Gli ottavi di Bologna diventano subito una formalità, sin da quando Da Costa decide di travolgere Calabresi e Bernardeschi è bravo a infilarla in mezzo alle gambe impazzite di un paio di difensori che cercavano di spazzarla via. Siamo al nono minuto e la "rivoluzionaria" Juve di Allegri, senza Benatia per infortunio (con CR7 in panca e con Kean davanti a Douglas Costa e Bernardeschi) è già in vantaggio. La Rai allora pare quei network che negli anni novanta si aggiudicavano i match di Mike Tyson, per vedere poi il suo avversario finire KO dopo pochi minuti. Si aggrappa alla speranza che la squadra di Pippo possa avere una scossa, un moto d'orgoglio, parafrasando Moretti, che ad un certo punto i felsinei (da sempre nella seconda fila tra quelli che ci odiano, non riuscendo ad approdare mai alla prima) dicessero "qualcosa di antiju" in campo. In mancanza di questo cercano di farlo dagli spalti, anche prendendo di mira Kean con qualche buu razzista. Naturalmente in campo non c'è Koulibaly e il Napoli e la TV di stato dopo averlo fatto notare cerca di bilanciare la polemica facendo notare che "da una parte ci sono i buu e dall'altra il coro 'merda' di quando il portiere rinvia", come se fosse la stessa "merda" insomma.