Dopo le atmosfere dark di Daredevil e quelle jazzate di Jessica Jones, con la terza creatura Marvel firmata Netflix (Luke Cage) ci ritroviamo in atmosfere tipicamente black.
Luke Cage è infatti un supereroe di colore che giorno dopo giorno deve scontrarsi con la criminalità di Harlem, tra traffici d'armi, di droga e giovani dal futuro incerto. Lui però non è un uomo come tanti, ma è dotato di una forza sovraumana ed è "a prova di proiettile".
Essendo il terzo supereroe del progetto "The Defenders" purtroppo si notano alcune ripetizioni ed alcune stonature che saltano subito all'occhio. Se infatti Daredevil partiva lentissimo ma era affasciante nel suo raccontarci la nascita del diavolo di Hell's Kitchen (e che comunque beneficiava dell'"effetto novità") e Jessica Jones partiva già in quarta e senza preamboli (è già una supereroina fin dalla prima puntata, si evolve ma di fatto è già consapevole di quello che può fare e del suo nemico), Luke Cage è una via di mezzo. Non è un personaggio che conosciamo per la prima volta (in JJ era tra i protagonisti principali) ed è già un "supereroe" fin dal primo episodio eppure...
Essendo il terzo supereroe del progetto "The Defenders" purtroppo si notano alcune ripetizioni ed alcune stonature che saltano subito all'occhio. Se infatti Daredevil partiva lentissimo ma era affasciante nel suo raccontarci la nascita del diavolo di Hell's Kitchen (e che comunque beneficiava dell'"effetto novità") e Jessica Jones partiva già in quarta e senza preamboli (è già una supereroina fin dalla prima puntata, si evolve ma di fatto è già consapevole di quello che può fare e del suo nemico), Luke Cage è una via di mezzo. Non è un personaggio che conosciamo per la prima volta (in JJ era tra i protagonisti principali) ed è già un "supereroe" fin dal primo episodio eppure...