Prima dell'avvento di Rocksteady e della sua saga dedicata al pipistrellaccio di Gotham, i tie-in a tema supereroistico erano sempre stati visti in modo un po' sospettoso dai videogiocatori e non a torto. A parte rare eccezioni, comunque non assimilabili a capolavori (una avente per protagonista proprio l'Uomo Ragno), i videogames dedicati ai supereroi erano sempre state mere commercialate, operazioni rubasoldi, insulti alle opere originali (tipo l'infame Superman 64 o i Batman tratti dai film di Tim Burton). Poi la luce fu: la saga di Rocksteady dimostrò che, non solo si poteva sfornare un videogame su un supereroe, ma si poteva produrre un capolavoro. E quando esce un capolavoro la cosa più naturale che possano fare quelli che vengono dopo (se vogliono andare sul sicuro) è copiare. Non spudoratamente ma in maniera sostanziosa. Prendiamo gli innumerevoli giochi che ad esempio hanno ripreso il sistema di combattimento dei vari Arkham adattandoli ai contesti più disparati (ad esempio il mondo di Mad Max). Ma ad un altro gioco sui supereroi? Nessuno, non in quel modo. Poi arrivano quelli di Insomniac e si dicono "perchè non facciamo un gioco su un supereroe, un free roaming, con il sistema di combattimento Free Flow della serie su Batman, con le missioncine secondarie dove poter affinare la propria tecnica, con i gadget da sbloccare, i villain classici che appaiono in missioni secondarie dedicate, la città riprodotta nei minimi dettagli sotto assedio?" "Ma è Batman Arkham City!" "No, noi lo facciamo su un supereroe Marvel...Spiderman toh" "Eh, in effetti, così cambia tutto, la Marvel ne ha copiati a decine di supereroi alla DC Comics e a nessuno ha fatto ne caldo ne freddo, ora ci devono rompere i maroni per un videogioco che noi copiamo da Rocksteady?