martedì 28 dicembre 2021

Don't Look Up - Adam McKay (2021)


Viviamo in un mondo polarizzato che ci ha trasformato nelle versioni iperradicalizzate di noi stessi. Parliamo di tutto, esprimiamo opinioni su tutto, soprattutto sulle cose che non conosciamo e sulle le quali non abbiamo alcuna competenza (dando per scontato che agli altri freghi qualcosa). Abbiamo trasformato il nostro modo di essere e le nostre convinzioni in un concentrato di ideologie malsane che assorbono le nostre vite e ci spingono a schierarci, sempre e comunque, per paura di sentirci tagliati fuori. Ecco che allora, perfino quando almeno su una cosa unica, immutabile, incontestabile, non potremmo non essere d'accordo, finiamo per schierarci anche in quel caso. Sfidiamo la logica, il buon senso, il benessere comune, la veritá , l'essenza stessa di ciò che siamo e la realtá che è sotto i nostri occhi. Tutto pur di costruirci una nostra personale e consolatoria idea di mondo, inscalfibile da qualunque evidenza contraria.

sabato 25 dicembre 2021

NATALE A 8 BIT - NEStalgia canaglia


La recente ondata revival dedicata agli anni 80 ha contribuito a rinvigorire il mito di quel decennio, mostrandocelo come un'epoca fatta di luci sgargianti, sogni, possibilitá, speranze, desideri che possono realizzarsi...Beh la realtá non era esattamente quella. Chi li ha vissuti, anche solo di sfuggita, sa che si trattava anche di un periodo molto meno "aperto" di quanto si possa pensare, chiuso in certi tradizionalismi e tenuto in piedi da una forma che molto raramente era sostenuta da una vera "sostanza"
Le tanto sbandierate possibilitá insomma poi non erano certo per tutti, anzi, è stata l'epoca nella quale il consumismo e il gusto per l'apparenza hanno accresciuto il divario tra chi aveva più possibilitá (soprattutto economiche) e chi non ne aveva. C'è insomma molto di artefatto in questa visione ultra positiva, pur nella nostalgica enfatizzazione di tutto ciò che ci ricorda la nostra infanzia ed un'epoca per certi versi più "ingenua", meno complicata. Se vogliamo si può dire che sono stati un'epoca più a misura di bambino (il bello era l'immaginare di poter fare di tutto anche se non era possibile, certamente molto meno di adesso). La tecnologia, come la intendiamo oggi, era agli albori, lasciava intravedere infinite opportunitá ma nessuna davvero ancora pienamente compiuta. Immaginare un qualcosa che di fatto ancora non c'è e quel poco che c'è di certo non è per tutti, anzi lo è per pochissimi. Questi sono stati in buona sostanza gli anni '80.

mercoledì 22 dicembre 2021

#SerieA 21/22 19ª – #JuventusCagliari 2-0 – Un Buon Natale



Come piromani che giocano col fuoco. Giocatori d'azzardo che amano il brivido del "raddoppio". Scalatori a cui piace sporgersi dal precipizio per sfidare la forza di gravità. Questi giocatori sono sempre lì lì a giocare con la sorte. Mentre noi poveri tifosi restiamo qui, pantofolai Hobbit che guardano dal divano e soffrono, chiedendoci a che pro, tutti questi rischi corsi e queste avventure, contro avversari che di certo Sauron non sono?

lunedì 20 dicembre 2021

Squid Game - serie TV (2021)


Vi ricordate "Mai Dire Banzai"? Era quel programma satirico della Gialappa's dei primi anni 90, nel quale il trio commentava a modo suo le improbabili imprese dei concorrenti di un gioco televisivo giapponese, alquanto singolare (Takeshi's Castle in originale, all'epoca Takeshi Kitano diciamo che non era esattamente famosissimo qui da noi). Beh, singolare è dire poco, diciamo che le prove nelle quali i partecipanti si cimentavano andavano dal folle, al ridicolo, al grottesco fino al pericolosamente...pericoloso. Una specie di Giochi Senza Frontiere totalmente idiota nel quale ognuno partecipava per se e per vincere un ambito premio in denaro.
Ecco, sostanzialmente, a dispetto di quello che vi diranno in molti (si tende sempre ad esagerare con la presunta originalitá quando si vuole "sponsorizzare" una serie TV che ci è piaciuta) Squid Game è questo: un Mai Dire Banzai coreano dove però se si perde si muore. Tutto qua, più o meno.

domenica 19 dicembre 2021

#SerieA 21/22 18ª – #BolognaJuventus 0-2 – Senza vederla bene l'abbiamo vista meglio.


Sotto le due Torri, non quelle di Mordor e di Gondor ma di Bologna, e nella nebbia, non quella di Silent Hill, la Juve era chiamata ad affrontare la diciottesima giornata, giorno diciotto di dicembre alle ore diciotto. Uno scenario da trama cinematografica. E tutto sommato, non abbiam visto la solita orrorifica orda di orchi. Si, insomma, se dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Max quel che è di Max, si è vista una buona Juve, stavolta. Per quel poco che si è potuto vedere materialmente nella nebbia di Bologna, si intende.
Parafrasando Alfredo in Nuovo Cinema Paradiso, senza vederla bene l'abbiamo vista meglio questa Juve. Quel che contavano erano i tre punti, e tre punti sono stati.

giovedì 16 dicembre 2021

Castle Rock - prima stagione - Serie TV (2018)


Un paio di settimane fa, recensendo The Stand, avevamo parlato di ciò che rende i romanzi di Stephen King diversi da tutti gli altri: in sintesi l'atmosfera. Non le trame in se, comunque spesso di buon livello, ma l'immedesimazione con certi personaggi e il senso di immersione in determinati scenari. The Stand falliva proprio in questo suo scegliere di seguire i presupposti sbagliati (che poi è lo stesso errore fatto dal 90% delle trasposizioni su schermo dei romanzi di Stephen King). Dall'altra parte della barricata abbiamo invece una serie di prodotti cinematografici e televisivi che scelgono l'approccio giusto, che magari pur non risultando capolavori riescono a catturare lo spirito delle opere originali. E poi c'è Castle Rock che...sceglie una terza via.

domenica 12 dicembre 2021

#SerieA 21/22 17ª> #VeneziaJuventus 1-1 – Acqua alta



Lo vedete che ho fatto bene a criticare aspramente questa squadra anche dopo le ultime tre vittorie? Nelle quali, è vero, ha fatto cinque gol senza subirne alcuno ma in cui ha collezionato un centinaio di tiri in porta sprecando l'ira di Dio? Perché basta un Venezia qualsiasi a fermare questo agglomerato sparso di atleti pallonari. Perché quello che è successo a Venezia è alla fine quello che sarebbe potuto succedere a Salerno. Il cruccio è sempre lo stesso è non vedo alcun modo per venirne fuori, con questi uomini. Qui non si tratta di indizi che fanno una prova, qui si tratta di un'orgia di prove che fanno un serial killer. E se alla fine anche Dybala ci abbandona, tornando a stare più in infermeria che sul un campo, allora bisogna solo rassegnarci.

giovedì 9 dicembre 2021

#UCL 21/22 H6> #JuventusMalmo 1-0 – Fra Zar e Faraoni



Terza fiera sul cotto e mangiato sotto porta, con ciliegina finale dopo i titoli di coda. Grazie allo Zar di Russia siamo primi nel girone... per quel che può servire.
Ora sta tutto nella sorte del sorteggio e all'aiutati che il ciel ti aiuta, perché con questo attacco qualunque sorte potrebbe non essere d'aiuto.

lunedì 6 dicembre 2021

#SerieA 21/22 16ª> #JuventusGenoa 2-0 – All you can eat


Per la seconda volta consecutiva devo criticare una squadra che vince due a zero e domina per novanta minuti. E credetemi, non solo non è da me farlo, ma non mi diverte affatto. Aborro trasformarmi in uno dei tanti pagliaccetti che per due visualizzazioni in più su YouTube sfasciano casa e gettano merda su società ed allenatore, per fatti che non c'entrano nulla con le vere colpe che invece questi hanno. Colpe addirittura più serie, che i loro occhi naif non vedono. Sono rimasto a scrivere su un blog per questo motivo. Non mi interessano le visualizzazioni o fare il moderno. Ho pochissimi lettori ma non sono qui per questo. Questi siamo noi di PSR.

sabato 4 dicembre 2021

The Stand - serie TV (2021)


Tra tutti i libri di Stephen King, l'Ombra dello Scorpione (The Stand in originale) è probabilmente quello più complesso e difficilmente assimilabile. E' un romanzo massiccio (nella versione definitiva arriva circa alle 1200 pagine), epico, dal ritmo altalenante ma dalla grande forza descrittiva, che narra di una serie di sopravvissuti ad un'epidemia mortale che ha reso il mondo un deserto post-apocalittico. Ma è anche un fantasy che cita esplicitamente il Signore degli Anelli, un romanzo mistico soprannaturale e un racconto di formazione. Un ipotetico minestrone che invece di confondere avvince, convince, amalgamando tutti questi elementi apparentemente distanti tra loro grazie alla capacitá innata dello scrittore di immergerci nelle atmosfere e di farci appassionare ai personaggi, come di consueto costruiti con cura certosina. Non è insomma la trama (pur se godibilissima) il fulcro del romanzo, ma i personaggi e la loro evoluzione, le loro scelte, il loro schierarsi e battersi per una propria idea di mondo (il titolo originale è emblematico).

