Ennesimo film sugli zombi? Si, ma con qualche variante davvero interessante. La prima è l’interpretazione inedita nel genere di Brad Pitt, la seconda è la nuova veste di spettacolarità con cui i nuovi zombi si presentano. Sempre più affamati di carne umana, non solo corrono come maratoneti ma si arrampicano e scavalcano muri divenendo un’unica massa informe come un immenso blob di putrefazione, a dispetto dell’antica teoria romeriana che li voleva goffi e lenti per via dei loro muscoli decomposti. Zombi dunque molto più rinforzati e agguerriti, pronti ad affinare le armi per la guerra contro l’umanità. Con tali premesse però, World War Z non poteva essere un film puramente horror, quello che cioè richiede suspense e claustrofobia psicologica, ma, dato anche il richiamo del titolo alla guerra, doveva divenire un action movie. Il risultato è un buon ibrido dei due generi. Non mancano quindi anche scene di interni alla Resident Evil e lotte corpo a corpo.