Oggi parliamo di una serie canadese di fantascienza nella quale un gruppo di viaggiatori, provenienti da un futuro apocalittico e distopico, cerca di impedire la catastrofe agendo nel presente, un presente ancora "sereno" e inconsapevole. No, non stiamo parlando di Continuum, anche se in effetti incipit e alcune "scelte" della serie stessa fanno poco per non rimarcare questa somiglianza. Alla prima puntata non a caso compaiono sullo schermo due facce già note a coloro che hanno seguito la serie di Simon Barry, ma sto Brad Wright (creatore della serie) è solo un un copione, tra l'altro un copione di serie tv quasi discrete ma non eccezionali? No, le cose non stanno proprio così: nonostante le apparenze questo Travelers presenta diverse caratteristiche distintive che ne fanno un prodotto interessante e con una propria identità, a cominciare dalla sua premessa. I viaggiatori infatti non viaggiano materialmente dal futuro al presente ma lo fa solo la loro coscienza: si sostituiscono al loro "ospite" solo nel momento in cui questi "tirano le cuoia".