Cercare di tirarci fuori una serie TV insomma è opera complessa e soggetta a grossi rischi, soprattutto se scegli di metterci del tuo (ne uscì una trasposizione giá negli anni 90' piuttosto fedele ma anche piuttosto didascalica). Per quale motivo allora recuperare quel romanzo e trasporlo nel 2021? Se ne sentiva davvero il bisogno? Cosa è cambiato dagli anni novanta? Beh, da un paio di anni qualcosina è cambiata, qualcosa che conosciamo molto bene e che ha a che fare perfettamente col romanzo: una pandemia globale che ha cambiato totalmente il mondo come lo conoscevamo. Per fortuna gli effetti non sono stati esattamente gli stessi, ma è indubbio che molte delle intuizioni di King (fosse anche per coincidenza) si siano tristemente avverate. 
Sotto questo aspetto quindi un telefilm su L'ombra dello Scorpione oggi ha perfettamente senso, se non altro ci dá modo di scoprire quella perla, di riscoprirla, di assistere a qualcosa di rimaneggiato ed attualizzato. Peccato che, tolto lo spunto di partenza, sia quasi tutto il resto a non funzionare in questa serie TV, a cominciare dalle sue stesse fondamenta.

mercoledì 1 dicembre 2021

#SerieA 21/22 15ª> #SalernitanaJuventus 0-2 – Compito in classe


Non per dare sempre addosso a questa squadra anche quando vince, ma vincere solo due a zero contro la squadra più scarsa della Serie A è una mezza vergogna, e quel rigore sbagliato peggiora il mio umore, non particolarmente cupo ma scocciato. Mi chiedo come si fa a non vedere la nostra deficienza offensiva e dare la colpa ad altro. In questo molti dei nostri tifosi sono in malafede

martedì 30 novembre 2021

All Or Nothing Juventus - serie TV (2021)


"Ma tra tutte le stagioni juventine dovevano scegliere proprio quella passata?". E' questo il commento più gettonato tra la tifoseria bianconera quando si è saputo dell'uscita di questa serie. Poi si è capito che in effetti poteva andare peggio, potevano scegliere quest'anno.

Al di lá delle facili battute o del classico sparare sulla croce rossa ormai quando si tratta di Juve, bisogna dire però che All Or Nothing si è sempre contraddistinta per essere una serie che racconta lo sport nel suo lato più umano, più "da campo", senza celebrare semplicemente determinati risultati ma anzi mostrando anche i lati peggiori della stagione di un club (se ad esempio decidi di fare una serie sul Tottenham speri di raccontare dei trionfi? Ecco, appunto). L'idea è di assistere ad un "dietro le quinte" che permetta di capire come funzionano le dinamiche all'interno di una squadra, che siano quelle di spogliatoio, di allenamento o anche magari solo di vita quotidiana.

Quando si tratta di Juve poi sappiamo che ci troviamo di fronte ad una societá che da sempre lascia trapelare il meno possibile, che esterna poco, che dice e non dice. Quale migliore occasione quindi per farsi un'idea di come funziona il mondo Juve "dall'interno"? Ecco, appunto, come avrete immaginato ultimamente "funziona male"

domenica 28 novembre 2021

#SerieA 21/22> #JuventusAtalanta 0-1 – Nothing At All


Solita vecchia canzone, di quelle con la puntina che si incanta e che fa ridere i polli. Anche la tanto decantata Atalanta ci banchetta in casa, con una prestazione che, l'avesse fatta anche solo contro l'Empoli, ne avrebbe preso tre, perso la partita e sarebbe tornata a Bergamo carica di meraviglia. Ma da noi è Black Friday tutto l'anno e di regali... quante ne volete.

giovedì 25 novembre 2021

Ghostbusters Legacy - Jason Reitman (2021)


Ebbene sì, alla fine Ghostbusters Legacy è giunto tra noi. Non pareva vero fin solo a qualche anno fa, tra spin-off discutibili (si, quel film lá), discussioni varie su trame improponibili, polemiche tra gli attori, la morte di Harold Ramis...riuscire a continuare la saga in maniera degna sembrava insomma più una Mission Impossible che una cosa concreta e fattibile.

E invece, guarda un po', non solo ci dimostrano che nel 2021 un film sugli "acchiappafantasmi" (The Real Ghostbusters) "zi può fareee" ma che ne può uscire pure un bel film. Non un capolavoro certo (chi se lo aspettava però credo vada al di lá del concetto di sognatore più sfrenato) ma, per semi-citare al contrario un baffuto tutore dell'ordine, "non è il film di cui avevamo bisogno ora ma è il film che ci meritiamo". Chi? Tutti, dal ragazzino che non ha mai visto le vecchie pellicole (e che si sono persi!) al fan duro e puro che come nickname nei forum sceglie rigorosamente Gozer il Gozeriano.

mercoledì 24 novembre 2021

#UCL 21/22 5ª> #CheseaJuventus 4-0 – Loro Chelsea noi Cessi


C'è poco da fare e meno da dire. Siamo questi, e questa gara serve solo a metterci di fronte un enorme specchio deformante, che ci riflette per chilometri e chilometri. Troppo grande e troppo ingeneroso. Un divario tecnico tra gli uomini in campo imbarazzante, anzi è già molto essersi qualificati agli ottavi ed averli battuti all'andata. Giusto per fare una battuta, peccato che non abbia giocato Lukaku altrimenti avremmo avuto una chance in più.

domenica 21 novembre 2021

#SerieA 21/22 13ª> #LazioJuventus 0-2 – Sarri s'arrende a Bonucci


Lazio-Juve era soprattutto Sarri vs Allegri. La sfida del futuro diventato passato e del passato ritornato futuro. Una sfida che ha dato a noi la vittoria ma non ha lasciato Sarri a mani completamente vuote, dandogli cioè l'ennesima occasione per lamentarsi, il che per lui non so quanto sia solo di consolazione come premio, dato che da anni ormai ci prova gusto.

mercoledì 17 novembre 2021

The Night Manager - serie TV (2016)


Non si può certo dire che le opere di genere spionistico siano famose per la loro originalitá. Anzi se c'è un filone che deve attenersi a determinati canoni, regole autoriali e perfino clichè, questo è proprio quello rappresentato da James Bond e affini. Perchè allora riescono allo stesso tempo ad appassionare così tanto il lettore/spettatore, ad irretirlo con un vortice di emozioni e tensione sempre palpabili? Forse perchè le opere di spionaggio mettono sempre al centro di tutto la psicologia dei propri personaggi, i propri dilemmi interiori, le proprie paure o i desideri di vendetta, i segreti e le debolezze. Ognuno non è mai davvero ciò che dice di essere, qualsiasi dialogo è filtrato da un secondo fine. Non si ha mai insomma la certezza che ciò che vediamo e sentiamo è ciò che realmente pensano quei personaggi o ciò che intendono fare per davvero. Spesso questo artificio ci viene disvelato grazie ad abili colpi di scena che ribaltano la nostra percezione di determinati eventi, altre volte è dato dalla la stessa natura dei protagonisti, che di volta in volta di spacciano per qualcun altro cercando di ingannare un temibile nemico. Tutti o quasi insomma recitano una parte e la riuscita del "piano" sta quasi sempre nell'efficacia con la quale sanno destreggiarsi in questa recita, come fossero degli attori per i quali la mancanza di bravura spesso decreta la propria dipartita.

domenica 7 novembre 2021

#SerieA 21/22 12ª> #JuventusFiorentina 1-0 – San Giovanni Cuadrado


Da domani tutti in pellegrinaggio a San Giovanni Cuadrado, che risolve una partita destinata ad un noioso zero a zero. Una vittoria che vale oro in questi tempi di magra. Dopo quel palo di Chiesa Infatti (il quarto in quattro partite, tra lui e Dybala) nulla sembrava più poter cambiare l'inerzia del pareggio, nemmeno giocare in undici contro dieci. Quando Allegri rinsavisce e toglie Rabiot per Cuadrado è come scambiare la coda con l'occhio.

mercoledì 3 novembre 2021

#UCL 21/22 H4> #JuventusZenit 4-2 – Prestateci questa Juve



È la storia della mosca bianca. La migliore prestazione stagionale, la rinuncia a rintanarsi in difesa dopo il vantaggio, la forza di non demoralizzarsi dopo lo sfortunato pareggio e un tifo finalmente degno di una partita della Juventus. La domanda allora nasce spontanea, come la strofa più fraintesa di Samuele Bersani, Potete ma non volete o volete ma non potete? Insomma Bersani spesso si rammaricava del fatto che in molti sbagliassero la sua frase, capovolgendone il senso. Voi invece siete capaci di offrirci queste serate ma non volete o siete comunque scarsi e stasera eravate solo ispirati? Vorremmo capirlo giusto per regolarci di conseguenza.

