sabato 2 ottobre 2021

#SerieA 21/22 7ª> #TorinoJuventus 0-1 – Far le cose per bene


Sulla strada del ritorno alla "naturale regolarità" ritroviamo quantomeno quella della tradizione: la classica vittoria di un derby sul finale di partita. Una caratteristica che scatena felici ricordi e anche un pizzico di malinconia. Una regolarità che ritroveremo se inizieremo a fare le cose per bene. Allora speriamo che il gol di Locatelli sia profetico, ricordando quel vecchio spot televisivo. Una vittoria che dà respiro prima della sosta e soprattutto prima delle sfide più impegnative con Roma, Zenit e Inter. Speriamo soprattutto che la vittoria di questo derby dia morale e fiducia di se a giocatori che hanno davvero tanto da migliorare tecnicamente.

Un derby è sempre ostico da giocare e stavolta le due squadre partivano addirittura nella stessa condizione di classifica e forse anche di forze. Ma giocare un derby da sfavoriti è spesso un aspetto scaramanticamente positivo da non sottovalutare, nel tempo in cui devi attaccarti a tutto. Di nuovo l'umiltà ha pagato, col Toro come con il Chelsea, perché quel logo sul petto non è solo qualcosa che si eredita con le chiacchiere ma soprattutto con i risultati. Provando a ritrovare il cinismo e il concretismo che distingue le grandi, senza badare alla forma ma piuttosto alla sostanza.

Bene di nuovo la difesa, perché nella nostra condizione di classifica il bel gioco ce lo facciamo fritto se non porta punti, ma lì davanti si spreca ancora troppo e manca un riferimento offensivo. Le assenze di Morata e Dybala si son fatte sentire e tutto sembrava destinato allo zero a zero. Ecco che dobbiamo ancora una volta ringraziare un centrocampista, uno che prova il tiro da fuori e lo fa, appunto, "per bene". Uno non nuovo a questi tiri e uno di quelli che più si sta impegnando per questa maglia.

La voglia Juve spegne il cuore Toro, mai particolarmente pericoloso. La sete di punti vince sulla patetica ricerca della partita della vita che però toglie interesse a qualsiasi altra gara stagionale. L'importanza di non soffrire troppo sulla voglia di fare circo. Insomma questo Toro-Juve è stata una partita non adatta agli occasionali o ai tifosi di altre squadre, che sicuramente si sono annoiati, ma... Ehi... in fondo a giocare eravamo noi e non loro.

La strada è però ancora parecchio dissestata sul profilo tecnico. Ancora troppe imprecisioni di passaggio, cosa che se da un lato ti toglie occasioni offensive dall'altro fa rischiare ripartenze pericolose. Kean non è ancora funzionale a questo attacco e a questa Juve, non è nemmeno ancora al livello di un Morata per quanto riguarda l'aspetto spalle alla porta e far salir la squadra. Rabiot sono i soliti 7 milioni all'anno spinti dal vento sul campo. Meno male però che c'è gente come Chiesa e Locatelli e finalmente vivremo una sosta nazionale dopo una vittoria.

Ripartire allora a testa bassa, continuando con la stessa umiltà ma speriamo con maggiore cinismo.

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