Violenta, irriverente, folle, esagerata, scorretta...Di parole per definire una serie come The Boys potremmo usarne tante. Perché di telefilm così in televisione ce ne sono davvero pochi. Pochi altri prodotti hanno provato così tanto a sfidare e osare, tanto che Amazon Prime video ha temuto a lungo si potesse andare un po' troppo oltre e qualche preoccupazione ce l'aveva.
The Boys infatti non solo non è la classica serie sui supereroi, ma è quasi una specie di sua nemesi. Dopo averla vista non avrete più la stessa opinione degli uomini e le donne con i superpoteri. E qui non si tratta di simpatici scavezzacollo o indolenti menefreghisti come quelli della Umbrella Academy, qui buona parte dei supereroi sono dei folli totali, dei terroristi fatti e finiti, gente che dietro una facciata da "buono" o da "salvatore" da dare in pasto alla TV (la parte più comica della serie riguarda le loro imprese sullo schermo, nei film o nelle pubblicità, che cozza però totalmente con la loro vera personalità) nasconde spesso una mente disturbata o violenta. Insomma in The Boys sono proprio i supereroi i veri cattivi, la vera minaccia, tanto che potremmo parlare (a parte alcune eccezioni) di SuperAntieroi.
L'esempio principe di questa versione distorta e malata dei personaggi simil Marvel è data da Patriota, il leader dei 7 (i supereroi d'élite, i più importanti del mondo), che in pratica è una specie di Captain America fascista, malato di mente e irascibile, oltre che pieno di problemi e fissazioni che hanno a che fare con la sua infanzia.