Come piromani che giocano col fuoco. Giocatori d'azzardo che amano il brivido del "raddoppio". Scalatori a cui piace sporgersi dal precipizio per sfidare la forza di gravità. Questi giocatori sono sempre lì lì a giocare con la sorte. Mentre noi poveri tifosi restiamo qui, pantofolai Hobbit che guardano dal divano e soffrono, chiedendoci a che pro, tutti questi rischi corsi e queste avventure, contro avversari che di certo Sauron non sono?
Come sempre la sliding door della partita, anzi le sliding doors, sono state le due clamorose occasioni fallite dal Cagliari per il pareggio. Poi volevo proprio vedere se continuavano a fare tanto gli sboroni, dato che come sempre, quanto prendono gol, questi giocatori si trasformano da leoni a... Vabbè avete capito cosa.
Ma in fondo loro non è che giocano a fare gli avventurieri, e che sono solo dei piccoli agenti smart che a volte la scampano e a volte mettono il piede sul randello e lo prendono in fronte, come col Venezia, e meno male che abbiamo perso punti solo lì.
Ancora una volta trovavamo di fronte degli scarsoni ma nemmeno contro il Cagliari riusciamo ad andare oltre i due gol. Stesso copione di sempre, in questi casi, passiamo in vantaggio che neppure noi sappiamo come, con Kean che neppure lui sa come. Poi giochiamo ad una porta per tutta la partita ma l'attacco principiante che abbiamo non sa come si tira in porta. Ogni manovra è forzata come una vecchia auto modificata. Sembra come se dovessero spingere oltre le proprie potenzialità. Come un ingranaggio che non conosce olio da chissá quanto.
Chi ce lo doveva dire un anno fa che Bernardeschi sarebbe diventato il meno peggio del suo reparto? Siamo ai confini della realtà. Bernardeschi, che non segnava da quasi due anni, ci deve togliere le castagne dal fuoco. Un fuoco che rischiava di bruciare tutto.
Oltre a lui però dobbiamo ringraziare anche i due regali di natale firmati Duncan e Joao Pedro che ci han leggermente graziati sotto porta. Pensate se uno dei nostri si fosse mangiato quei due pareggi.
Quanto meno quest'anno possiamo mangiare il panettone in pace senza rischiare che il ricordo dell'ultima gara della stagione ce lo faccia andare di traverso, come lo scorso anno. Poi sarà anno nuovo vita vecchia.
Nessun commento:
Posta un commento