L’ho già detto, tifare Juve dovrebbe essere considerato lavoro usurante. Lavoro per la fatica psico-fisica che si fa a vedere questi secondi tempi, usurante perché ormai la cosa si protrae da anni. Il cortomusismo sfrenato che diventa ormai ragione di vita, anche quando basterebbe poco per chiudere certe partite. La rinuncia al possesso palla che si trasforma in rinuncia al contropiede e il continuare a giocare con la sorte una patologia simile alla ludopadia. Ma benedetta sia ogni vittoria, soprattutto se arriva contro gli scarti/scartati dell’inter. Una vittoria dedicata ai D’Ambrosio ma soprattutto ai Gagliardini, via Rabiot, che sul pareggio esulta e lo deride prima che Gatti la insacchi.