martedì 2 novembre 2021

Dr Death - serie TV (2021)


Dr. Death non è una serie TV horror come lascerebbe pensare il nome ma non per questo risulta meno agghiacciante. Anzi, probabilmente lo è di più visto che si tratta di una storia vera (certo molto romanzata per fini televisivi). Una storia di malasanitá che appare assurda eppure che accade per davvero, mentre guardando lo schermo non possiamo fare a meno di chiederci "ma come è stato possibile?"
Si perchè il Dottor Christopher Duntsch per anni è riuscito impunemente a menomare (in alcuni casi irreparabilmente tanto da condurli alla morte) decine e decine di suoi pazienti, alla luce del sole, senza che qualcuno lo fermasse.
Un personaggio singolare ed ambiguo: all'apparenza affabile, gentile, in teoria decisamente preparato (pieno di encomi e sicuramente bravo nell'esporre in modo spigliato concetti complessi) ma nella pratica una specie di macellaio che non ha la benchè minima capacitá per condurre qualsivoglia operazione. Un incompetente? Un ciarlatano? Un sadico? O forse più un assassino? Perchè cosa sei se sai di causare del male agli altri (anche solo perchè non sai fare il tuo lavoro) eppure continui imperterrito come se nulla fosse?
Come può una persona che non dovrebbe manco aver l'abilitazione a diventare uno dei chirurghi più richiesti e stimati del Texas?

domenica 31 ottobre 2021

#SerieA 21/22 11ª> #VeronaJuventus 2-1 - Scarti Movie



Magari fosse solo colpa di Halloween. questa accozzaglia di strapagati in mutande fa paura da inizio anno e ad Halloween è quasi fuori da tutto in campionato, non solo dallo scudetto. Per il resto è solo questione di tempo. Un horror insomma, ma uno di quegli horror che ti fanno scattare la risata (nervosa). A fine partita Dazn pensa di fare un complimento al Verona sottolineando il fatto che in classifica le due squadre sono appaiate, ma paragonare qualsiasi squadra a questa Juve non è un vanto.

mercoledì 27 ottobre 2021

#SerieA 22/22 10ª> #JuventusSassuolo 1-2 – Scanzuventus


Per i più smanettoni è ctrl+c e ctrl-v, ma per la maggioranza degli utilizzatori del mouse resta copia+incolla. E davvero questa è la più grande invenzione dei nostri tempi, soprattutto in tempi come questi in cui tutto cambia per rimanere uguale. Proprio come con questa Juve, sempre più ignobile, immutabile e incommentabile, se non appunto col copia e incolla. Dovrei lasciare un post vuoto e scrivere "svolgimento: dimmelo tu, parla del più e del meno", come si faceva a scuola quando il professore di italiano non aveva idee su che compito assegnare.
Ormai siamo come un Luna Park. La ruota della fortuna truccata al contrario, in cui una sorpresa su cinque sarà un lauto banchetto allo Stadium. Mi fanno persino ridere i complimenti al Sassuolo dei due contropiede, due tiri in porta e due gol. Si sono accorti lorsignori che questa accozzaglia di impiegati, assenteisti, strapagati han perso in casa anche con l'Empoli. Perciò mettevi in fila. Altro che scansuolo... Scansuventus.

lunedì 25 ottobre 2021

#SerieA 21/22 9ª> #interJuventus 1-1 – Gli interisti e l'incubo degli arbitri elettrici



Ho visto polemiche che voi tifosi stranieri non potreste nemmeno immaginarvi. La Roma lamentarsi per un rigore assegnatogli a Torino, dopo una vita passata a chiederlo. L'inter lamentarsi dell'esistenza del VAR. Ho visto ore di trasmissioni fatte di persone tutte d'accordo sull'esistenza di un rigore ma in disaccordo sul fatto che il VAR dovesse correggere un chiaro ed evidente errore, il che è guarda caso proprio il suo compito. E tutte queste lacrime non svaniranno nella pioggia come quelle degli androidi, ma vivranno nella post verità..

giovedì 21 ottobre 2021

#UCL 21/22 H3> #ZenitJuventus 0-1 – Di Corto muso nella corte dello zar


Di corto muso, a vita bassa, attillate, sfumate ai lati... Chiamatele come volete, ma da quanto tempo non si vedevano sei vittorie consecutive da queste parti? La Juve mette i piedi sul tavolo dello Zar dopo una partita dominata ma inconcludente davanti, in cui lo stesso Piccinini non si capacita come abbia potuto lo Zenit, di proprietà dei magnati del gas, permetterci questo. Alla fine agguantiamo il quarto 1-0 consecutivo e la testa del girone.

lunedì 18 ottobre 2021

#SerieA_21/22 8ª> #JuventusRoma 1-0 – Vittoria Capitale


Questa Juve può vincere solo soffrendo, meglio se lo si capisce presto, che sia la Roma o il Chelsea o Lo Spezia o la Sampdoria. La Roma invece sa solo piangere, ma questo non è certo una novità. È così da secoli, sin da prima di Turone.

Piano piano la squadra di Allegri risale la classifica, ma è una scalata sofferta e diversamente eroica. Considerate le sue poco eccelse capacità tecniche, infatti, la fatica che sta facendo questa squadra nel provarci sarebbe da applausi... se non si chiamasse Juve. Pochi ancora si rendono conto che stiamo andando oltre le nostre capacità attuali. Molti non si sono ancora accorti che questa è il remake della Juve di Del Neri e chissà quanto ancora reggerà.

domenica 10 ottobre 2021

Invincible - serie TV (2021)


Invincible non é la solita serie sui supereroi. Superficialmente lo é: non é difficile infatti in prima battuta notare la gigantesca mole di citazioni e le somiglianze con i vari X-men (I giovani supereroi e il loro mentore) , Batman (Darkwing sembra una versione pezzotta del pipistrellone e il protagonista fa di cognome Grayson, avete presente? Si, come Robin) Spiderman (le problematiche adolescenziali da supereroe), e soprattutto Superman (il protagonista é figlio di supereroe giunto da un altro pianeta che si é innamorato di una terrestre e ha deciso di rimanervici). Insomma piú citazionista di cosí...

Premesse tutt'altro che originali e la prima puntata non fa moltissimo per cambiare questa sensazione. Combattimenti in volo, esplosioni, frasi ad effetto, qualche battuta da film Marvel...tutti i cliché del caso e anche di piú.
Anche lo stile visivo vintage dei disegni fa tanto serie animata anni '80/90 (ricordate i cartoni dei Ghostbusters, o la serie sugli X-men, quelle cose lí insomma). Chissà quanto volutamente citazionistica però in questo caso.
Eppure non dovrebbe esserci Robert Kirkman (The Walking Dead) in cabina di regia? Tutto qua?

sabato 2 ottobre 2021

#SerieA 21/22 7ª> #TorinoJuventus 0-1 – Far le cose per bene


Sulla strada del ritorno alla "naturale regolarità" ritroviamo quantomeno quella della tradizione: la classica vittoria di un derby sul finale di partita. Una caratteristica che scatena felici ricordi e anche un pizzico di malinconia. Una regolarità che ritroveremo se inizieremo a fare le cose per bene. Allora speriamo che il gol di Locatelli sia profetico, ricordando quel vecchio spot televisivo. Una vittoria che dà respiro prima della sosta e soprattutto prima delle sfide più impegnative con Roma, Zenit e Inter. Speriamo soprattutto che la vittoria di questo derby dia morale e fiducia di se a giocatori che hanno davvero tanto da migliorare tecnicamente.

giovedì 30 settembre 2021

#UCL 21/22 H2> #JuventusChelsea 1-0 – Rondine d'autunno


Per rivedere una Juve solida e concreta sembra che quest'anno si debba attendere la musichetta della Champions. Seconda vittoria-clean-sheet europea dopo quella col Malmö, ma stavolta di fronte c'erano i campioni d'Europa in carica e non gli operai dell'ikea, e scusate se è poco. Forse una rondine non farà primavera, anche perché siamo ancora a fine settembre, ma vorrei ricodare in che condizioni siamo arrivati a questa gara, prima di sembrare esagerato nel definirla una vittoria stoica. Ricordando agli inglesi che se loro sono campioni d'Europa qualche campione d'europa ce l'abbiamo anche noi. E indovinate chi ha "pianto" di nuovo?

martedì 28 settembre 2021

DUNE di David Lynch (1984) vs DUNE di Denis Villeneuve (2021)



Vidi il Dune di David Lynch parecchi anni fa, poi lo misi in un angolino della mia testa, sepolto dalle sabbie del tempo, rinvigorito malamente dagli sporadici 10/20 minuti dedicatigli nel corso di successive e infruttose visioni. Ricordavo il vermone che usciva dalle sabbie, poi cavalcato dal protagonista, il villain obeso e pieno di pustole, il complotto che sta alla base del film, il cast di notevole rilievo... Non era un brutto film, ma sinceramente lo trovai noiosetto e dal ritmo altalenante. Non abbastanza insomma per poter diventare un film da visioni multiple o da ricordo indelebile.

domenica 26 settembre 2021

#SerieA 21/22 6ª> #JuventusSampdoria 3-2 – Cattiva di(gestione)


Il lunch match è sempre stata una partita difficile, sia da giocare che da guardare. Quando non sai se ingoiare il boccone che hai nella bocca o seguire l'azione che si sta sviluppando in campo, il rischio è spesso quello di mangiare in fretta, per seguire meglio la partita, e rimanere con una cattiva digestione per tutta la domenica. Cattiva come la gestione di una Juve che non riesce ad uscire dalle proprie buche e che se poco poco ci prova si vede crollare la terra attorno.

