Ad una settimana dalla conquista "ufficiale" del trentatreesimo scudetto, incastonata tra le due semifinali di Coppa Campioni col Real, andava ieri di scena Juve-Cagliari, una sorta di amichevole celebrativa. Primo atto (quello A con le curve aperte) della festa tricolore, dal tema: L'importanza di santificare le feste. Poiché se, come è normale che sia, la testa è già alla partita più importante della stagione, uno scudetto è sempre uno scudetto e va celebrato. Sobriamente, in due atti, ma va celebrato. Sarebbe irrispettoso non farlo, di fronte ai poveri del calcio, che non possono permetterselo, ma anche perché tutti gli scudetti sono come i figli: sono pezzi di cuore.