Iniziamo con una battuta. Quando alla vigilia ho letto "Juve-Spal a Piccinini" ho distrattamente pensato: "caspita, Sandrone è passato a Sky...". Naturalmente si trattava dell'arbitro e non del telecronista.
Juve-Spal e uno di quei pomeriggi che parte sonnacchiosi, lenti. Come la Juve degli ultimi tempi. I giocatori in campo parevano avere più sonno di me che per vederli ho dovuto rinunciare alla consueta pennichella pomeridiana. Poi tutto sembra svegliarsi e muoversi nella giusta direzione, ma per farlo ci mette un tempo intero. Come un TIR che arriva da lontano e suona insistentemente la tromba bitonale. Tenuta in piedi dalle prodezze di Berisha, la piccola SPAL alla lunga deve soccombere e lasciarlo passare. Una volta divenuto facile ti accorgi che ti sta pure stretto.