In partite come questa, in cui giochi anche bene, domini per larghi tratti la partita, passi due volte sul doppio vantaggio ma devi comunque finirla a chiappe strette per vincerla di misura, capisci che c'è come una sorta di forza di gravità che ci tiene incollati al nostro suolo. Per quanto si provi a saltare in alto si ritorna sempre e comunque con i piedi per terra.

Dybala prova ad elevare il livello della squadra. Segna un gran gol ma poi si ferma (chissà per quanto tempo) per l'ennesimo guaio muscolare, allora capisci che potrebbe sempre piovere. Anzi, dato che già pioveva per davvero nel secondo tempo ha iniziato anche letteralmente a diluviare. Anche Zeus ci prende per il culo.

Senza Paulo in campo, l'attacco è talmente mediocre che sul rigore Allegri sceglie Bonucci per la battuta. Pensate che livello abbiamo lì davanti. Il terzo gol invece lo deve segnare un centrocampista (Locatelli alla sua prima rete bianconera) laddove i vari Morata e Kulusewsky o sono lenti a correre, o se la fanno parare o né passano né tirano. Persino il sempre propositivo Chiesa si piace troppo e mangia anche di più. Nel complesso le stecche di gol che ci fumiamo ad ogni partita è sempre da fumatori incalliti. Agli avversari invece basta sempre poco per segnarci alla minima occasione. Non riusciamo a tenerci un risultato nemmeno per sbaglio. Per due finali consecutivi nella stessa partita. Mancava ormai un soffio alla fine del primo tempo quando siamo riusciti addirittura a subire il primo tiro in porta della gara, da Quagliarella con Perin che si esalta in tuffo, e l'ennesimo gol subito, arrivato dal calcio d'angolo susseguente al primo tiro stesso. Non a caso siamo primatisti europei per gol subiti in gare consecutive. Venti.

Una squadra senza attacco e con una difesa di burro, a cui bastano tre tiri in porta subìti per prenderne due. Il secondo quando dopo essere passato sul 3-1 dovevi solo aspettare il fischio finale senza soffrire ancora una volta. Ma noi siamo fatti così siamo masochisti e mediocri. Senza un minimo di malizia, furbizia o senso tattico. Come quando, per fare un esempio concreto, sull'ultima azione del primo tempo Morata preferisce prendersi un fallo anziché rimanere in piedi (o cercare di rimanerci) e correre solo verso la porta. Punizione che non batteremo mai perché l'arbitro fischierà l'intervallo.

Insomma se non piove diluvia, con questa squadra. Quando non siamo noi a remarci contro ci pensa la sorte, in un continuo susseguirsi di non aiutarti che tanto il cielo non ti aiuta. Quanto meno abbiamo vinto e di questi tempi è sempre una manna dal cielo. Anche se ogni vittoria sembra sempre una vittoria di Pirro e col Chelsea già si accettano curriculum vitae, perché davvero non sappiamo chi schierare in attacco contro i campioni d'Europa.

giovedì 23 settembre 2021

#SerieA 21/22 5ª> #SpeziaJuventus 2-3 – come è dura la salvezza


C'è poco da schifarla questa vittoria, difatti finora è la vittoria di uno scontro diretto tra due squadre che si dividono la stozza di classifica che meritano, quella dei bassifondi. Nell'inferno in cui siamo caduti, vincere sarà una fatica del diavolo con chiunque. Lo scorso anno per un tempo andò in maniera simile. Dopo l'1-1 all'intervallo dovemmo giocarci il jolly Ronaldo, al rientro dal Covid, per uscirne in scioltezza. Quest'anno, una volta rientrati in campo non solo guardi in panchina e pensi a chi dovrebbe tirarci fuori dal cespuglio di rovi in cui ancora una volta ci siamo ficcati, ma ti becchi subito l'1-2 e ti viene da piangere di nostalgia.

Giustamente ci presentiamo a questo scontro salvezza con la maglia del Parma. Giusto così per distrarci e non pensare a chi realmente siamo e da dove veniamo. L'unico a divertirsi è quel gufo rossonero di Ambrosini, che subito dopo il vantaggio di Kean ci ricorda che l'abbiam sempre fatto finora, andare in vantaggio, senza però vincerne una, lascia però sottinteso. Chissà quanto avrà goduto quando di lì a poco, inesorabile come il tristo mietitore, arriva il gol del pareggio. Come un'orologio svizzero, la primatista europea dei gol subiti consecutivamente in gare di campionato è di nuovo lì a vanificare tutto. Ad annaspare tanto da cadere persino nello svantaggio.

Altro che spettacolo per palati fini, bel gioco e stronzate del genere. Questo è l'anno in cui soffriresti anche con una squadra di Serie C. La totale mediocrità degli uomini in campo è qualcosa di imbarazzate. La totale mancanza di orgoglio è persino peggiore. Dopo aver rischiato l'affosamento definitivo due sprazzi di Chiesa e De Ligt ce ne tirano fuori. Ma quanta fatica dovremo fare quest'anno per sopravvivere? Quanti schiaffi dovremo prenderci per svegliarci? Persino il più ciucco dei ciucchi, se continui a prenderlo a schiaffi, un po' si desta dal suo sonno alcolico e ti guarda in cagnesco.

La cosa più tediante, alla fine di ogni gara, è sentire gli elogi per avversari che poi alla prossima perderanno sistematicamente contro la scorreggese di turno. E li guardi atteggiarsi, anche dopo una sconfitta, per aver comunque messo in difficoltà una grande forte. Caro Thiago Motta (o chi per te) se davvero vuoi battere una squadra forte prova con quelle del tuo rango. Il Venezia è una squadra forte. L'Empoli è una squadra forte. La Salernitana è una squadra forte. E se davvero pensi che la mia sia solo un'iperbole o facile sarcarmo, aspetta di vedere quante di queste squadre ti faranno il culo e allora capirai che era stato molto meglio giocare contro la Juventus, ed in particolare contro questa Juve. Una Juve regala gioie... per l'avversario

E se persino Bernardeschi riesce a fare meglio (relativamente parlando) di Rabiot... cioè, sette baguette all'anno e non so se mi spiego. Dopo ogni vantaggio sembriamo come il telefono con Android 11 che entra in modalità super risparmio energetico. Spegniamo lo schermo ed è già molto se ci concediamo di fare una telefonata. Un livello così basso di batteria che persino il telefono al 5% di carica si offre volentieri di farci da power bank per compassione. Una mediocrita veramente riluttante.

Ecco perché vincere, comunque lo si ottenga, saranno quest'anno davvero come ottenere punti salvezza. Punti che non sai quando ti ricapiteranno. Soprattutto quando gli altri con ogni rimpallo ti segnano mentre di fronte a te tutti i portieri si trasformano in Neuer. Te ne accorgi da quanto ci rimangono male i tifosi avversari che han perso la possibilità della vita nel momento giusto della storia. Dal modo in cui si ammutoliscono, cosa che non rifaranno neppure sotto per 4-0 nelle prossime gare. Tutti lì a sognare di essere il nuovo Benevento o il nuovo Empoli. Poi la Juve va via e si ritrovano di nuovo nel mondo reale, dove nessuno ti regala più nulla.

martedì 21 settembre 2021

Steve Hackett - Surrender of Silence [testi e traduzioni]


1. The Obliterati

(The oppressors and invalidators...
They know who they are)

1. Gli Obliterati

(Gli oppressori e gli invalidatori...
Loro sanno chi sono)


2. Natalia

(A Russian "Everywoman"...Many Natalias have passed this ways)

Moved by the spirit when her country was young
Natalia danced to the moon and the sun
Condemned as a heathen they stole her away
A priest lit her fire on her judgement day

A thousand years on, no chance to rest
Natalia's baby lay still at her breast
Begging for bread at the palace's gate
A royal bullet fired and sealed her fate

