Leggendo alcune delle critiche (poche) piovute sulla serie Netflix di (e su) Zerocalcare ti accorgi di quanto possa essere distante il mondo che dipinge nei suoi fumetti Michele Rech (questo il suo vero nome) da certi ambienti. Perchè se ti concentri solo sul fatto che tutto sia sempre recitato in dialetto romano o sulla presunta "depressivitá" della sua comicitá, vuol dire che non fai parte proprio di quel microcosmo e lo hai beccato solo di sfuggita. Ti limiti ad analizzare insomma il contorno, a guardare i bordi, squadrati e pieni di increspature, non riuscendo mai a vedere il disegno per quello che è, ad entrarci in contatto. Differenza di etá, di ambienti culturali, di modi di intendere la vita, o semplici pregiudizi. Magari si tratta di gente che ha costruito la sua figura con l'accetta, senza bisogno di cercare di strappare lungo i bordi, senza nemmeno farci caso a quei bordi. Peccato che l'arte di Zerocalcare si fondi invece proprio su una tragicomica analisi e decostruzione di una specifica generazione e cultura (più che altro nerd). O insomma ne fai parte (o quantomeno riesci anche solo un minimo ad identificartici) o ne sei del tutto tagliato fuori. E' insomma, come si dice, un vero e proprio specchio di quella generazione.
02 gennaio 2022
Strappare Lungo i Bordi - serie TV (2021)
Pubblicato da
Napoleone Wilson
Leggendo alcune delle critiche (poche) piovute sulla serie Netflix di (e su) Zerocalcare ti accorgi di quanto possa essere distante il mondo che dipinge nei suoi fumetti Michele Rech (questo il suo vero nome) da certi ambienti. Perchè se ti concentri solo sul fatto che tutto sia sempre recitato in dialetto romano o sulla presunta "depressivitá" della sua comicitá, vuol dire che non fai parte proprio di quel microcosmo e lo hai beccato solo di sfuggita. Ti limiti ad analizzare insomma il contorno, a guardare i bordi, squadrati e pieni di increspature, non riuscendo mai a vedere il disegno per quello che è, ad entrarci in contatto. Differenza di etá, di ambienti culturali, di modi di intendere la vita, o semplici pregiudizi. Magari si tratta di gente che ha costruito la sua figura con l'accetta, senza bisogno di cercare di strappare lungo i bordi, senza nemmeno farci caso a quei bordi. Peccato che l'arte di Zerocalcare si fondi invece proprio su una tragicomica analisi e decostruzione di una specifica generazione e cultura (più che altro nerd). O insomma ne fai parte (o quantomeno riesci anche solo un minimo ad identificartici) o ne sei del tutto tagliato fuori. E' insomma, come si dice, un vero e proprio specchio di quella generazione.

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