domenica 13 gennaio 2019

#COPPAITALIA1819 #BolognaJuventus 0-2 - Una Juve Kean-noia per gli antiju


Gli ottavi di Bologna diventano subito una formalità, sin da quando Da Costa decide di travolgere Calabresi e Bernardeschi è bravo a infilarla in mezzo alle gambe impazzite di un paio di difensori che cercavano di spazzarla via. Siamo al nono minuto e la "rivoluzionaria" Juve di Allegri, senza Benatia per infortunio (con CR7 in panca e con Kean davanti a Douglas Costa e Bernardeschi) è già in vantaggio. La Rai allora pare quei network che negli anni novanta si aggiudicavano i match di Mike Tyson, per vedere poi il suo avversario finire KO dopo pochi minuti. Si aggrappa alla speranza che la squadra di Pippo possa avere una scossa, un moto d'orgoglio, parafrasando Moretti, che ad un certo punto i felsinei (da sempre nella seconda fila tra quelli che ci odiano, non riuscendo ad approdare mai alla prima) dicessero "qualcosa di antiju" in campo. In mancanza di questo cercano di farlo dagli spalti, anche prendendo di mira Kean con qualche buu razzista. Naturalmente in campo non c'è Koulibaly e il Napoli e la TV di stato dopo averlo fatto notare cerca di bilanciare la polemica facendo notare che "da una parte ci sono i buu e dall'altra il coro 'merda' di quando il portiere rinvia", come se fosse la stessa "merda" insomma.

Un gol per tempo è la Juve approda al suo dodicesimo quarto di finale di Coppa Italia consecutivo (a proposito, ieri ho notato che non si chiama più TimCup). Poca storia per Inzaghi e i suoi, Bologna-Juve è poco più che un allenamento per i bianconeri, un'occasione per riprendere campo dopo la sosta e dare spazio a chi il campo l'ha visto di meno, ed è chiusa da Kean nel secondo tempo, con un gol da rapace da area di rigore che conferma il Dall'Ara come il campo preferito da Moise, che cerca di difendersi dalla roulette russa del mercato di Gennaio e di tenersi un posto in questa squadra, visto anche il nuovo infortunio di Mandzukic.

Così, per la Rai, Bologna-Juventus si trasforma in una sorta di antipasto in vista di Juve-Milan di supercoppa. In fondo nemmeno la combinazione campo verdone sbiadito e seconda maglia Juve (tra le più brutte degli ultimi anni) dà una mano al telespettatore "tiepido".

Nell'intervallo Amedeo Goria mostra segni di impazienza e chiede a Chiellini se sono già pronti per il Milan. Anche lui la vorrebbe chiudere qui, ma la professionalità e la calma di Chiello gli impediscono di rispondergli ancora una volta alla Moretti in "Palombella Bianca", con "le partite sono importanti", sopratutto quelle che sono ancora sull'1-0, e quest'anno la Juve ha dimostrato di soffrire molto la mancanza di concentrazione che ti possono portare i match contro le piccole.

Naturalmente non è l'unica perla della TV pubblica che continua a spiegare ad un telespettatore della Domenica o comunque poco avvezzo al mondo del calcio moderno (tipo come accade con la musica per i telespettatori di Sanremo) che anche in Coppa Italia c'è la gol-line e il VAR. Nello specifico Rimedio commenta lucidamente le proteste del Bologna per un inesistente tocco di mano in area di Spinazzola facendoci notare che (testuali parole) "l'ha presa con la spalla, che è attaccata al corpo". E meno male, non avevamo proprio bisogno di un nuovo infortunio dell'ex atalantino.

Ecco, neppure il pepe di un paio di proteste ha concesso agli antiju Bologna Juve. Si Sansone ci ha provato a dimenarsi un po' come colui che subisce delle continue ingiustizie, ma davvero quel retro passaggio di Bonucci a Szczęsny fa ridere e non convince nessuno, nemmeno il più fondamentalista degli odiatori. Così la partita scorre nel limbo di quelle senza infamia e senza lode e neppure l'entrata in campo finale di CR7 e Dybala la risolleva. Alla Rai e agli altri tocca aspettare mercoledì pomeriggio, per sperare in qualcosa di più piccante, come una vittoria del Milan o una della Juve con qualche protestuccia, perché se dovesse finire come con la finale di Coppa Italia Zazzaroni potrebbe morire di noia. Intanto dalle colonne del suo giornale non pare non aver preso bene la sconfitta del suo Bologna. Con la squadra che si ritrova, ora capisco perché ha adottato il Napoli.

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