Oh Natalia, the woman you could be
Oh Natalia, a chance to set you free

Broken balalaikas, no chance to fly
Natalia dared to ask a man why?
From a red train Siberia bound
Her frozen body was never found

She cried out rejoicing, "Freedom at last!"
But her purse fell empty, again why she asked
A poisoned drink from a woman dressed in mink
Took Natalia's life, a cry in the wind

Oh Natalia, the woman you could be
Oh Natalia, a chance to set you free

lunedì 20 settembre 2021

#SerieA_21/22 4ª> #JuventusMilan 1-1 – Il Deserto del Sarà



La Juve è un Babbo Natale stacanovista, perché se è vero che "Natale quando arriva arriva" da noi piovono regali tutto l'anno. Tutto questo senza contare un livello di scarsezza di organico da far tremare i polsi alle varie Juve di Del Neri, Ferrara e Maifredi messi assieme. Sono purtroppo lontani i tempi in cui squadre del genere partivano per un mesetto di ritiro in monasteri sperduti nei boschi, assieme ad una buona dose di calci nel culo.
Maledirò per mesi e anni gli Juventini che schifavano Ronaldo, l'unico che ci ha tenuto a galla fino ad oggi. Oggi che siamo costretti a sperare in Morata, in Kulusevsky, Kean... Kean.. porco tutto. Mi viene il vomito se penso quando abbiamo corteggiato e quanto abbiamo faticato per comprare giocatori come Kean o Locatelli. In altri tempi avrebbero dovuto pagare loro noi per giocare con questa maglia. Giocatori che quando non erano alla Juve venivano osannati dai nostri peggio dei Pelé e dei Maradona. Nel solito schifoso gioco del quanto è bella l'erba del vicino.

Fa rabbia il totale menefreghismo di chi sa di non avere i soldi per fare una squadra degna di questo nome ma non ha dimostrato neppure l'impegno e l'ingegno, di saper fare di necessità virtù, che con i loro lauti stipendi avremmo preteso. Peggio dei gestori finanziari delle banche che devono pensare solo a far quadrare i conti. Un gruppo di mummie decrepite senza anima né passione.

Fa rabbia l'ignoranza di chi riesce a prendersela con l'allenatore, con Allegri (come contro qualsiasi altro allenatore ci fosse stato al posto suo in queste condizioni) che ha avuto l'unica colpa di accettare questo progetto fallimentare. Progetto fallimentare studiato e voluto a tavolino. Progetto fallimentare che farà danni enormi senza ricevere le adeguate sanzioni aziendali.

Rabbia per l'accozzaglia di giocatori forse degni più dell'Under 23 che di questa squadra. Senza uno straccio di attaccante degno della Serie A. Poiché il problema più grande continuo a pensare si trovi lì davanti, prima ancora che a centrocampo. Un attacco che riesce ad essere persino più scarso del nostro storico cruccio.

Perché le chiacchiere stanno a zero, quest'anno faremo la metà dei gol dello scorso anno. E già, perché in cinque gare, tra campionato e coppa, non siamo ancora stati capaci di segnare una merdina secca di gol nel secondo tempo. Non esiste la giocata singola. Non esiste un leader trascinatore. Bisogna affidarsi solo al gioco, senza poter sperare nel guizzo del campione, cosa che neppure alla Salernitana.

Alzi la mano chi sapeva che quel calcio d'angolo regalato da Rabiot sarebbe diventato gol. Ormai sono più prevedibili del meteo del deserto del Sahara. Un'aridità che secca gola e occhi. Un menefreghismo collettivo che indigna. Nessuno, nemmeno chi lotta per la salvezza dall'ultimo posto ha quest'atteggiamento sprezzante verso il gioco del calcio. Una dirigenza assenteista e stipendiata.

Una vergogna di proporzioni storiche. E mi fermo qui perché questo è l'anno in cui le chiacchiere non servono neppure a muovere l'aria in questa stanza. La voglia di perdere tempo con questa gente è davvero poca.

venerdì 17 settembre 2021

Steve Hackett - Surrender of silence


Credevamo proprio che Steve Hackett, almeno per quest'anno, avesse già dato. Nei primi mesi dell'anno infatti era uscito "Under a Mediterranean Sky", ennesimo lavoro appartenente al filone acustico del chitarrista. Perché va bene che, nonostante la veneranda età, parliamo di uno degli artisti in assoluto piú prolifici a livello di uscite, ma due album in un anno...
E invece no, qualche giorno fa Steve ti sforna questo Surrender of Silence, un album che non ha nulla in comune col precedente e che si inserisce nel filone delle uscite a carattere progressive rock dell'artista. E in questo caso rock é la parola giusta: piú che nei lavori precedenti in Surrender of Silence é presente un approccio ancora piú duro, a tratti perfino vicino al prog metal.
Già l'intro, della durata di un paio di minuti mette, in chiaro le cose presentandoci un riff che verrà ripreso in seguito dalla rocciosa, Fox's Tango. 

Per stessa dichiarazione di Hackett questo lavoro vuole essere un vero e proprio viaggio sonoro in un periodo nel quale viaggiare é diventato sempre piú complicato. Con Natalia allora, primo vero brano del disco, veniamo trasportati tra le steppe russe. Le citazioni agli artisti classici di quelle terre sono evidentissime e il taglio orchestrale finisce forse per appesantire un po' troppo un brano che comunque regala arie pregevoli, soprattutto nella seconda parte quando entra in campo la chitarra elettrica (voto 7)
Relaxation Music For Sharks (Featuring Feeding Frenzy) é Invece uno strumentale dall'introduzione (oltre che dal titolo) misteriosa, che si apre poi verso sonorità piú rock e tipicamente hackettiane (avete presente Please don't touch?). Nulla di mai sentito o di eccezionale ma il solito mestiere di Steve riesce a tenere in piedi il tutto brillantemente (voto 7).

Si stacca nettamente con Wingbeat (già fatta circolare da qualche tempo e quindi già nota), che ci regala uno Steve completamente immerso in sonorità tipicamente "World", genere che potrebbe sembrare distante dal chitarrista ma inseguito sempre piú di frequente negli ultimi tempi (dopo gli esperimenti non del tutto riusciti degli anni '80 con Till we have faces) e fatto suo. Le melodie dipinte dall' elettrica poi sono un marchio di fabbrica e ci stanno bene un po' su tutto, riuscendo ad arricchire un pezzo molto molto gradevole che cresce con gli ascolti (voto 7,5) 

Sì cambia immediatamente registro con la successiva The Devil's Cathedral. Un organo minaccioso infilzato da note stridule di sax ci introduce ad una composizione piuttosto oscura ma stavolta pienamente hackettiana che, per l'occasione, vede alla voce non Steve ma il fidato Nad Sylvan. Scelta azzeccata visto che come detto si tratta del pezzo piú progressive rock del disco, con la classica sfuriata chitarristica nella seconda parte del pezzo (voto 7,5)

Held in Shadows indurisce ulteriormente i suoni, con la chitarra elettrica a farla da padrone. Bello anche il lavoro di batteria che conduce il pezzo ad un crescendo potente e di grande effetto. Una delle composizioni dell'album piú immediatamente assimilabili e che restano subito impressi, grazie anche ad un ritornello (a piú voci) efficace e ad una seconda parte che riprende lo stile di Sleepers (uno dei suoi pezzi migliori degli anni recenti) ma con un incedere ancora piú rock (voto 8,5)

Ancora meglio fa la bellissima Shanghai To Samarkand. E' proprio in questi casi che ci viene in mente l'idea di "viaggio sonoro" prospettata da Steve. Gli 8 minuti e mezzo che ci aspettano sono infatti un insieme di atmosfere, ritmi, cesellature, profumi appartenenti a diverse zone geografiche che si alternano senza soluzione di continuità e senza mai apparire forzati. Un pezzo progressive nell'accezione piú radicale del termine, quasi tutto strumentale, in cui sono si sa mai cosa aspettarsi: ritmi orientali (che pescano anche da Spectral mornings), chitarre ora potenti, ora acustiche, ora dai ritmi sostenuti per poi distendersi in tappeti sonori rarefatti e misteriosi. Un brano da gustare con l'attenzione che merita (voto 10). 

Irrompe a quel punto col suo fragore la già citata Fox’s Tango e siamo dalle parti del metal. Basso e batteria pulsanti, riff massicci, una seconda parte pirotecnica nella quale Steve si lascia andare in assoli al fulmicotone. Una canzone che fa dell'accessibilità e del ritornello dei punti di forza, arricchiti da un testo a sfondo sociale. Niente male (voto 8,5)

Day Of The Dead mantiene le stesse caratteristiche "metalliche" speziandole con sonorità piú esotiche ed un cantato piú dimesso, risultando meno immediata all'ascolto. Un bel riff potente e una parte finale tambureggiante chiudono il quadro di una composizione particolare, da assorbire con gli ascolti, che sa regalare momenti pregevoli magari immediatamente non riscontrabili (voto 8-) 

Scorched Earth é, per contraltare, sicuramente il brano piú melodico del lotto, Uno di quelli dove Steve sa come toccare le giuste corde (della sua chitarra e del cuore dell'ascoltatore). Nulla di complesso o di eccessivamente progressive, solo una bellissima ballata fatta di uno stile riconoscibilissimo ed emozionante. Un ottimo modo per chiudere l'album (voto 9).
Esperanza infatti non é che una breve coda acustica, molto piacevole. 

