Soffrire sempre e comunque, contro chiunque. Questo ormai è il nostro motto. Anche contro il Cagliari in casa. Bisogna sempre lasciare la porta aperta agli spifferi e ai colpi d’aria, quelli che fanno volar via un cappello chiamato doppio vantaggio, che era da tanto che non indossavamo. Che già è diventato difficile, per non dire impossibile, esultare dopo un gol, per colpa del VAR ex machina, che tutto può sovvertire all’improvviso, andando a ripescare pestoni, o altro, sempre più indietro nel tempo. Tutto questo si traduce in una perenne spada di damocle, appesa sulla nostra testa ad ogni partita fino all’ultimo secondo.