A un certo punto dovremo pur decidere se restare il Bologna dello scorso anno o diventare la Juventus del futuro, facendo quel salto di qualità necessario. Undici contro dieci per settanta minuti, settanta percento di possesso palla, ma riusciamo a vincerla solo per un loro autogol. Su sedici tiri solo tre nello specchio, oltre l'immancabile palo, amico ormai delle nostre serate. Restiamo carta conosciuta, soprattutto per i nostri avversari, che anche in inferiorità numerica riescono a tenerci ben distanti dal loro portiere. Col Cagliari è servito un rigore, qui un autogol, ma la sostanza non cambia. Siamo abbastanza stitici lì davanti, soprattutto con squadre che, per scelta o per necessità, si arroccano in difesa.