Insomma quasi dal nulla Steve se ne esce con l'ennesimo disco che sa il fatto suo. Forse meno omogeneo di altri (come lo era stato il precedente), con una prima parte che fatica a carburare, ma che ancora una volta ci regala un pugno di composizioni di gran classe. Un album che si potrebbe dire che osa perfino (per quanto possibile) di piú dei precedenti, adottando generi e soluzioni apparentemente lontane dal musicista (metal, world music). Cosa si può chiedere di piú? 

Voto 8


mercoledì 15 settembre 2021

#UCL 21/22 H1> #MalmoeJuventus 0-3 - Tuesday Smile


Sono tempi, questi, in cui non c'è molto da fare gli schizzinosi. Poiché se 'il Malmö non è il Napoli" (come si è affrettato a precisare il solito Sabatini a Mediaset) noi siamo gli stessi che sono riusciti a perdere in casa con l'Empoli, che per farvi capire è lo squadrone che la giornata dopo le ha prese in casa dal Venezia... avessi detto Bayern di Monaco. Dimostrazione che c'è poco per gli altri da stare allegri per averci battuti, ma solo per averci beccati in questo periodo.

lunedì 13 settembre 2021

IRON MAIDEN - Senjutsu (TESTI E TRADUZIONI IN ITALIANO)

1. Senjutsu*

Beat the warning, the sound of the drums
Set the beacons afire for them all
Call to arms all the men far and wide
Have to fight now for dynasty, pride at stake

The invaders repel from the north
Keep out nomads who came from the plains
Northern grasslands awash with them all
Blocking the tribes that invade from the south of us

Rallying round to the call
We can hear far away are the sound of distant drums
And they need everyone at the wall
So the day of our judgement has now begun to fall

Survive on ledges bitten in dust
Knowledge and virtue is stricken by lust
Really believe that they're coming for us
Dancing on graves of those who bled for us

Driven away by our endless desire
Defeat by anger and our greatest fire
Attack again and try as they might
Hold them again and see them running

Rallying round to the call
We can hear far away are the sound of distant drums
And they need everyone at the wall
So the day of our judgement has now begun to fall

Hear them coming, ready now we wait
Must be steadfast, must be patient
Must believe in that we can win
What will save us? The great wall

Now under siege have the real strength to hold them now
Have to believe that we can repel them
Faith in the years our ancestors taught us
Have the belief that we can protect the wall

Try if they can, we will overthrow them
Fight to the last, they can never own us
Battle of wills, we'll fight to the last man
Honour our dead so they never fought in vain

Hold our fortune, avenge the merciful
Hold the great wall, never fall again
Arrows falling, dark oblivion
Live in spirit, live to tell our sons

Rallying round to the call
We can hear far away are the sound of distant drums
And they need everyone at the wall
So the day of our judgement has now begun to fall


1. Senjutsu

Batti l'avvertimento, il suono dei tamburi
Accendi i fari per tutti loro
Chiama alle armi tutti gli uomini in lungo e in largo
Devo combattere ora per la dinastia, l'orgoglio é in gioco

Gli invasori respingono da nord
Tenete fuori i nomadi che sono venuti dalle pianure
Le praterie del nord ne sono piene
Bloccando le tribù che invadono dal nostro sud

Radunandoci a giungere della chiamata
Possiamo sentire distante il suono di tamburi lontani
Hanno bisogno di tutti alle mura
Quindi il giorno del nostro giudizio ha cominciato a scoccare

Sopravvivere su dirupi nella morsa della polvere
La conoscenza e la virtù sono attaccate dalla lussuria
Credo davvero che stiano venendo per noi
Ballando sulle tombe di coloro che hanno sanguinato per noi

Spinti via dal nostro desiderio senza fine
Sconfitti dalla rabbia e dal nostro fuoco più grande
Attacca di nuovo e tenta, come farebbero loro
Bloccali di nuovo e guardali correre

Radunandoci a giungere della chiamata
Possiamo sentire distante il suono di tamburi lontani
Hanno bisogno di tutti alle mura
Quindi il giorno del nostro giudizio ha cominciato a scoccare

Ascoltali arrivare, ora pronti aspettiamo
Devi essere risoluto, devi essere paziente
Devi credere che possiamo vincere
Cosa ci salverà? Le grande mura

Ora sotto assedio dobbiamo avere davvero forza per contenerli
Dobbiamo credere che possiamo respingerli
La fede negli anni di cui ci narravano i nostri antenati
Dobbiamo credere che possiamo proteggere le mura

Che ci provino se possono, li rovesceremo
Combattete fino all'ultimo, non potranno mai possederci
E' una battaglia di volontà, combatteremo fino all'ultimo uomo
Onora i nostri morti affinché non abbiano mai combattuto invano

Custodisci le nostre fortune, vendica i misericordiosi
Difendi la grande muraglia, non cadere mai più
Frecce che cadono, oscuro oblio
Vivi nello spirito, vivi per dirlo ai nostri figli

Radunandoci a giungere della chiamata
Possiamo sentire distante il suono di tamburi lontani
Hanno bisogno di tutti alle mura
Quindi il giorno del nostro giudizio ha cominciato a scoccare

* dal giapponese "strategia", "tattica"

domenica 12 settembre 2021

#SerieA_21-22 3ª> #NapoliJuventus 2-1 – Prendi due paghi uno


Come recitava una vecchia pubblicità della Gessica Gelati negli anni ottanta: regali, regali, regali... Ma quali regali? Matarassino Szczesny, cappellino Kean, orologione zazzá. Perché a noi quest'anno non basta l'esser scarsi, nooo, noi dobbiamo proprio regalarle le partite. Perché noi, come si suol dire in Puglia, "non ce la facciamo mica dire la parola". Tre partite, tre fiere paesane del pesca e vinci.
Ci fai tu un regalo? Te ne diamo in cambio due noi, tipo rottamazione dell'usato. Prendi due paghi uno, c'è il fuori tutto in casa Juve. Saldi scansatevi.

No ma il problema era Ronaldo, era lui che ci bloccava, che ci tarpava le ali, vero? Roba che dovevano cacciare via tutti e tenersi lui giocando 1 contro 11. L'unico decente in questa marmaglia di struztruppen che ci ritroviamo. La Ciglia... Ramsete... Rabiola Bernardello... Szcznsmkitemmu'... Oh, ma sono del mestiere questi? Direbbe Checco Zalone. Ma che davvero a fine mese volete andare in banca a ritirare lo stipendio? Roba che il premio partita lo dobbiamo dare al portiere... Ma non al polacco con la sciatica, ma a quello che apre il cancello della Continassa la mattina, che ha il mutuo da pagare e l'ex moglie da mantenere. Quello si che è un portiere, non quel codice fiscale che se metti un citofono risparmi.

No, ma la colpa è di Allegri, eh già. Innanzitutto perché lo fa giocare, e su questo siamo d'accordo, ma poi anche perché i talebani han ripreso l'Afghanistan, che se non si fossero annoiati in questi venti anni di cortomusismo si sarebbero convertiti a Scientology per conoscere Tom Cruise e Flavia Vento.

Eh già, ma noi ci presentiamo a Napoli senza argentini, brasiliani, senza Chiesa, senza cresima e senza tutti i sacramenti. Ma la colpa è di Allegri, mica di Arrivabene e parte male! Quello è stato messo lì perché il ragionier Fantozzi aveva da fare. D'altronde che gli vuoi dire ad una società che per almeno due-barra-tre anni sa che se deve andare al Carrefour a fare la spesa la deve fare con i buoni pasto? Perché non venite a dirmi che non è tutto già preventivato. Paratici lo scorso anno se l'era quasi fatto scappare dopo la disfatta col Benevento, così quest'anno Agnelli al suo posto ha messo Mimì e Cocò, le star del film muto... Pare che gli senti dire una parola! Nedved ogni tanto mette su un disco registrato con un paio di frasi di circostanza e se la cava. Ma la colpa è di Allegri, eh già.

Gli altri tiran via giornate di squalifica a calciatori con la stessa abilità con cui tiran via calciatori dalle nazionali,perché papà deve fare l'esame del sangue e gli devo portare gli arachidi. Roba che era più onesta l'ASL di Napoli.
Noi invece ce ne freghiamo e diamo Dybala a chi non l'ha mai cagato di striscio ma giusto giusto ora lo voleva in panchina perché mancava il quarto per lo scopone. Stessa cosa per Kean, richiamato ora perché quell'altro doveva portare le nocelle al padre. Ooooooh oooooh oooooh. Ma che davvero fate?

