Dr. Death non è una serie TV horror come lascerebbe pensare il nome ma non per questo risulta meno agghiacciante. Anzi, probabilmente lo è di più visto che si tratta di una storia vera (certo molto romanzata per fini televisivi). Una storia di malasanitá che appare assurda eppure che accade per davvero, mentre guardando lo schermo non possiamo fare a meno di chiederci "ma come è stato possibile?"
Si perchè il Dottor Christopher Duntsch per anni è riuscito impunemente a menomare (in alcuni casi irreparabilmente tanto da condurli alla morte) decine e decine di suoi pazienti, alla luce del sole, senza che qualcuno lo fermasse.
Un personaggio singolare ed ambiguo: all'apparenza affabile, gentile, in teoria decisamente preparato (pieno di encomi e sicuramente bravo nell'esporre in modo spigliato concetti complessi) ma nella pratica una specie di macellaio che non ha la benchè minima capacitá per condurre qualsivoglia operazione. Un incompetente? Un ciarlatano? Un sadico? O forse più un assassino? Perchè cosa sei se sai di causare del male agli altri (anche solo perchè non sai fare il tuo lavoro) eppure continui imperterrito come se nulla fosse?
Come può una persona che non dovrebbe manco aver l'abilitazione a diventare uno dei chirurghi più richiesti e stimati del Texas?
"Ce la posso fare, mi sono preparato bene, ho studiato tanto: ho visto tutte le puntate di Dr. House. Quando mi chiedono cosa ha il paziente devo rispondere "non è lupus"" |
Il telefilm riesce bene a delineare questa figura affascinante quanto tremenda, a farci chiedere se ci sia o ci faccia e come abbia fatto a fare carriera.
Nel corso delle puntate continuiamo a seguire il percorso professionale di questo medico e a chiederci dove voglia arrivare e perchè faccia quello che fa. Da dove parte tutto? Chi è davvero Christopher Duntsch?
Ma un uomo solo (anche se pervaso da manie di grandezza e da un ego smisurato) può fare tutto questo? E' in grado di tenere in pugno interi ospedali ed istituzioni sanitarie solo con la parlantina e il curriculum? O è forse grazie a raccomandazioni, istituzioni conniventi, medici ottusi, un discutibilissimo sistema sanitario U.S.A. (che è molto più interessato da sempre al mero profitto piuttosto che alla salute della propria nazione), che una persona del genere ha potuto fare ciò che è stato in grado di fare? Parliamo di un uomo del quale nemmeno la sua famiglia si fida eppure riesce comunque a ingannare anche loro, a raggirarli, riesce a far si che non battano mai ciglio o quasi di fronte a tutte le sue malefatte.
E' come se tutti scegliessero di voltare la testa dall'altra parte per non voler vedere e pulirsi così la coscienza, o forse solo per non voler ammettere la propria ingenuitá e creduloneria. Si tratta insomma di un medico ma è come se ci trovassimo di fronte ad uno di quei "maghi" apparsi per anni in tv e capaci di raggirare decine e decine di persone prima che qualcuno si ponesse seriamente il problema.
"Dunque lei mi dice che le fa male il collo hmmmm. Escludendo il lupus direi che la diagnosi è chiara: unghia incarnita" |
Emblematico il caso del "miglior amico" di Duntsch, Jerry Summers, vittima consapevole eppure incapace di accettare la realtá anche di fronte all'evidenza, perfino di fronte al rischio della sua stessa vita, anche dopo essere diventato quasi un vegetale. Tutto ciò che riesce a dire è "E' il mio migliore amico, gli voglio bene". Dove finisce insomma l'ingenuitá e comincia il masochismo? Dove è situato il confine tra la capacitá affabulatoria di questo medico folle e l'inettitudine di chi lo circonda?
Ci troviamo in definitiva di fronte ad un prodotto molto ben curato e dal cast eccellente, che nel corso delle puntate riesce a costruire una rappresentazione credibile e a tratti carica di tensione pur dovendo affrontare una trama tutto sommato prevedibile, senza grossi colpi di scena o ribaltamenti di fronte. Certo magari a volte i flashback e flashforward sono troppo insistiti e rischiano di creare un po' di confusione (e quel trucco davvero posticcio utilizzato su Joshua Jackson nelle puntate finali fa davvero sorridere, e non è certo quello l'intento) ma in definitiva questa esclusiva Starzplay dimostra che non di solo Netflix e affini si nutre la serialitá dello streaming e a volte anche piccole realtá riescono a dire la loro.
Pro
- La figura del dottor Duntsch, agghiacciantemente affascinante
- Ottimo cast
- Riesce nel difficile compito di non annoiare mai pur dovendo affrontare una trama molto lineare.
Contro
- Flashback forse utilizzati troppo e non in maniera sempre corrente
- Il trucco posticcio utilizzato per "ingrassare" Joshua Jackson
- Qualche forzatura
Voto 8-
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