venerdì 15 luglio 2022

The Terminal List -serie TV (2022)


Cosa accade ad un uomo che torna da una guerra? L'orrore vissuto, i traumi, le azioni violente commesse, i fantasmi dei soldati uccisi sul campo di battaglia... 
Pesi spesso troppo gravosi sulle spalle, che non vanno via quando si dovrebbe tornare alla vita di tutti i giorni. La psiche finisce per esserne compromessa tanto da fare confondere eventi, perdere la bussola, sfociare in una spirale di paranoia che conduce sempre di più verso la follia.
The Terminal List parte da questo spunto e si presenta (almeno all'apparenza) come un thriller spionistico con risvolti psicologici.

"Non si preoccupi, lei non è paranoico, ha solo un tumore grosso come una noce al cervello e allora dimentica tutto. Domani dimenticherà anche questa conversazione e tornerá a pensare di impazzire ma non si preoccupi, lei è sano come un pesce. A parte il tumore"


La più classica delle azioni militari, la caccia ad un pericoloso obiettivo in Siria, porta alla morte di un'intera squadra dei Nevy Seals. L'unico sopravvissuto è il comandante James Reece, che, tornato negli Usa, comincia a dubitare sempre più della ricostruzione ufficiale, nonostante venga smentito dalle registrazioni audio e dalle dichiarazioni dei suoi superiori. Comincia inoltre ad avere problemi di memoria, forti mal di testa ed allucinazioni. Sta impazzendo? C'è di mezzo qualche spia siriana negli Usa? Oppure si tratta di un complotto delle alte sfere statunitensi? Le cose diventano ancora più tragiche e oscure quando una sera, tornando a casa, Reece troverà sua moglie e sua figlia uccise. E' stato lui o qualcuno vuole farne un capro espiatorio per qualche oscura ragione? Soltanto altre 2 persone nutrono i suoi stessi sospetti e sono disposti a credergli: una giornalista ed un vecchio amico. 

Come detto Terminal List è solo in apparenza un thriller psicologico. Passate le prime 2 puntate infatti si deciderá di intraprendere una strada molto più lineare: la vendetta. La lista del titolo è infatti composta da una serie di nomi che Reece individua come colpevoli di tutto quanto gli è accaduto. Vanno eliminati, ad ogni costo, anche perché il tempo a sua disposizione scarseggia. 
La struttura della serie assomiglia molto a quella di un videogame: ogni puntata prevede un "boss" da fare fuori e una serie di strategie con le quali arrivare all'obiettivo, fino ad arrivare ad obiettivi sempre più pericolosi ed insospettabili che condurranno (nell'ultima puntata) al boss finale. Questa è in sostanza la struttura della trama, certo corroborata di volta in volta da svolte interessanti e qualche colpo di scena. 


"Dunque ecco il piano: facciamo fuori le guardie, una trentina, poi sicuramente ci sarà anche l'FBI. Me ne occupo io. Tu fai fuori l'esercito...eh fattibile"


Non ci si annoia di certo, anche se le 8 puntate come detto presentano una struttura simile e durano un' ora l'una. Nonostante la serie sia quasi tutta costruita sulle spalle di Chris Pratt e sul suo vendicativo personaggio, non se la cavano male neppure Constance Wu e Taylor Kitsch come "spalle" del protagonista, offrendoci una diversa prospettiva sulle vicende: disposti a credere alle affermazioni di Reece ma mal disposti a condividere il suo piano di omicidi. 

Sicuramente si poteva fare di più dal punto di vista della trama che non si discosta da quanto visto in tantissimi action spionistici del passato e da quel punto di vista ci troviamo di fronte ad un prodotto molto classico, forse troppo, dove un protagonista roccioso per tutto il tempo mette sotto scacco da solo interi corpi armati, come fosse una macchina da guerra. Dal punto di vista degli intrighi politici o delle motivazioni dietro tutte le azioni intraprese ci vengono servite ben poche sorprese, con i soliti personaggi disposti a tutto pur di ottenere il potere o il denaro. Figurine da mostrarci prima che Reece arrivi a loro e li smascheri.
La serie si gioca insomma la carta dell'action duro e puro mettendo da parte ogni pretesa di profondità e bisogna comunque dire che le sequenze più adrenaliniche sono davvero ben girate e avvincono, grazie anche ad una regia molto serrata che sottolinea ogni sequenza in maniera realistica. Non poteva essere altrimenti con al timone uno come Antoine Fuqua (Training Day, The Equalizer).


"Classica persona che non ha nulla da nascondere"


The Terminal List è insomma una serie che si concentra su poche idee e le sfrutta al meglio, deludendo quando lascia presagire una maggiore profondità che quasi subito scarta in favore di sentieri più battuti. Un prodotto di genere: roccioso, frenetico, che rimanda a certe opere del passato. Puro intrattenimento. Forse visti i nomi in ballo era lecito attendersi qualcosa di più ma comunque il suo lavoro lo fa, come un soldato che esegue gli ordini senza porsi troppe domande. 

PRO

- Adrenalinica e piena d'azione
- Chris Pratt, Constance Wu e Taylor Kitsch sono convincenti nella parte
- Regia puntuale che offre scorci realistici.

CONTRO

- Viene quasi subito meno alle sue premesse iniziali
- Personaggi di contorno macchiettistici e presentati come bersagli umani più che come veri nemici
- Trama molto scarna. 

Voto 7

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