Lazio-Juve era soprattutto Sarri vs Allegri. La sfida del futuro diventato passato e del passato ritornato futuro. Una sfida che ha dato a noi la vittoria ma non ha lasciato Sarri a mani completamente vuote, dandogli cioè l'ennesima occasione per lamentarsi, il che per lui non so quanto sia solo di consolazione come premio, dato che da anni ormai ci prova gusto.
Ad ogni modo penso si sia vista la solita Juve, quella con la tecnica mediocre. Con Chiesa che si danna quasi da solo e i calciatori che non si aiutano l'un l'altro quando un compagno ha la palla. Quella che sbaglia così tanti passaggi filtranti che ormai non ci prova nemmeno più a lanciare palloni, dando l'impressione di non avere affatto visione di gioco. In più entriamo in campo con Rabiot, Pellegrini e un appannato Locatelli. Perdiamo Danilo alla partenza che già eravamo atterrati a Roma senza Dybala.
Ma con tutto ciò vinciamo la partita, Giocando un secondo tempo in crescita rispetto al primo e praticamente concedendo alla Lazio di Sarri di dannarsi per tutto il campo senza mai arrivare al tiro in porta. Se leggete 1 sul tabellino sappiate che quella era una loffa centrale. Allora perché Sarri si lamenta? Ma lui non si lamenta mai del calcio giocato. Una volta era il caldo, poi venne il fatturato, il calendario, l'albergo di Firenze infestato dai fantasmi e stavolta è un rigore solare che il VAR gli fischia. Dispiace che Morata arrivi primo su quella palla in area e che poi Cataldi gli frani addosso, che gli dobbiamo dire? Ci fosse stato ancora Inzaghi gli avrebbe detto anche lui Spiaze. D'altronde per vincere le partite pare si debba tirare in porta, cosa che invece noi (a differenza loro) facciamo 5 volte (oltre ai due rigori) anche se pure queste erano loffe, ad essere onesti.
Mi meraviglio che non si sia lamentato anche del secondo rigore, ancora più clamoroso del primo, sul quale Reina scavalcato torna e falcia Chiesa. Su quello nessun laziale ha avuto il coraggio di lamentarsi, anzi chi si è lamentato di più siamo stati noi, vedendo Chiesa non calciare a porta libera. E guardate che di questi tempi abbiamo visto lamentarsi gente per cose assurde e fuori dai confini della realtà.
Entrambi i rigori li calcia Bonucci, che in questo momento diventa persino il capocannoniere della Juve, pensate come stiamo messi, senza attaccanti e renza rigoristi. Ma il signor Mancini ha preferito uscite (quasi) dal secondo mondiale consecutivo piuttosto che togliere l'oriundo Giorgione (la sciagura dei tre rigori decisivi sbagliati consecutivamente) e rischiare anche lui la carta, alla Allegri, del rigorista insolito.
La difesa dimostra di essere l'unico reparto che si salva in questa sciagurata Juve, che a questo punto dà una lezione di concretezza a Sarri. Pensate che mentre Allegri si fa ammonire per aver sgridato un suo giocatore (Cuadrado) Sarri si fa beccare fuori dalla sua area tecnica a protestare col quarto uomo e ammonire di consegna. No, dico... notare la differenza. Ci riprendiamo dunque quello che lasciammo all'Olimpico lo scorso anno, con quella beffa finale.
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