Un certo Totò diceva "volevo vedere quello stupido dove voleva
arrivare". Ecco Lindelof non è uno stupido, tutt'altro, è bravissimo a
costruire un senso di attesa e di apocalittico nei suoi telefilm ma che
invece di apocalittico ha ben poco, quella sensazione di assistere ad eventi e
dettagli che hanno un significato cosmico e recondito ma che è appunto
solo una sensazione (il 90% saranno azioni compiute da pazzi,
coincidenze, fraintendimenti, cose che semplicemente non hanno senso
ecc.). Scremato un buon 80% di persone che ha bollato la serie
come fuffa ben cucinata e un 15% di persone che ha in Lost e Lindelof il
proprio Messia (e che quindi come un adepto di una setta non interpreta
con spirito critico quanto vede ma si lascia trasportare e quindi adora qualsiasi scena gli si presenti davanti agli occhi) ho sempre
fatto parte di un buon 5% che ha seguito Leftovers trovandolo
piacevole e tutto sommato riuscito ma figlio di un modo di fare telefilm che ha dei limiti, un
eccessivo prendersi troppo sul serio cercando di sembrare molto più di
quello che si è, un mostrare scene nonsense e folli solo per il gusto di destabilizzare lo spettatore o fargli immaginare un "significato più grande". Quindi sostanzialmente si, volevo vedere dove si
voleva andare a parare, consapevole del fatto che i "misteri" (o per meglio
dire l'unico vero grande mistero) non sarebbero stati svelati. Oh, Lindelof ce lo aveva promesso.
Alla fine quindi come è andata? Si è capito insomma che fine hanno fatto sti dipartiti? Si, si è capito, però anche un po' no.