La prima stagione di The Witcher non mi era affatto dispiaciuta. Certo aveva i suoi difetti: effetti speciali un po' mediocri, un sviluppo delle vicende un po' confusionario, alcune situazioni decisamente differenti dalle opere da cui era tratto...però sostanzialmente funzionava. Un bel fantasy che stava in una via di mezzo tra quello alla Signore Degli Anelli (elfi, nani, creature tipiche dell'immaginario di quel genere, il bene contro il male) e quello alla Game of Thrones (l'inserimento degli intrighi politici, un'approccio più dark, l'incombere di una minaccia dall'esterno che permea tutta la narrazione). Più vicino al primo che al secondo ma con un approccio decisamente più horror e sanguinolento.
Un ibrido ben riuscito insomma, che per certi versi si rifaceva anche spiccatamente ai videogames dedicati alla serie creata da Andrzej Sapkowski ( e infatti ogni volta che ne vedevi una puntata ti veniva l'istinto di tornare a giocarci).
Un prodotto insomma da "sgrezzare", limando quei difetti, ma che lasciava intravedere buone prospettive per una futura seconda stagione. Ecco, appunto in questa seconda stagione hanno fatto esattamente questo.