Un giorno qualche chiesa laica riconoscerà al tifoso juventino lo status di martire laico. Una tifoseria ormai condannata a soffrire ad ogni partita e con ogni risultato finale. Nemmeno contro l’ultima in classifica siamo stati capaci di evitare attacchi di cuore. Una squadra che ormai fa della sofferenza la gestione di ogni partita, tanto che la nostra non può essere più chiamata gestione ma resistenza. La ricerca del raddoppio diventa così una montagna da scalare, ogni volta più alta, e più che a calcio sembra si giochi alla roulette russa con gli avversari. Ieri ad esempio ci sono andate bene cose che in altre partite di sono andate storte. Ogni volta infatti dobbiamo affidarci alla capacità del VAR di non sbagliare.