martedì 13 maggio 2014

Caccia all'uomo premeditata - Dove si firma per il codice etico?

L'onta della sconfitta della Roma ha provocato la prevedibile deflagrazione. Dovevano vincere, dovevano dominare ma non hanno fatto ne l'uno ne l'altro. Il gol di Osvaldo poi è stata la mazzata finale per il loro orgoglio ferito, così gli antijuventini (che ormai sono gemellati e fusi coi romanisti) sono partiti col fuoco di rappresaglia, rispondendo nel solo modo nel quale possono: con l'odio e con le chiacchiere.

Vittima illustre un bersaglio grosso e comodo, Giorgio Chiellini. Grosso perché difensore della nazionale comodo perché giocatore della Juventus e non della Roma (ad esempio). Da ieri in Italia è partita contro di lui l'ennesima campagna di caccia all'uomo (come era già successo in campo), campagna che in un paese civile sarebbe vergognosa ma che da noi pare addirittura doverosa, da parte della stampa di regime.