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Nella scala epicurea di questa nuova Juve, la strada verso il "piacere durevole" che si intende raggiungere prevede vari step. Prima di poter vincere-e-convincere (alias divertire-la-gente) bisogna che innanzitutto si... vinca, condizione essenziale se ti chiami Juve. Poi che si riesca a non soffrire più di tanto nelle partite, smarcandosi dall'ultimo anno di Allegri ma soprattutto solidificando la fase difensiva. Successivamente serve che i giocatori per prima si... "divertano"... brutta parola, sarebbe meglio dire: che... trovino un'amalgama e un automatismo tale da "trovarsi" tra di loro a memoria senza fare fatica e senza restare in campo come chi non sa cosa fare nell'immediato. Ma mi rendo conto che è più breve dire "divertirsi" o "divertire" come se si fosse ad una manifestazione circense. Infine potrà arrivare il piacere voluttuario del divertire lo spettatore. Quello nostro in primis e di più di quello del circo antiju. Ma, come ci insegna lo stesso Epicuro, per ottenere questo piacere secondario e cinetico non si bisogna sacrificarne uno primario di tale scala.