L'unico guaio di Allegri, in tutta questa situazione, è che è (anche per sua stessa ammissione) é un aziendalista convinto, ed è stato messo lì per fare da parafulmine ad una società impegnata più coi bilanci che con le bilance, perché le sconfitte non pesano più come una volta. Allora Allegri deve star lì a prender schiaffi come Totò scambiato per Pasquale, che tanto lui mica è Pasquale, cosa vuoi che gliene freghi.

"Massimiliano noi ti abbiamo scelto perché tu devi fare quello che diciamo noi, tu non ti preoccupare se ti vendiamo Ronaldo, Falchetti e Mengoni, tu basta che ti salvi, poi per il resto ce la vediamo noi". Ma voi credete che la gente pisci col culo? Come se non sapessimo che è così. Allora è inutile persino prendersela o commentare questo pseudo campionato. C'e piu impegno quando si deve far finire una partita sul 6-0 che ristagna ancora al settantesimo, piove e non si vede l'ora di tornare sotto la doccia.

Il resto come al solito sono chiacchiere morte, il gioco, il vantaggio di Morata, la difesa, le zuppe e il pan bagnato. Di cosa volete che vi parli? Teniamoci Sznznsmsm fino a fine stagione, così avremo l'occasione di rivalutare quell'annata di Van Der Saar... Cos'altro vi devo dire?

sabato 11 settembre 2021

Them - serie TV - prima stagione (2021)


La questione razzismo, soprattutto in America, é una ferita sempre aperta. Non a caso nel corso degli anni si sono sempre piú moltiplicate le pellicole e le serie televisive che trattavano di questo argomento. Documentari, opere di denuncia, biopic, che stavano lí a documentare fatti storici o momenti significativi della nazione. Ma l'horror? Cosa c'entra un genere che storicamente é stato puro intrattenimento con una questione cosí delicata e da prendere con le molle? Non che all'interno del genere non siano mancate opere a modo loro socialmente impegnate e significative (gli zombie di Romero o Essi Vivono di Carpenter per citarne 2 a caso) ma la tematica del razzismo non é quasi mai stata il fulcro. E invece i recenti Get Out e Lovecraft Country, nel suo approccio totalmente differente alla questione (il primo in maniera piú sottile e insinuate, il secondo nella sua piú terrificante incarnazione splatterosa) hanno dimostrato che l'horror poteva essere un veicolo e anzi poteva osare molto di piú data la sua natura, senza paura di scioccare lo spettatore.

Them si inserisce in questo filone di opere scegliendo un approccio che é una via di mezzo. Non ha la grandiosità granguinolesca di Lovecraft Country o i colpi di scena e il terrore misterioso di Get Out. E' una serie TV che si concentra molto di piú sull'immediatezza, sullo scoprire le sue carte in maniera lenta e costante, senza grossi sussulti o ribaltamenti. Non é uno di quegli horror che fanno saltare sulla sedia o mettono angoscia, a tratti sembra di guardare una stagione di American Horror Story, ma senza le eccentricità e l'esagerazione di Murphy e soci.

mercoledì 8 settembre 2021

Iron Maiden - Senjutsu


Sono passati ben 6 anni da The Book Of Souls, penultimo album dei Maiden. Di acqua sotto i ponti ne é passata, eccome. Si potrebbe perfino dire che viviamo quasi in un'altra epoca. Ma basta ascoltare i primissimi secondi di Senjutsu, nuovo lavoro della metal band britannica, per sentirci a casa, come se questi 6 anzianotti vivessero in una loro dimensione dove le regole del tempo non funzionano allo stesso modo.
Bastano i colpi della batteria di Nicko McBrain per ritrovarci su sentieri noti: epici, guerreschi, cruenti, con una spruzzata (stavolta) di oriente. E' di questo che si ciba la title track, posta come opener, ad aprire le danze in maniera potente ma mai invadente, con il suo andamento costante, le poche variazioni, tra schitarrate furiose e tamburi. Il cantato profondo di Dickinson é la ciliegina su una torta appetitosa, ma il meglio deve ancora venire (voto 8,5).

"Stratego", il secondo estratto dell'album dopo Writing on the Wall, é, per contraltare, un pezzo molto diretto e puramente maideniano. Classico riff veloce ma non velocissimo che ci conduce ad una song che ha il compito di stamparsi subito in testa senza tanti fronzoli. Non c'é molto da dire, molto gradevole, fa il suo senza stupire (voto 7)
Subito dopo troviamo l'altro estratto dal disco, la già nota "Writing on the wall". Ancora una volta un Nicko sugli scudi conduce le danze e ci porta su sentieri noti ma piacevoli, con le chitarre che ci regalano una assolo molto riuscito. Il ritornello é impossibile da dimenticare, orecchiabile ma non banale (voto 7,5).

Dopo 2 pezzi piú brevi e canonici "Lost in a Lost world" prova a rialzare l'asticella della complessità (quasi 10 minuti di saliscendi). Inizio molto delicato ed inusuale con un Bruce grandissimo. Sembra quindi di trovarci di fronte ad una piacevole ballata. Niente di piú sbagliato. Appena scoccano i 2 minuti si parte con un riff, non immediatissimo ma puramente maideniano e una parte centrale che a tratti sembra evocare stancamente le atmosfere di A matter of life and death. Il senso si già sentito comincia a farsi però piú forte mentre i riff continuano ad alternarsi ed avvilupparsi senza soluzione di continuità. Si rischia insomma che le montagne russe del brano ci conduciamo soltanto alla confusione, se ne esce poi però in grande stile. Cosí come era cominciato il brano torna sui suoi passi, si addolcisce ma stavolta acquista epicità e il cantato dona al pezzo un finale di sicuro effetto. Ci troviamo di fronte insomma ad un pezzo difficile da giudicare, che alterna cose pregevoli ad altre che fanno storcere un po' il naso (voto 7+)

‘’Days Of Future Past’’ ci riporta su territori piú immediati, classici che piú classici non si può. Il riffaccione molto anni '80 non lascia dubbi, cosí come il pezzo. E' maiden sound, di quelli senza fronzoli e senza sorprese, senza pretese oseremmo dire, quasi da filler. Stratego e Writing fanno la stessa cosa ma decisamente meglio. Però non é proprio una ciofeca, quello no (voto 6,5)

"The Time Machine" ci riporta però al "metal progressivo" con un saliscendi che stavolta appaga. Chitarre aggressive e melodiche che ti entrano subito in testa. Nulla é lasciato al caso, ci troviamo di fronte alla classica galoppata alla maiden nella parte centrale, con Bruce molto convincente. Non c'é un attimo di tregua, tutto cambia ad ogni battito d'ali e si fa ora piú aspro e ora piú epico. Sicuramente il brano piú "progressivo" finora, ma allo stesso tempo é uno dei piú scorrevoli e assimilabili al primo ascolto (voto 8+)

La Seconda metà di questo Senjutsu si apre con un pezzo davvero davvero inusuale. "The darkest hour" dal titolo potrebbe far pensare ad un pezzo metallico potentissimo e oscuro. Pure l'introduzione delicata e acustica (con tanto di suoni di gabbiani in sottofondo) non sarebbe da prendere come un segnale definitivo. Niente affatto. L'intro ci conduce davvero stavolta ad una ballad sofferta e sentita, con un Bruce Dickinson perfetto (il pezzo sembra quasi uscito da un suo album solista). Bellissimo l'assolo di chitarre, uno dei migliori dei maiden da 30 anni a questa parte. Insomma molto molto bene, non quello che uno si aspetta ma davvero ben fatta (voto 8).

“Death Of The Celts” inizia anch'essa in maniera delicata, acustica, ma sappiamo che stavolta non possiamo assolutamente fidarci. La durata, l'incedere iniziale alla "The clansman" ci fa presagire già quello che arriverà. E puntualmente non veniamo smentiti. Epicità a pioggia come solo i Maiden sono in grado di creare. Pezzo potente ma molto melodico, dove Dickinson scompare per gran parte del tempo per lasciare spazio ai 3 chitarristi che sembrano battagliare per prendersi la scena. Siamo di nuovo dalle parti del metal progressivo. Ci sono pure le tastiere che donano al tutto un sapore particolare ed accompagnano Dickinson mentre ritorna per breve tempo per la parte finale simile all'intro.
Un pezzo insomma imponente e cangiante, come nella migliore tradizione del gruppo (voto 8,5).

“The Parchment” alza ancor di piú la posta (é il pezzo piú lungo di tutto l'album) : intro orientaleggiante e misterioso. Molto potente, massiccio, con un riff minaccioso e un cantato rabbioso. Il pezzo é sicuramente tra le cose piú pesanti di questo Senjutsu eppure non manca un certo spirito melodico, saranno le tastiere che donano al tutto ancora una volta un sapore progressivo o saranno le chitarre che, come da tradizione, riescono sempre a risultare gradevoli in qualsiasi veste. Ancora una volta sembra di assistere ad un "triello" tra chitarre pieno di cambiamenti e di epicità. Non c'é che dire, questi ultrasessantenni ci sanno fare, ancora. Certo i tempi di Ryme of the ancient mariner sono lontani ma il pezzo non sfigura di fronte ai piú storici per durata e complessità del gruppo (voto 9).

