domenica 10 luglio 2022

The Boys - terza stagione - serie TV (2022)


Violenta, irriverente, folle, esagerata, scorretta...Di parole per definire una serie come The Boys potremmo usarne tante. Perché di telefilm così in televisione ce ne sono davvero pochi. Pochi altri prodotti hanno provato così tanto a sfidare  e osare, tanto che Amazon Prime video ha temuto a lungo si potesse andare un po' troppo oltre e qualche preoccupazione ce l'aveva. 
The Boys infatti non solo non è la classica serie sui supereroi, ma è quasi una specie di sua nemesi. Dopo averla vista non avrete più la stessa opinione degli uomini e le donne con i superpoteri. E qui non si tratta di simpatici scavezzacollo o indolenti menefreghisti come quelli della Umbrella Academy, qui buona parte dei supereroi sono dei folli totali, dei terroristi fatti e finiti, gente che dietro una facciata da "buono" o da "salvatore" da dare in pasto alla TV (la parte più comica della serie riguarda le loro imprese sullo schermo, nei film o nelle pubblicità, che cozza però totalmente con la loro vera personalità) nasconde spesso una mente disturbata o violenta. Insomma in The Boys sono proprio i supereroi i veri cattivi, la vera minaccia, tanto che potremmo parlare (a parte alcune eccezioni) di SuperAntieroi.
L'esempio principe di questa versione distorta e malata dei personaggi simil Marvel è data da Patriota, il leader dei 7 (i supereroi d'élite, i più importanti del mondo), che in pratica è una specie di Captain America fascista, malato di mente e irascibile, oltre che pieno di problemi e fissazioni che hanno a che fare con la sua infanzia.


Il leader dei supereroi: Patriota. Non vi ispira immediata fiducia?


Se allora proprio coloro che dovrebbero proteggere i più indifesi sono la vera minaccia (e sono potentissimi) come è possibile fermarli? Beh, ci pensano Billy Butcher e i suoi The Boys, un manipolo di cazzuti giustizieri di supereroi, armati di tanto coraggio e soprattutto follia (non potrebbe essere altrimenti). I loro metodi sono anticonvenzionali, discutibili, poco condivisibili, eppure in qualche modo se la cavano. Anche se dovrebbero essere i "buoni" in realtà non si fanno scrupoli ad ammazzare, minacciare, torturare chiunque si metta in mezzo alla loro crociata, però in fondo in fondo...ma molto in fondo (loro direbbero "si, nel culo") sono dei bravi ragazzi.

In questa terza stagione la serie tratta dal fumetto di Garth Ennis spinge ancora di più il piede sull'acceleratore, sia per quanto riguarda l'irriverenza e l'assurditá (tra peni giganti, mega orge di supereroi, strane droghe che danno i superpoteri, gente che si accoppia con i polpi, non ci si fa mancare nulla, in nessun campo) che dal punto di vista della trama. Patriota ormai del tutto fuori controllo comincia ad uccidere un po' tutti e a sbarellare completamente, stranamente (?) guadagnando consenso tra le persone comuni, mentre gli altri supereroi cominciano a farsela addosso. La soluzione per sconfiggere l'uomo più potente del mondo d'altronde non cresce sugli alberi, però forse si nasconde in un laboratorio e non è una cosa ma una persona.


Butcher. Il leader dei "buoni"


La novitá più grossa di questa stagione è l'ingresso di un "nuovo" supereroe: Soldatino (Soldier Boy in originale), l'ex uomo più forte del mondo (nonché predecessore di Patriota) creduto morto anni prima ed invece vivo e vegeto. Chi meglio di lui per far fuori il pazzoide vestito con la bandiera degli Stati Uniti? Beh, si dá il caso che pure questo Soldatino non sia esattamente la persona più altruista, comprensiva e sana di mente al mondo, quindi di fatto anziché costituire una soluzione finirà per diventare anche lui una minaccia. Usarlo o farlo fuori in qualche modo? Jensen Ackles se la cava davvero molto bene nei suoi panni, d'altronde Erik Kripke era l'ideatore di Supernatural (serie che rese famoso l'attore) oltre che di The Boys e sa come sfruttarlo al meglio. Non sarà tra l'altro l'unica strizzatina d'occhio a Supernatural da parte di Kripke (quel Robert Singer, qui candidato sindaco ha un nome ed un volto che a molti evocano parecchi ricordi).
Soldatino è una mina vagante, un uomo che viene dal passato e si ritrova nel mondo di oggi a fare i conti con chi lo ha ingannato, ma che è molto confuso oltre che pieno di problemi a gestire la rabbia. Ne può venir fuori di tutto. 


La new entry: un pazzoide uscito fuori dagli anni '80, assetato di vendetta. Da che parte si schiererà?


La terza stagione di The Boys insomma è piena di colpi di scena, trovate assurde e fuori di testa, momenti esagerati (per alcuni forse troppo) e invenzioni (incursioni nel musical, nei cartoon, nel videoclip, nella parodia). 
Poche serie riescono a farti ridere, a scioccarti, a disgustarti e a commuoverti nell'arco di una singola puntata. Non è mai totalmente comica ma nemmeno si prende troppo sul serio. Si ironizza su tutto, anche argomenti di un certo peso (ad esempio il "Black lives matter") ma lo si fa sempre con una visione ben chiara dietro: far emergere la stupidità umana e non importa che si tratti di persone comuni o superuomini. 
Una serie nella quale ci si può trovare di tutto insomma ed è come se ogni puntata alzasse l'asticella del limite oltre il quale non andare. La classica serie non per tutti ma che per coloro che entrano nel mood regala divertimento continuo. Peccato che le puntate siano solo 8, ne avremmo volute di più.

Pro

- Irriverente, violenta, totalmente folle
- Soldatino è una new entry riuscitissima
- Osa parecchio, sia a livello di trama che a livello stilistico

Contro

- Per alcuni forse eccessiva
- 8 puntate (e distribuite col contagocce) lasciano un po' insoddisfatti
- Alcuni supereroi lasciano il tempo che trovano e la loro presenza è pressoché irrilevante.

8,5


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