Se nelle prime due puntate del nostro "speciale Halloween" abbiamo recensito due esponenti "moderni" dell'horror, in questa terza recensione parliamo invece di un cult (più di America che in Italia) degli anni '80, un classico dell'horror zombesco: Il ritorno dei morti viventi.
Se infatti Pontypool cercava, dopo anni e anni di film sulla stessa tematica, di offrire qualcosa di diverso e originale (riuscendo praticamente solo in quello), con "Il ritorno dei morti viventi" siamo agli albori del filone, o per meglio dire siamo nell'epoca d'oro, film sugli zombie ce ne erano già stati (su tutti quelli di Romero), ma eravamo ancora in un momento nel quale si esplorava, senza paura di scadere nel trash, all'interno di un mercato non ancora saturo (i "vaganti" erano stati ormai in un certo senso sdoganati ma, tolti gli eponenti maggiori, per il resto si parlava sempre di film destinati ad un pubblico particolare e non ancora alla grande massa).