta siamo costretti ad inseguire. Ancora una volta dobbiamo annaspare e muoverci nelle sabbie mobili dell'inconcludenza. Non è troppo presto per dire che la strada presa è già quella sbagliata e che rientrare in carreggiata, di questo passo, richiederà tempo. Il tempo di capire che servono almeno un paio acquisti seri, in attacco e in difesa. Perché se dobbiamo aspettare Pogba, Di Maria, Chiesa... Facciamo prima ad allenarci per il prossimo campionato.
Innanzitutto non si può arrivare alla seconda giornata con una formazione addirittura peggiore di quella dello scorso anno. Tutti si sono leccati i baffi per il mercato, ma già alla seconda (al netto di infortuni e assenze) siamo stati costretti a vedere in campo una formazione da trofeo Birra Moretti. Innanzitutto perché dopo aver perso Dybala e Morata, che lo scorso anno non sono stati certo una macchina da gol, siamo rimasti con un solo attaccante e dobbiamo adattare Kostic fuori ruolo.
Una squadra che, sullo 0-0, nel secondo tempo mette Rovella e Miretti dove vuole andare? Nel momento in cui ci vuole esperienza, tecnica e furbizia, con la Samp che perde tempo e spezzetta il più possibile la partita, la Juve si aggrappa a due giovani e a Kean. Ci rediamo conto che in campo entra ancora Kean? Uno che l'anno scorso è stato mandato a quel paese in tutte le salse ma che questa società non ha ancora mandato via a calci. Come non è stata capace di sbolognare gente come Rabiot o Rugani.
Una squadra che è cambiata per rimanere uguale. In cui il capro espiatorio Allegri non ha le palle di dimettersi e mandare a fare in culo Nedved e Arrivabene. L'unico che aveva fatto vedere un po' di luce è fuori per infortunio. L'altro (Pogba) non l'abbiamo ancora visto e chissà quando lo vedremo e per quanto tempo. Siamo una squadra che è ancora abissalmente priva di una indentità e di volonta da grande. Una squadra che è ancora sdraiata sulla spiaggia.
Se non vinci contro la Sampdoria di Giampaolo cosa vuoi fare con la Roma alla prossima? Se non vinci contro questa Sampdoria la tua strada sarà di sicuro in salita.
Basta ho già detto troppo!
Nessun commento:
Posta un commento