Nel bene e nel male quest'oggi sono ancora qui a scrivere di Juve, ma mai come questa volta lo faccio in maniera impropria. Non spetterebbe a me, infatti, scrivere questo articolo ma bensì agli dei del calcio. Sono loro quelli che dovrebbero scendere dall'alto del proprio olimpo e spiegarci un paio di cose. Poichè, come molte volte ho detto, il calcio è uno sport pagano e politeista. Ogni calciatore che scende in campo prega il proprio dio, affinché lo aiuti a prevalere sull'avversario... e quindi anche sul dio dell'avversario. Ci fosse un solo dio, giusto e imparziale, perché dovrebbe ascoltare le preghiere dell'uno e ignorare quelle dell'altro?