La questione razzismo, soprattutto in America, é una ferita sempre aperta. Non a caso nel corso degli anni si sono sempre piú moltiplicate le pellicole e le serie televisive che trattavano di questo argomento. Documentari, opere di denuncia, biopic, che stavano lí a documentare fatti storici o momenti significativi della nazione. Ma l'horror? Cosa c'entra un genere che storicamente é stato puro intrattenimento con una questione cosí delicata e da prendere con le molle? Non che all'interno del genere non siano mancate opere a modo loro socialmente impegnate e significative (gli zombie di Romero o Essi Vivono di Carpenter per citarne 2 a caso) ma la tematica del razzismo non é quasi mai stata il fulcro. E invece i recenti Get Out e Lovecraft Country, nel suo approccio totalmente differente alla questione (il primo in maniera piú sottile e insinuate, il secondo nella sua piú terrificante incarnazione splatterosa) hanno dimostrato che l'horror poteva essere un veicolo e anzi poteva osare molto di piú data la sua natura, senza paura di scioccare lo spettatore.
Them si inserisce in questo filone di opere scegliendo un approccio che é una via di mezzo. Non ha la grandiosità granguinolesca di Lovecraft Country o i colpi di scena e il terrore misterioso di Get Out. E' una serie TV che si concentra molto di piú sull'immediatezza, sullo scoprire le sue carte in maniera lenta e costante, senza grossi sussulti o ribaltamenti. Non é uno di quegli horror che fanno saltare sulla sedia o mettono angoscia, a tratti sembra di guardare una stagione di American Horror Story, ma senza le eccentricità e l'esagerazione di Murphy e soci.