Dopo una prima stagione controversa ma tutto sommato guardabile, "Dal Tramonto all'alba" era chiamata a fare il famoso "salto di qualità", quello step che trasforma una serie tv in un qualcosa di originale e coerente. Purtroppo le cose sono andate piuttosto diversamente.
Se la prima stagione poteva infatti contare sul "traino" di una sceneggiatura ripresa a grandi linee dal film, qui ci si deve affidare ai (pessimi) seguiti e a idee originali, peccato che di idee ce ne siano davvero pochine.
Se la prima stagione poteva infatti contare sul "traino" di una sceneggiatura ripresa a grandi linee dal film, qui ci si deve affidare ai (pessimi) seguiti e a idee originali, peccato che di idee ce ne siano davvero pochine.
In questa seconda stagione abbiamo i fratelli Gecko divisi, ognuno per i fatti propri a fregarsene l'uno dell'altro, fino a quando i loro destini finiranno per scontrarsi di nuovo: c'è infatti una vendetta da compiere contro il temibile Malvado (alias "la versione messicana di George Clooney"). Questa è in buona sostanza il canovaccio attorno al quale assistiamo ad una serie pressochè infinita di tradimenti, voltafaccismi, "colpi di scemo" (Sonja non è quella che dice di essere? Ma davvero? Il nome l'ho letto, altrimenti non me lo sarei assolutamente ricordato), nonsense...