lunedì 20 settembre 2021

#SerieA_21/22 4ª> #JuventusMilan 1-1 – Il Deserto del Sarà



La Juve è un Babbo Natale stacanovista, perché se è vero che "Natale quando arriva arriva" da noi piovono regali tutto l'anno. Tutto questo senza contare un livello di scarsezza di organico da far tremare i polsi alle varie Juve di Del Neri, Ferrara e Maifredi messi assieme. Sono purtroppo lontani i tempi in cui squadre del genere partivano per un mesetto di ritiro in monasteri sperduti nei boschi, assieme ad una buona dose di calci nel culo.
Maledirò per mesi e anni gli Juventini che schifavano Ronaldo, l'unico che ci ha tenuto a galla fino ad oggi. Oggi che siamo costretti a sperare in Morata, in Kulusevsky, Kean... Kean.. porco tutto. Mi viene il vomito se penso quando abbiamo corteggiato e quanto abbiamo faticato per comprare giocatori come Kean o Locatelli. In altri tempi avrebbero dovuto pagare loro noi per giocare con questa maglia. Giocatori che quando non erano alla Juve venivano osannati dai nostri peggio dei Pelé e dei Maradona. Nel solito schifoso gioco del quanto è bella l'erba del vicino.

Fa rabbia il totale menefreghismo di chi sa di non avere i soldi per fare una squadra degna di questo nome ma non ha dimostrato neppure l'impegno e l'ingegno, di saper fare di necessità virtù, che con i loro lauti stipendi avremmo preteso. Peggio dei gestori finanziari delle banche che devono pensare solo a far quadrare i conti. Un gruppo di mummie decrepite senza anima né passione.

Fa rabbia l'ignoranza di chi riesce a prendersela con l'allenatore, con Allegri (come contro qualsiasi altro allenatore ci fosse stato al posto suo in queste condizioni) che ha avuto l'unica colpa di accettare questo progetto fallimentare. Progetto fallimentare studiato e voluto a tavolino. Progetto fallimentare che farà danni enormi senza ricevere le adeguate sanzioni aziendali.

Rabbia per l'accozzaglia di giocatori forse degni più dell'Under 23 che di questa squadra. Senza uno straccio di attaccante degno della Serie A. Poiché il problema più grande continuo a pensare si trovi lì davanti, prima ancora che a centrocampo. Un attacco che riesce ad essere persino più scarso del nostro storico cruccio.

Perché le chiacchiere stanno a zero, quest'anno faremo la metà dei gol dello scorso anno. E già, perché in cinque gare, tra campionato e coppa, non siamo ancora stati capaci di segnare una merdina secca di gol nel secondo tempo. Non esiste la giocata singola. Non esiste un leader trascinatore. Bisogna affidarsi solo al gioco, senza poter sperare nel guizzo del campione, cosa che neppure alla Salernitana.

Alzi la mano chi sapeva che quel calcio d'angolo regalato da Rabiot sarebbe diventato gol. Ormai sono più prevedibili del meteo del deserto del Sahara. Un'aridità che secca gola e occhi. Un menefreghismo collettivo che indigna. Nessuno, nemmeno chi lotta per la salvezza dall'ultimo posto ha quest'atteggiamento sprezzante verso il gioco del calcio. Una dirigenza assenteista e stipendiata.

Una vergogna di proporzioni storiche. E mi fermo qui perché questo è l'anno in cui le chiacchiere non servono neppure a muovere l'aria in questa stanza. La voglia di perdere tempo con questa gente è davvero poca.

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