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© 26 settembre 2011 |
A differenza del lavoro precedente (piuttosto travagliato per via di problemi coniugali che hanno influito sulla composizione dei pezzi) qui Hackett torna in uno "studio vero" e la differenza si sente, non come qualità in se dei pezzi, ma come varietà degli stessi e possibilità sonore. Così ho subito acquistato la versione doppia, che oltre all'album standard possiede un cd bonus che contiene altri brani (quasi tutti strumentali) non imprescindibili ma molto interessanti.