sabato 5 febbraio 2022

Locke & Key - seconda stagione (2021)


Non tutte le serie TV devono per forza essere sconvolgenti, originalissime o disturbanti. C'è ne sono alcune che si prefiggono semplicemente lo scopo di risultare godibili, buone per tutti e per tutte le stagioni, senza esagerare in nessun verso ma mantenendo comunque una propria identità ben definita. E' quello che faceva nella sua prima stagione Locke & Key, serie tratta dal fumetto di Joe Hill: una buona idea di partenza (le chiavi magiche) e una buona costruzione della mitologia che ruotava attorno alla stessa (la casa, i demoni, il passaggio nelle caverne che conduce ad un mondo lovecraftiano...). Il cliffhanger finale poi non poteva che lasciare spazio ad un prevedibile (ma di questi tempi non bisognava darlo per scontato) seguito che avrebbe cercato di chiudere il cerchio e avrebbe comunque lasciato gli spettatori con la voglia di continuare a seguire la serie.

"Wow, una Casa delle Bambole della Keyhouse, chissà quante uscite in edicola avrai dovuto comprare per completarla tutta"


Questa seconda stagione è, prevedibilmente, una diretta continuazione della prima. La quiete sembra tornata nella città di Matheson dopo che i nostri sono riusciti a sconfiggere Dodge. Come sappiamo però le cose non stanno esattamente così, il male non è stato sconfitto ma ha soltanto assunto una nuova forma, molto più minacciosa, sebbene i nostri ne siano all'oscuro. Gabe è infatti un villain molto più classico e con meno sfaccettature rispetto a Dodge, ma ugualmente interessante grazie all'espediente dell'essere (inizialmente) insospettabile.

Svanisce quindi "l'effetto sorpresa" qui insomma e ci si incanala in un percorso più specificamente di approfondimento, laddove i colpi di scena lasciano il posto ad una serie di situazioni per certi versi più dark e costruite sulla suspance. I tre fratelli (qui molto più in primo piano rispetto ad una prima stagione che si perdeva molto spesso nella presentazione dei personaggi secondari, anche quelli meno interessanti) stavolta si ritrovano costantemente braccati o comunque messi in situazioni di difficile risoluzione. Viene un po' a mancare  in poche parole quel senso di meraviglia e di scoperta del mondo della magia (qui dato naturalmente per scontato) ma in un certo senso la serie acquista profondità. 


"E' vero che i fratelli Locke sono dei deficienti, ma se mi chiami di nuovo Dodge davanti a loro ti trasformo in uno spiedino"


Le chiavi sono ancora al centro della narrazione naturalmente ma il loro utilizzo e funzionamento è un dato di fatto acquisito, ci si concentra quindi sulle ripercussioni che hanno avuto alcuni utilizzi impropri delle stesse e sul concerto di "memoria". E' meglio ricordare tutto della magia, anche le cose brutte e potenzialmente pericolose oppure restare all'oscuro ma rischiare di essere messi in pericolo da chi sfrutta la magia per i propri fini? I Locke nel corso della loro storia hanno dovuto compiere scelte difficili e non sempre condivisibili ma lo hanno sempre fatto perché credevano di fare la cosa giusta, ma questo può bastare a sentirsi a posto con la coscienza?
Viene dato poi in generale un maggiore spazio alla mitologia della serie, grazie anche a molti retroscena sul passato (remoto)  dei Locke che ci vengono svelati per mezzo di flashback ambientati nel 1700 (non sempre riuscitissimi a dire la verità). E' prevedibile che è su questi che si concentrerá la futura terza stagione (si, anche stavolta il tutto si chiude col classico cliffhanger).


"E se fosse una chiave per poter poter trovare le altre chiavi? Ehi, ma di cosa sto parlando? Come può una chiave servire a trovare delle chiavi? Basta un semplice portachiavi e non rischi di perderle"


Una seconda stagione insomma prevedibilmente all'insegna del "more of the same" ma che riesce ad affinare qualche increspatura evidente del passato, eliminando i punti morti e smorzando le scene più smaccatamente adolescenziali (che comunque non mancano). Qualche banalità è ancora presente e a tratti si ha la sensazione che qualcosina sia un po' troppo buttata via in fretta, senza ricevere il necessario tempo a disposizione, soprattutto per quanto riguarda le puntate finali. In generale però se cercate una serie godibile, per tutti, che mescoli horror/fantasy/citazionismo senza esagerare in nessuno di questi allora non avete motivi per non guardarla, a maggior ragione se già avevate apprezzato la prima stagione.

PRO

- Una migliore gestione delle situazioni che riduce al minimo i tempi morti
- Una stagione più dark
- Approfondisce la mitologia della serie in maniera adeguata

CONTRO

- Una certa frettolositá in merito ad alcuni risvolti di trama
- Le scene ambientate nel 1700 non sono sempre gestite al meglio
- Ancora presente qualche superficialità nella resa visiva.

Voto 7,5

Nessun commento: