venerdì 10 aprile 2009

Le 10 sorprese e le 10 delusioni (prima parte)

A volte quando guardiamo dei film abbiamo delle aspettative molto forti (vuoi per la critica particolarmente benevola, vuoi per la trama "convincente", vuoi per gli attori o per il regista che molte volte sono una garanzia) ma alla fine della visione restiamo del tutto delusi (sempre se alla fine della visione riusciamo ad arrivarci).
Altre volte invece guardiamo dei film con la consapevolezza che potrebbero benissimo essere due ore del nostro tempo sprecate, o che difficilmente riusciremo a digerirli del tutto.

Ecco quindi una piccola classifica delle 10 maggiori sorprese filmiche in positivo, e delle 10 maggiori delusioni.

Sorprese

1)Memento - Difficile la struttura, complicata l'interpretazione, attori discreti ma non tra i migliori in assoluto, regista semi-esordiente. Un film intellettualoide e noioso? Assolutamente no, anzi il tutto si tiene in piedi solidamente e avvince, riuscendo a intrattenere e stupire con pochi "effetti" ma molte idee. Originalissimo e ineguagliato nel suo filone (quello del film a scatole cinesi). Piccolo capolavoro.

2)Cube - Secondo molti un mero esercizio di stile, inverosimile, un horror che non fa paura.
Secondo altri (ed io sono tra questi) invece un prodotto originale, con molte idee e pochi fronzoli, che trasmette tensione senza mostrare quasi nulla. Cult

3)Donnie Darko - Uno dei 100 migliori film della storia secondo molti, un film incomprensibile e nonsense secondo altri, nessuna delle sue definizioni mi sembra la più azzeccata.
La cosa migliore del film resta l'indagine sull'adolescenza all'interno di un decennio particolare come gli anni '80. La colonna sonora è bellissima, gli attori in parte il regista per essere un esordiente è ingegnoso.
Forse la parte più puramente fantascientifica e misteriosa è un po' di "difficile" interpretazione, ma si ha (quasi) sempre la sensazione che tutto torni. Affascinante.

4)The butterfly effect - Il tema degli universi paralleli, del destino, e dell'importanza delle scelte compiute nella vita, è un campo minato. Se non sei un grande regista e non disponi di grandi attori quasi sempre il film si rivela un disastro. Questo Butterfly effect tolta qualche ripetizione e qualche concessione adolescenziale è un prodotto discreto che tratta un tema difficile e lo fa con leggerezza senza quasi mai risultare patetico. Coinvolgente.

5)L'uomo che non c'era - I Coen si amano o si odiano, difficili le mezze misure.
Verbosi, ambiziosi, o casinari, i loro film sono comunque degli ottimi esempi di cinema "delle conseguenze" con protagonista il destino. Tutto nasce sempre per caso ed avrà conseguenze catastrofiche, per tutti.
Il film simbolo di questo modo di raccontare le cose è L'uomo che non c'era, un ottimo noir girato in bianco e nero dove alla fine i Coen ci disegnano uno spaccato spietato dell'America. Ottimo Billy Bob Thornton. Simbolico.

6)Terrore dallo spazio profondo - Remake di "L'invasione degli ultracorpi" di Don Siegel. I remake di solito sono delle mere operazioni commerciali o dei film che riciclano idee già "inventate" da altri. In questo caso si avverte davvero la sensazione di qualcosa di incombente, la tensione è ai massimi livelli, gli attori tutti molto bravi. Da riscoprire.

7)1408. Di solito (a parte rari casi) le riduzioni cinematografiche delle opere di Stephen King non sono del tutto riuscite e non sfruttano appieno le loro enormi potenzialità. In questo caso il film invece si lascia vedere e riesce per larghi tratti a sorprendere con soluzioni riuscitissime (l'uomo che guardando alla finestra in realtà è come se guardasse uno specchio ad esempio) e con un'ottima messa in scena.
Forse il finale non è dei migliori, ma nel contesto del film risulta azzeccato. Niente male.

8)The Village - Shyamalan dopo un inizio folgorante (il Sesto senso fece gridare al capolavoro), ha via via perso quella vena geniale e misteriosa degli esordi facendo ricredere molti sul suo talento. Dove comincia la discesa? In tanti si sono scagliati contro questo The village che in realtà non è un film che vuole stupire come quelli del passato, ma intrattenere e far riflettere. Le ambizioni secondo me sono quasi tutte ripagate. Sottovalutato.

9)Il cavaliere oscuro - Batman aveva fatto il suo tempo: troppi i tentativi di modernizzare e di rendere attuale un personaggio come quello del "pipistrello".
Tim Burton restava (e per certi versi resta ineguagliato), ecco perchè Batman Begins dell'ottimo Christopher Nolan stupì molti, ma si credeva che fosse davvero l'ultimo atto.
Il Cavaliere oscuro invece dimostra che se si hanno le idee, nulla ci è precluso a priori, riuscendo a ripescare un personaggio come il Joker e sbolognarlo alle nuove generazioni senza apparire eretico. Inaspettato.

10)The skeleton key. Un horror molto poco horror. un film misterioso con tocchi di soprannaturale in realtà, con un'atmosfera maligna che si respira in tutta la pellicola e soprattutto con due ottimi attori di "vecchio rango": Gena Rowlands e John Hurt. Non un capolavoro, ma un ottimo horror psicologico di questi tempi è cosa rarissima. Non banale.

Alla prossima per le dieci delusioni.

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