Dopo la festa dolore di tasca e dolore di testa, recita un vecchio adagio, successe lo scorso anno nella finale di Coppa Italia, per nostra fortuna non si è ripetuto quest’anno, anche se lo scontro era più ravvicinato. Siamo riusciti a durare fin dopo il vantaggio e sino alla sospensione, quella parentesi in cui ti accorgi che la deficienza dilaga anche con la spada di Damocle della squalifica pende sulla tua testa.