"Hell on earth" chiude il terzetto dei pezzi forti dell' album. Dei tre é sicuramente il piú melodico. La classica intro acustica, stavolta piú breve, ci conduce ad un crescendo col classico incedere galoppante e, ancora una volta, epico. Stavolta però siamo piú vicini al progressive che al metal. Il pezzo é infatti molto gradevole e pur nelle sue continue mutazioni mantiene un impianto melodico con un ritornello (?) davvero riuscito. Ma come detto il pezzo non ha una struttura canonica ed anzi fa sfoggio di invidiabile camaleonticità grazie anche alle tastiere che dipingono atmosfere a tratti perfino sognanti nonostante le tematiche del pezzo. Basti dire ad esempio che prima di entrare Dickinson il brano va avanti per 3 minuti e oltre quasi come fosse uno strumentale. Difficile chiedere di meglio. Bruce Dickinson appare perfettamente a suo agio poi in questo tipo di song. (voto 9)

Si chiude cosí in bellezza un lavoro ben suonato, dalla struttura ben definita (una prima parte dove i pezzi piú immediati la fanno da padrone ed una seconda parte piú complessa che flirta spesso col progressive), piú compatto del precedente, che non sconvolge per originalità ma coinvolge per il suo essere rassicurante.
Magari non ci sarà un pezzo destinato ad essere annoverato tra i classici dei classici e probabilmente neanche una nuova Empire Of The Clouds ma é un disco che non ha quasi mai momenti discutibili, un pregio non da poco.
I Maiden insomma sono tornati e sono ancora come li avevamo lasciati qualche anno fa. Scusate se é poco alla loro veneranda età.

Voto CD 1: 7,5
Voto CD 2: 8,5
Voto globale: 8+

sabato 28 agosto 2021

#SerieA_21/22 2> #JuventusEmpoli 0-1 – Jay fu...


Com'era il fatto? Ronaldo non serve, è un giocatore finito, bla, bla, bla... Non perdete tempo, Ronaldo era l'unico giocatore da Juve e la sua partenza ci toglierà minimo 20/25 gol fino a fine stagione. Questa è una squadra così in alto mare che persino gli arbitri banchetteranno, perché tanto neppure una mosca avrà il coraggio di ribellarsi.

Allegri non può fare miracoli, stasera si è visto il remake dell'horror visto lo scorso anno contro il Benevento. Covid a parte, non ti puoi permettere di presentarti in un campionato di serie A con i vari Bernardeschi, De Sciglio, Rugani, ecc. Ma soprattutto senza un centrocampo da serie A e senza un attaccante serio. Lì davanti abbiamo gente che pensa più a chi deve passare la palla che a tirare in porta.

Il buon inizio di Udine si è frantumato sulle papere di Szczesny e sull'addio di CR7. Addio tardivo che non ci lascia né spazio né scampo. Questo rischia di essere il peggior campionato della storia bianconera. L'abbiamo visto lo scorso anno cosa ha significato partire così in ritardo, persino iniziando con una vittoria.

L'impressione più negativa è che non ci sia alcuna soluzione. Prendersela con l'allenatore è un esercizio ignorante e inutile. Questi sono uomini senza orgoglio e senza palle, che sinora si erano nascosti dietro ai 30 gol di Ronaldo ed ora sono nudi sotto i riflettori. L'unica cosa positiva è che almeno quest'anno riceveranno la loro dose di fischi dal pubblico, anche se non in piena potenza.

Di questo passo aspettiamoci di tutto, anche arbitraggi peggiori di questo, nessuno se ne accorgerà. Con un centrocampo persino peggiore del fischietto, che dovrebbe pagare il prezzo del biglietto più che percepire uno stipendo. Un attacco che non fa onore al nome attacco. Qualsiasi avversario può venire qui a vantarsi di se stesso, ignorando la storia del Benevento. L'Empoli stasera potrà vantarsi e festeggiare quanto vuole ma se vuol davvero salvarsi meglio paradossalmente si dimentichi presto di stasera, perché senno alla prossima ne prende sei come lo Spezia. Quando giochi contro questa Juve è tutto facile, così come quando giocavi contro l'Inter di qualche anno fa che battevano cani e porci.

Nemmeno un elettroshock collettivo può svegliare queste schiappe. E davvero sono in pochi quelli che si salvano, uno su tutti Chiesa. Ma se nessuno va a messa nemmeno lui può fare miracoli. Questo è un gruppo senza Dio, perduto nel deserto dirigenziale ed economico. Siamo in una tempesta dalla quale dobbiamo prima pensare a salvare la pelle. Tutto il resto sono chiacchiere morte.

domenica 22 agosto 2021

#SerieA 21/22 1> #UdineseJuventus 2-2 – Porte aperte alla Dacia


Lasciatemi esordire con un commento a caldo. Uno dei commenti più incazzati degli ultimi tempi e posso farlo solo se è bello caldo, come il pane che esce dal forno. Anche perché trovo del tutto inutile commentare in altro modo una non-gara come questa.
Avrei voluto parlare del partitone di Dybala e del suo grandioso esordio da capitano, o parlare del ritorno alla Juve di Allegri o di qualsiasi cosa d'altro, persino del tempo meteorologico di Udine. Ma tutto scompare come lacrime della pioggia di fronte allo scempio al quale abbiamo dovuto assistere stasera. Un eclissi polacco che ci è costato due punti in questa partita e forse anche un bel po' di morale per le prossime, dato che tutte le altre han vinto.

Inizio allora arrivando subito al dunque: trovo vergognoso il fatto che, una squadra con una tradizione storica di grandi portieri debba ridursi ad avere come estremo difensore uno che per cognome ha un codice fiscale... Ma non certo per il suo cognome, che a nulla gli serve per parare, ma per le sue mani, peggio messe del suo cognome poiché non hanno nome... perché stasera sono state innominabili.

Se segni due gol, prendi due pali, ti annullano l'ennesimo gol col millimetro, nulla puoi contro l'urgano Szczesny, che stasera ha fatto più danni di Henry. Quello che abbiamo visto stasera è stato qualcosa di ignobile per un professionista. Un essere umano con un po' di amor proprio, non dico che avrebbe dovuto farci la grazia di rescindere, ma quanto meno dovrebbe rinunciare ad un mese di stipendio e darlo ai poveri. Quelli che davvero stasera avrebbero meritato più di lui anche solo un tozzo di quel pane caldo che sto sfornando in questo sfogo fiume.

Di fronte a quello che ho visto decade tutto. Non mi importa che sia solo la prima giornata, nemmeno che non sia la finale di Champions. Avessimo perso 3-0 giocando male me ne sarei fatto una ragione, appunto perché siamo ancora alla prima e appunto perché non è una finale di Champions. Ma se un solo giocatore è stato in grado di regalare un pareggio del genere, a qualsiasi avversario, il calcio non c'entra più.

Davvero tra SZCZ e DAZN non so chi mi ha fatto incazzare di più (da notare i nomi che sembrano bestemmie onomatopeiche da fumetto) e chi mi farà incazzare di più. Nell'anno in cui SKY come gli americani ci lascia in mano di questo streaming talebano, nemmeno buono a mettere su una diretta calcio, per dirne un'altra. Davvero si parte nel peggiore dei modi.

Qui non si parla di episodi, come i due pali o i gol annullati, qui si parla di una prestazione quasi scientifica, dal punto di vista negativo. Qui parliamo di una tifoseria, o peggio ancora di una dirigenza, che invece di pensare alle sorti di Ronaldo avrebbe fatto bene a prendere un portiere e non uno di quelli che la mattina, quando scendi di casa, trovi giù a leggere il giornale. Poiché già lo scorso anno ha spesso dimostrato di non essere un portiere da Juve, quest'anno ho paura che ripeteremo (speriamo non peggio) i tempi di Van Der Sar.

Detto questo... Davvero... Trovo superfluo parlare di qualsiasi altra cosa. Meglio invece lasciare che questa serata rimanga nell'oblio calcistico. Meglio che il mio sfogo termini il prima possibile. Facciamo che la partenza falsa della Juve (non per colpa della Juve) coincida con la mia falsa partenza. Se volete parliamo del tempo. Degli uragani che si trasformano in tempeste tropicali, dei 50 gradi di Siracusa o della pioggia caduta sulla calotta polare. Possiamo parlare di tutto quello che volete, purché non mi facciate parlare di quell'uomo.

Il mio unico desidero stasera è pensare a lui il meno possibile. Parlare di lui il meno possibile.

Toglietemelo davanti.
Toglietemelo davanti.